Multe obbligo vaccinale over 50, sanzioni annullate per chi si è vaccinato in ritardo

L’obbligo vaccinale, che tra tutti i Paesi d’Europa è stato introdotto solo in Italia seppur esclusivamente per i cittadini a partire dai 50 anni di età, è scaduto il 15 giugno, tuttavia chi non era in regola ha già ricevuto o riceverà la sanzione da 100 euro prevista.

La multa da 100 euro per gli over 50 non vaccinati viene inviata direttamente dall’Agenzia delle Entrate, grazie all’incrocio dei dati con quelli del sistema sanitario nazionale. Ai cittadini con più di 50 anni di età che hanno deciso di non ricevere la somministrazione del farmaco sperimentale è già arrivata in molti casi la comunicazione dell’AgE con cui si comunica l’avvio del meccanismo sanzionatorio.

Multa 100 euro per over 50 annullata per chi si è vaccinato in ritardo

L’obbligo vaccinale per gli over 50 scatta a partire dal 1° febbraio 2022, con un periodo di tolleranza di 15 giorni entro i quali i cittadini avrebbero avuto il tempo di regolarizzare la propria posizione, accettando l’inoculazione del farmaco sperimentale.

Chi non ha adempiuto all’obbligo entro quella data, come previsto dall’articolo 4 sexies del dl 44/2021, incorre come sappiamo nella multa da 100 euro. Esiste naturalmente la possibilità di fare ricorso, a proprie spese naturalmente, andando a spendere nella migliore delle ipotesi una somma leggermente al di sotto dell’importo da pagare, rendendo di fatto vano ai fini meramente economici, il tentativo di portare la questione davanti alla legge.

Ma ci sono delle novità che sono state introdotte proprio in questi giorni con l’approvazione di un emendamento al decreto Aiuti. Questo emendamento va a modificare quanto stabilito dall’articolo 4 sexies del decreto legge 44/2021 che introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50, e sposta la data entro cui il cittadino deve aver ricevuto il vaccino dal 1° febbraio al 15 giugno.

In sostanza l’emendamento interviene spostando la scadenza dalla data di introduzione dell’obbligo vaccinale per over 50 alla data in cui detto obbligo è decaduto, il 15 giugno appunto.

Di conseguenza i cittadini con oltre 50 anni di età che non essendo vaccinati entro il 1° febbraio 2022 rischiavano la multa da 100 euro, ora non rischiano più nulla a patto che abbiano ricevuto la somministrazione entro il 15 giugno successivo.

A chi sono arrivati gli 1,2 milioni di avvisi inviati dall’Agenzia delle Entrate?

Nel corso degli ultimi mesi l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad inviare circa 1,2 milioni di avvisi ai cittadini che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Le comunicazioni dell’AdE sono arrivate a tutti quei cittadini che non erano in regola alla data del 1° febbraio, coloro quindi che non avevano ricevuto nemmeno una dose, oppure che pur avendo ricevuto la somministrazione del farmaco non risultavano in regola con il richiamo o coi cosiddetti booster.

In particolare hanno ricevuto le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate i seguenti soggetti:

  • esercenti le professioni sanitarie e operatori in ambito sanitario
  • personale che lavora nelle strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie
  • personale scolastico, della Difesa, della sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli organismi di cui alla legge 3 agosto 2007, n. 124, delle strutture di cui all’articolo 8-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori
  • cittadini che hanno compiuto i 50 anni di età entro l’8 gennaio 2022, data alla quale è entrato in vigore il decreto legge n. 41/2022, e cittadini che hanno compiuto i 50 anni in data successiva all’8 gennaio 2022 fino al 15 giugno 2022, data di decadenza dell’obbligo.

Cosa devono fare quindi quei soggetti che hanno ricevuto la multa in quanto rientranti in queste categorie, ma che in virtù delle modifiche contenute nell’emendamento al decreto Aiuti non saranno più passibili della sanzione? Per conoscere i dettagli circa la procedura da seguire per non pagare la multa si dovrà attendere la conversione in legge del Dl Aiuti e relative istruzioni.

Si presume tuttavia che questi soggetti dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate e all’Asl locale di riferimento la non sussistenza dell’obbligo nei loro confronti attestando l’avvenuta vaccinazione entro la data del 15 giugno 2022.

Per seguire questa procedura bisogna andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, dove è possibile accedere al servizio denominato: “Comunicazione differimento/esenzione obbligo vaccinale”, che è accessibile solo ai destinatari della comunicazione dell’avvio del meccanismo sanzionatorio per la multa da 100 euro. Il cittadino non dovrà far altro che inserire i dati richiesti, indicare qual è l’Asl territorialmente competente e la data di trasmissione della Comunicazione all’Asl di riferimento.

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