Olanda rifiuta di pagare il gas in rubli. Gazprom risponde con la sospensione delle forniture

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E’ confermato che la compagnia russa Gazprom sospenderà la fornitura di gas alla società olandese GasTerra, a causa del suo rifiuto di pagare il prezzo in rubli, come stabilito da Mosca.

A renderlo noto è la stessa società parzialmente di proprietà statale, che ha affermato: “in risposta alla decisione di GasTerra, Gazprom ha dichiarato che interromperà la fornitura a partire dal 31 maggio 2022“.

La società GasTerra è di proprietà di Exxon Mobil, Shell e del governo olandese. E’ importante notare che nonostante l’Olanda consumi molto gas, resta comunque un importante produttore ed esportatore.

Se si osservano i dati raccolti, infatti, si nota che appena il 5% del gas utilizzato dal Paese proviene dalla Russia, mentre il restante è domestico, oltre ad una quota di circa il 15% che arriva via mare sotto forma di Gnl.

Inoltre il Paese possiede delle riserve per oltre 2mila miliardi di metri cubi, con una produzione pari a 20 miliardi di metri cubi. Tuttavia la produzione si è quasi dimezzata negli ultimi anni, per via dei problemi di sprofondamento che il territorio olandese sta avendo proprio a causa dello svuotamento dei bacini di gas.

Anche la danese Orsted rifiuta il pagamento in rubli

Ieri è arrivata la conferma anche da parte della società danese Orsted, del rifiuto del pagamento del gas in rubli. La società si è poi detta pronta all’interruzione del flusso da Mosca.

“Gazprom Export continua a chiedere che Orsted paghi le forniture di gas in rubli. Non abbiamo alcun obbligo legale ai sensi del contratto – ha affermato la società danese – e abbiamo ripetutamente informato Gazprom che non lo faremo”.

“Il termine del pagamento è il 31 maggio 202 e Orsted continuerà a pagare in euro. Esiste il rischio che Gazprom smetta di fornire gas a Orsted”, ma la compagnia, come specificato nella lettera, “si sta già preparando a questo scenario” assieme alle autorità nazionali.

Inoltre occorre ricordare che la Danimarca fa un uso davvero modesto di gas, infatti il fossile copre meno del 5% del suo mix energetico.

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