Prezzo biglietti bus e metro, arrivano gli aumenti. Ecco i rincari previsti per il 2023

Con il nuovo anno sono già stati confermati gli aumenti dei carburanti e dei pedaggi autostradali, e di conseguenza è inevitabile che vi siano dei rincari anche sui biglietti dei mezzi di trasporto pubblici, come bus e metropolitana.

Ma di quanto aumenteranno biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici nel 2023? Secondo le stime del Codacons, se si considerano tutti i rialzi dei prezzi previsti per il nuovo anno, la spesa complessivamente sostenuta dalle famiglie italiane crescerà di 2.435 euro a famiglia.

Le associazioni dei consumatori non possono far altro che insorgere contro le decisioni prese dal governo di Giorgia Meloni, che ha deciso di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti, determinando così un aumento dei prezzi di diesel e benzina di 20 centesimi circa a partire dal 1° gennaio.

Non si tratta dell’unica decisione presa dal nuovo esecutivo che comporterà i rincari sui biglietti dei mezzi di trasporto pubblici, infatti ad incidere, come accennato, sono anche gli aumenti di quasi 4 punti percentuale per i pedaggi autostradali (+2% dal 1° gennaio, +1,34% dal mese di luglio).

Quanto aumenterà il prezzo dei biglietti di bus e metro

I rincari sui prezzi dei biglietti di bus e metro arriveranno in modo più o meno graduale nel corso dell’anno, ma Assoutenti ha rilevato che in diverse città italiane ci sono già stati degli aumenti per quel che riguarda i mezzi di trasporto pubblico locali.

A Napoli ad esempio il prezzo dei biglietti del bus era già aumentato qualche mese fa, con un +20% che ha portato il biglietto di 1 euro a 1,20 euro. A Milano l’aumento dei biglietti del bus dovrebbe scattare invece il 9 gennaio, ma in questo caso sarà di poco più del 10%, con i biglietti da 2 euro che saranno portati a 2,20 euro.

A Parma il prezzo dei biglietti del bus passerà dagli attuali 1,50 euro a 1,60, mentre a Ferrara si andrà dagli attuali 1,30 a 1,50 euro. L’aumento più significativo è previsto a Roma, dove il prezzo del biglietto del bus salirà da 1,50 a 2 euro, quindi un +33% circa.

Prezzi del trasporto pubblico in aumento, le proteste delle associazioni dei consumatori

I rincari dei biglietti per i mezzi di trasporto pubblici sono solo parte degli aumenti cui i consumatori dovranno far fronte nel 2023. La lista con l’inizio del nuovo anno è lunga, infatti già dal 1° gennaio sono scattati i rincari sui carburanti e sui pedaggi dell’autostrada.

Il Codacons ha stimato che sommando tutti i rincari previsti per il 2023, in Italia la spesa della famiglia media dovrebbe aumentare di 2.435 euro.

Per arrivare a questo importo il Codacons ha tenuto conto anche degli aumenti delle rate per chi ha contratto un mutuo a tasso variabile (+1.260 euro), dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari (+507 euro), e in misura minore dell’aumento dei premi per le Rc auto e per le imposte locali.

A pesare saranno però anche i rincari sui trasporti, che comporteranno per la famiglia media una maggior spesa annua di +409 euro. E pensare che nella stima del Codacons non sono stati inseriti gli aumenti sulle bollette di luce e gas, che tuttavia sono attesi in particolare per i prossimi due/tre mesi.

Una situazione che ha spunto Assoutenti a criticare fortemente le decisioni prese dal governo di Giorgia Meloni. Furio Truzzi, presidente dell’associazione di difesa dei consumatori, ha infatti attaccato l’attuale esecutivo sulla decisione di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti, una scelta che a suo avviso provocherà aumenti a cascata su beni e servizi di tutti i settori.

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