“Ricatto” di Meta alla SIAE? Antitrust apre un’istruttoria

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento per assicurare una transazione “equa, trasparente e in buona fede” tra Meta e SIAE. Ecco cosa succede!

Ricatto di Meta alla SIAE Antitrust apre un istruttoria

La nuova società che si è formata dalla fusione di Facebook, Instagram e WhatsApp (META) avrebbe interrotto ogni trattativa di licenza d’uso dei diritti musicali con la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).

La vicenda è scaturita dalla denuncia presentata dalla SIAE all’AGCM in cui l’associazione italiana degli editori musicali aveva lamentato la posizione troppo dominante di Meta nel mercato della musica online e chiesto una maggiore regolamentazione del settore.

L’indagine aperta contro Meta (Meta Platform, Meta Platforms Ireland, Meta Platforms Technologies UK Limited e Facebook Italy) è finalizzata a verificare se abbia violato le regole antitrust nei confronti della SIAE e dei suoi associati, ad esempio attraverso l’utilizzo di informazioni personali degli utenti dei social network per influenzare la scelta dei brani musicali.

A questa indagine ha fatto seguito l’avvio di un procedimento cautelare che porterà a un incontro al Ministero della Cultura.

La posizione della SIAE

La SIAE, che rappresenta gli interessi di circa 95.000 autori, compositori e editori italiani, ha sottolineato che la negoziazione tra le due parti deve essere trasparente e rispettosa degli standard del mercato.

La società ha chiesto che Meta rispetti i diritti di proprietà intellettuale degli autori e degli editori musicali, garantendo un compenso equo per l’utilizzo delle loro opere sulla piattaforma.

La posizione di Meta

Meta ha eliminato i contenuti musicali sottoposti a tutela da parte di SIAE dalle piattaforme social di proprietà e si è rifiutata di fornire alla SIAE le informazioni utili per negoziare in modo trasparente ed equo.

Il problema per l’Antitrust è capire se Meta abbia o meno approfittato del proprio potere contrattuale, chiedendo a SIAE di accettare un’offerta economicamente inadeguata. Tutto senza fornire le informazioni fondamentali per determinarne la congruità.

Da parte sua, Meta ha dichiarato di essere impegnata in una collaborazione costruttiva con la SIAE e di aver già stabilito accordi con molte case discografiche italiane per la distribuzione della musica sulla propria piattaforma. Inoltre, la società ha anche sottolineato che la trasparenza e la negoziazione equa devono essere un obiettivo condiviso da entrambe le parti.

Quali sono le conseguenze?

Il Garante della Concorrenza e del Mercato prospetta conseguenze disastrose se la condotta scorretta di Meta dovesse essere confermata.

Sostanzialmente potrebbe comportare un danno alla concorrenza nei mercati coinvolti e ai consumatori, oltre che diminuire la capacità di competere sul mercato della SIAE e rendere impossibile il raggiungimento di un pubblico vasto da parte degli autori.

Inoltre, la condotta di Meta potrebbe avere conseguenze tangibili anche sul repertorio di autori tutelati da altre società di gestione del diritto d’autore che collaborano con la SIAE.

Non rendere possibile l’accesso ai contenuti musicali sulle piattaforme Meta potrebbe impattare negativamente anche sulla remunerazione dei produttori di opere musicali e di altre posizioni giuridiche che rientrano nelle tutele dalla Legge sul diritto d’autore.

Anche i consumatori verrebbero penalizzati perché sarebbero limitati nella scelta e non potrebbero avere l’accesso alle opere protette dalla SIAE.

L’importanza della regolamentazione del mercato

La vicenda tra Meta e SIAE evidenzia l’importanza della regolamentazione del mercato della musica online, in cui le grandi piattaforme digitali hanno acquisito una posizione dominante grazie al loro vasto pubblico di utenti.

L’AGCM ha sottolineato che il suo obiettivo è quello di garantire una concorrenza equa e la tutela dei diritti degli autori e degli editori musicali, e che il procedimento cautelare ha lo scopo di assicurare una negoziazione in buona fede tra le due parti.

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