Waymo accelera su Austin e umilia Tesla
Taxi Tesla - Borsainside.com

Waymo, il braccio autonomo di Google, continua la sua corsa inarrestabile nel settore della guida autonoma americana, superando nettamente la concorrenza. In particolare, ha appena raddoppiato l’area operativa geofenced dei suoi robotaxi a Austin, Texas, mettendo in netta difficoltà Tesla, che al momento può contare solo su una flotta di poche unità operative nella stessa città.

Il colosso della Silicon Valley sta così sfruttando appieno il suo vantaggio da first mover, puntando su un’espansione aggressiva, supportata da una flotta di circa 1.500 Jaguar I-Pace equipaggiate con sensori avanzati (LiDAR, telecamere a 360 gradi e radar) e potenti sistemi di calcolo a bordo. Tesla, invece, resta indietro con appena una dozzina di robotaxi, ciascuno ancora affiancato da un dipendente in carne e ossa sul sedile anteriore, a testimonianza di quanto la visione di guida completamente autonoma sia ancora lontana per l’azienda di Elon Musk.

100 milioni di miglia autonome: Waymo segna un traguardo storico

A rafforzare il divario, Waymo ha annunciato il superamento delle 100 milioni di miglia percorse in modalità completamente autonoma su suolo americano. Il servizio è attualmente attivo in cinque città statunitensi: Phoenix, San Francisco, Los Angeles, Austin e, in fase sperimentale, anche a New York e Philadelphia (dove sono attivi solo veicoli con conducente umano per la mappatura).

Il mercato robotaxi: una corsa da miliardi

Il mercato del ride-hailing negli Stati Uniti vale attualmente circa 58 miliardi di dollari, ma le previsioni indicano un’esplosione fino a 336 miliardi entro il 2030. Tuttavia, secondo Goldman Sachs, solo 7 miliardi (pari all’8% del totale) saranno generati da robotaxi, a causa delle sfide tecnologiche e operative ancora presenti.

Waymo e Tesla, infatti, condividono gli stessi ostacoli ai margini di profitto, come i costi di parcheggio, ricarica, pulizia e soprattutto gli stipendi degli operatori umani necessari a intervenire in caso di emergenza. Fino a quando non si raggiungerà il Livello 5 di guida autonoma, questi costi resteranno inevitabili.

Tesla punta tutto sul costo ridotto dell’hardware

Nonostante l’evidente ritardo, Tesla mantiene un asso nella manica: la soluzione autonoma basata solo su telecamere. Se si dimostrasse efficace quanto l’approccio multiplo di Waymo, potrebbe abbattere drasticamente i costi, soprattutto legati ai costosi sensori LiDAR, che secondo gli esperti di BMO Capital rappresentano ancora un ostacolo chiave alla scalabilità per la concorrenza.

Mentre Tesla continua a inseguire il sogno di una guida completamente autonoma low cost, Waymo corre avanti, consolidando la sua posizione in un mercato che si preannuncia esplosivo nei prossimi cinque anni. Ma la partita è tutt’altro che chiusa: la vera rivoluzione arriverà quando uno dei due colossi riuscirà a eliminare del tutto l’intervento umano, aprendo la strada al futuro della mobilità autonoma.

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