Si vota la fiducia e La Lega scende in Piazza Montecitorio contro il Conte bis

Aveva deciso di presentarsi anche la Lega con Matteo Salvini insieme a Fratelli d’Italia per manifestare contro la fiducia al governo giallo-rosso. Proprio in queste ore infatti si sta concludendo l’intervento dei parlamentari con le dichiarazioni di voto dei vari partiti, mentre in Piazza Montecitorio migliaia di persone si sono riunite per dire ‘no’ al Conte bis.

Una partecipazione forte, per manifestare il proprio dissenso a quello che Salvini chiama il governo delle poltrone. E al coro “elezioni, elezioni” gridato non solo nella piazza ma anche dentro il Parlamento durante il discorso di Giuseppe Conte, si unisce anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, fuoriuscito da Forza Italia.

Sono in un certo senso le prove generali per la nuova opposizione, e in sostanza per il nuovo centro-destra che si proporrà agli elettori quando arriverà il tanto da loro atteso election day. Un centro-destra Salvini-Meloni-Toti che vedrebbe quindi il più volte premier Silvio Berlusconi tagliato fuori per la prima volta.

E le previsioni della Meloni, che ha lanciato la mobilitazione qualche giorno fa, non sono state affatto disattese. “Ci aspettiamo una presenza assolutamente al di fuori di qualunque previsione. Stiamo avendo delle adesioni incredibili, nonostante si tratti di un lunedì mattina, a dimostrazione di come questo governo nasca apertamente contro la volontà del popolo italiano”.

Ed è vero che in Piazza Montecitorio si sono radunate migliaia di persone in queste ore. “Sarà una manifestazione trasversale” diceva la Meloni “con bandiere tricolori alla quale parteciperanno non solo gli elettori di Fratelli d’Italia, ma anche quelli che avevano votato Movimento 5 Stelle per mandare a casa il Pd“.

In piazza però insieme ai tricolori di cui sopra ci sono stati gli immancabili saluti romani, e vari slogan urlati a più riprese: “Elezioni subito!”, “Bibbiano, noi non dimentichiamo!”, “Voce al popolo sovrano, ridateci l’Italia!”

Giorgia Meloni: “non vi nascondete dietro la Costituzione”

Giorgia Meloni ha poi preso la parola dal palco. “Non vi nascondete dietro la Costituzione, che all’articolo 1 recita che la sovranità appartiene al popolo” ha detto alla folla riunita “il mandato popolare è una cosa sacra”. Ha poi tirato in ballo Alessandro Di Battista dicendo: “mi piacerebbe sapere in quale paese esotico s’è nascosto Di Battista per non dover rendere conto di quando insultava Speranza, ora ministro della Salute. Queste persone non hanno il problema della vergogna”.

Per la leader di FdI “il massimo obiettivo di questo teatrino al governo è il Presidente della Repubblica, al quale vogliono mettere un campione mondiale di svendita dell’Italia: Romani Prodi. Questo è quello che hanno in mente, ma non ci arriveranno”.

La Meloni ha poi continuato ad incoraggiare la piazza e a chiederne al contempo il supporto: “continuate a battervi con noi. Ci saremo, nei palazzi e nelle piazze, finché questo scempio non avrà fine” e poi ha concluso plaudendo al ritorno della Lega di fianco al resto del centro-destra “un grande bentornato al mio amico Matteo Salvini”.

Matteo Salvini: “un saluto ai poltronari chiusi nel palazzo”

In Piazza Montecitorio è intervenuto anche il leader del Carroccio, che si è rivolto dapprima al nuovo esecutivo: “un saluto ai poltronari chiusi nel palazzo, continuiamo a chiedere onore e dignità”, con queste parole ha accolto la folla alla quale poi si è concesso una volta sceso dal palco.

“In Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Liguria, Veneto, l’obiettivo è uno solo” ha dichiarato Salvini “vincere democraticamente. Con Giorgia lavoreremo per allargare. Non è il momento in cui dire tu no, tu no… C’é ancora qualcuno che dice che se c’è uno non ci può essere un altro. Bisogna allargare, non si può dire di no a nessuno”.

Poi da Salvini arriva la proposta di un appuntamento, quello del 19 ottobre in piazza San Giovanni “tutti insieme senza bandiere di partito”, e un avvertimento al nuovo governo. “Se i signori là dentro proveranno a cambiare quota 100 e tornare alla legge Fornero, non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e Ferragosto.”

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