Elezioni regionali 2020 in Toscana, stando agli ultimi sondaggi il centrosinistra è in vantaggio

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Superata la sfida tra centrosinistra e centrodestra in Emilia Romagna, con la conferma del governatore uscente del Pd Stefano Bonaccini, ora tutti i riflettori si spostano verso un’altra regione rossa: la Toscana, dove con ogni probabilità si voterà in primavera, tra fine maggio e inizio giugno.

Elezioni regionali in Toscana, ultimi sondaggi politici

Anche in Toscana si delinea una sfida abbastanza serrata tra centrosinistra e centrodestra, ma se in Emilia Romagna ci si aspettava un testa a testa, che poi di fatto non si è in realtà concretizzato, in Toscana le forze di centrosinistra dovrebbero avere ancor meno difficoltà.

Sarà Eugenio Giani il candidato presidente della Regione proposto dal Partito Democratico in Toscana, e stando a quanto emerso da una stima di Alessandro Amadori per affaritaliani, sviluppata sulla base del risultato delle elezioni europee del 2019, e tenendo conto del cosiddetto ‘effetto sardine’, potrebbe vincere senza grosse difficoltà.

Ci si aspetta infatti che come accaduto in Emilia Romagna il Movimento delle Sardine scenda nelle piazze coinvolgendo quelle fasce della popolazione che con ogni probabilità propenderebbero altrimenti per l’astensione, oppure resterebbero tra gli indecisi.

Un ‘effetto sardine’ che gioverebbe al centrosinistra una seconda vittoria, con un risultato stimato intorno al 47% per il candidato del Pd. Il candidato del centrodestra invece, del quale ancora non è stato ufficializzato il nominativo, potrebbe totalizzare intorno al 44% dei consensi.

Quanto al Movimento 5 Stelle, a meno di svolte significative, magari all’indomani dell’elezione del nuovo capo politico che dovrebbe avvenire con gli Stati generali di metà marzo, alle regionali in Toscana rischia di attestarsi intorno al 5%.

I candidati alle regionali in Toscana

Il primo candidato Governatore della Toscana ad essere stato confermato è Eugenio Giani del Partito Democratico. Nato nel 1959, Giani ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio reginale ed è in politica da molti anni. Ha anche guidato il Consiglio comunale di Firenze, ed ora ha unito intorno a sé tutte le più importanti forze politiche che si collocano nel centrosinistra.

Giani sarà infatti appoggiato non solo dal Pd, ma anche da Italia Viva e +Europa. Ci sarà poi, sempre a sostegno di Giani, una lista autonoma composta da tutte le forze che si riconoscono in 2020 a Sinistra, realtà all’interno della quale confluiscono ad esempio Sinistra Italiana e Articolo 1.

Per quel che riguarda invece il centrodestra, non è stato ancora ufficializzato il nome del candidato Governatore per le elezioni regionali in Toscana. Il centrodestra, composto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia infatti non è ancora riuscito a proporre un nome per provare ad espugnare la roccaforte rossa del centronord.

La candidatura dovrebbe essere resa nota entro metà febbraio, quando verrà finalmente confermato probabilmente uno dei nomi di cui in queste ultime settimane si è sentito parlare. Tra questi vi è quello di Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega ed ex sindaco di Cascina, e quello di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto.

Il Movimento 5 Stelle proporrà invece Irene Galletti, cittadina di Pisa, nata nel 1977 e consigliere comunale uscente. Il nome della candidata governatrice è stato scelto attraverso una votazione sulla piattaforma Rousseau alla quale ha preso parte la base del Movimento.

La Galletti è laureata in legge e ha un master in Tutela dei diritti umani e cooperazione internazionale. Nel corso dei 5 anni durante i quali ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale si è occupata di scuola, lavoro, cultura e formazione. Tra i lavori svolti prima di dare il via alla carriera politica, quello presso l’aeroporto di Pisa, e alla Fao di Roma e Ginevra.

In Toscana esistono poi alcune realtà collocabili nell’estrema sinistra, come Sì Toscana a Sinistra, che alla fine si è chiamata fuori dal gruppo di forze politiche che sostengono il candidato dem Eugenio Giani. Ora infatti Tommaso Fattori, consigliere regionale uscente e candidato governatore alle regionali di 5 anni fa, sembra sia alla ricerca di un accordo con le altre realtà della sinistra italiana, quella vera, come Rifondazione comunista e Potere al Popolo, nell’auspicio di individuare una candidatura che le metta tutte d’accordo.

Rifondazione Comunista sembra però aver già preso una decisione, proponendo come candidato governatore della Regione Toscana Salvatore Catello, da tempo membro attivo del partito, in passato candidato come sindaco per il Comune di Arezzo. Rifondazione dovrà ora riuscire a raccogliere almeno 10 mila firme su tutto il territorio regionale per poter presentare la lista.

Tra le new entry del panorama politico delle elezioni regionali in Toscana c’è Volt, il movimento europeo, ambientalista e progressista fondato poco meno di 3 anni fa, ed approdato ormai in 32 Paesi d’Europa, tra cui l’Italia appunto. Il candidato governatore di Volt sarà, se la raccolta firme avrà esito positivo, Elisa Meloni, di 33 anni, economista ambientale che segue progetti finanziati dall’Ue su cambiamento climatico, energia e mobilità presso l’Università di Firenze.

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