Conte a caccia di “responsabili” punta su ex 5 Stelle ed ex Forza Italia per arrivare a 161 voti al Senato

Alcuni li chiamano responsabili, altri europeisti, altri ancora si riferiscono a loro come ai ‘costruttori’, ma la sostanza non cambia. Quelli su cui l’attuale esecutivo sta puntando sono parlamentari disposti a sostenere Giuseppe Conte nella formazione di una nuova maggioranza senza l’appoggio dei renziani.

In queste ore quindi è partita la frenetica ricerca di senatori disponibili a formare un nuovo gruppo parlamentare che andrà di fatto a prendere il posto di Italia Viva, che dopo mesi di opposizione interna, passa finalmente apertamente all’opposizione.

I tempi stringono, e al premier Conte non rimane che una manciata di giorni per raggiungere un numero sufficiente di senatori disposti a passare dalla sua parte. Lunedì il primo ministro si presenterà alla Camera dei Deputati, dove superare l’esame dell’aula non sarà particolarmente difficile, ma martedì toccherà al Senato, e quello sarà il momento della verità.

Con l’inizio della prossima settimana quindi il parlamento sarà chiamato a votare le comunicazioni del presidente del Consiglio in merito alla crisi di governo causata da Matteo Renzi, ma come sta andando la sua ricerca di senatori “responsabili”? Per il momento di certezze ce ne sono poche, con nomi che vengono inseriti nella lista dei ‘papabili’ per poi essere smentiti dai diretti interessati via social, come accaduto con Carlo Martelli ex M5s.

Il nuovo gruppo di senatori per Conte

Secondo quanto riportato da IlSole24Ore il nuovo gruppo parlamentare potrebbe chiamarsi “Pro Conte” o addirittura “Con-te”. In questo modo si remderebbe possibile per i senatori che di fatto volteranno le spalle all’elettorato che li ha delegati a propria rappresentanza, avere una qualche prospettiva elettorale.

Viviamo in tempi strani, in cui il governo elogia i delatori e minaccia di radiare medici se non si sottomettono ad un vaccino sperimentale, in cui chi tradisce gli elettori viene chiamato ‘responsabile’ e chi coerentemente con quelli che sono i programmi elettorali del partito si dissocia da scelte che vanno in senso opposto viene espulso.

Ma torniamo alla caccia ai “responsabili” che il premier Conte sta portando avanti in queste ore per restare al suo posto ancora qualche mese, possibilmente fino al semestre bianco.

Il contenitore del nuovo gruppo parlamentare composto dai fuoriusciti da vari partiti sarà offerto dal Maie (Movimento per gli Italiani all’Estero) che sono attualmente nel gruppo misto. Infatti dal momento che tre senatori facenti parte della maggioranza hanno presentato il simbolo alle ultime elezioni, possono formare un gruppo parlamentare al raggiungimento di almeno 10 parlamentari.

Chi saranno i responsabili che sosterranno Conte?

L’aggregatore ce l’abbiamo, ma ora bisogna trovare anche i parlamentari che andranno a costituire il nuovo gruppo, e qui la faccenda si complica, tra voci di corridoio inattendibili e indiscrezioni confermate.

Fino al momento in cui Renzi ha deciso di staccare la spina al Conte bis, il premier poteva contare al Senato su 165 voti, più i senatori a vita. I senatori che appoggiavano la maggioranza erano 92 del M5s, 35 del Pd, 5 di LeU, 6 delle Autonomie, 9 del gruppo Misto (Buccarella, Cario, De Bonis, Di Marzio, Fantetti, Fattori, Lonardo, Merlo e Ruotolo), e i 18 di Italia Viva, che ora non ci sono più.

Per rimpiazzare questi 18 servono almeno 14 senatori, che diventano 12 se contiamo i senatori a vita Monti e Cattaneo come sostenitori della maggioranza dal momento che hanno sempre appoggiato il governo Conte bis.

Vediamo quindi chi ha già dato la propria disponibilità, cominciando dagli ex 5 Stelle, come Gregorio De Falco e Tiziana Drago, che avrebbero già confermato il proprio appoggio. Ne servono altri naturalmente, e si pensa ad altri ex pentastellati, come Lello Campolillo e Marinella Pacifico. Era stato fatto anche il nome di Carlo Martelli, che però ha smentito dalla sua pagina Facebook.

Non solo ex 5 Stelle nel mirino di Giuseppe Conte, ma anche ex Forza Italia, come Donatella Conzatti e Vincenzo Carbone, che sono poi confluiti proprio in Italia Viva. E proprio ai senatori di Italia Viva saranno dirette avances ancor più convinte se e quando il nuovo gruppo parlamentare sarà stato formato.

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