Gelmini sul coprifuoco: per chi cena fuori basta alzarsi da tavola entro le 22. Sibilia: “no interpretazioni”

Sappiamo che il coprifuoco è stato confermato fino a fine maggio con l’emanazione del nuovo decreto in vigore a partire da oggi lunedì 26 aprile, ma nelle scorse ore sono state rilasciate alcune dichiarazioni che invece di aiutare i cittadini a capire meglio questa imposizione del tutto priva di qualsivoglia base scientifica, hanno creato persino maggior confusione.

Dal momento in cui è stata ufficializzata la conferma del coprifuoco alle 22 fino al 31 maggio, molti cittadini hanno finalmente inziato a domandarsi come sia possibile imporre una misura così pesantemente lesiva delle libertà individuali garantite dalla Costituzione, visto che è priva di basi scientifiche, e specie in considerazione del fatto che la situazione dal punto di vista dei contagi è palesemente migliorata.

Il coprifuoco infatti, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, non è mai stati imposto sulla base di pareri scientifici, tant’è vero che lo stesso Cts ha espressamente detto di non essere mai stato consultato sull’argomento, né in occasione della prima introduzione del coprifuoco ormai sei mesi fa, né in occasione della sue estensione fino a fine maggio.

Il sottosegretario grillino accolto ad Amalfi dal lancio di uova

Dal punto di vista epidemiologico la situazione in Italia non presenta particolari criticità, il che peraltro dimostra ancora una volta che il netto miglioramento è legato non tanto alle misure di contenimento adottate quanto all’arrivo della stagione estiva ormai alle porte.

Tuttavia, nonostante a partire da oggi vi siano ben 15 Regioni in zona gialla, si continua a mantenere in vigore una misura che di fatto penalizza pesantemente in particolare i ristoratori dal punto di vista economico, e la totalità dei cittadini che vorrebbero esercitare il proprio diritto di spostamento anche dopo le 22.

Si sono moltiplicati nelle scorse ore infatti gli episodi di contestazione contro un regime sanitario che comincia ad apparire per quello che è anche ai più scettici. Tra gli episodi ricordiamo quello che ha visto protagonista il grillino Giancarlo Cancellieri, sottosegretario del Mit del governo Draghi, che ad Amalfi è stato accolto dal grido “vergogna” e dal lancio di uova.

In questo caso il grillino Cancelieri è stato protetto dalle forze dell’ordine che hanno provveduto a farlo allontanare dalla pioggia di ortaggi, anche perché è piuttosto evidente che i tempi in cui gli esponenti del M5s potevano affermare “la nostra scorta è la gente” sono quanto mai lontani.

Il chiarimento sul coprifuoco della ministra Gelmini

Nelle ore successive all’ufficializzazione della proroga dell la misura del coprifuoco alle 22 fino a fine maggio contenuta nel nuovo decreto in vigore a partire da oggi 26 aprile, sono state molte le critiche che hanno raggiunto il governo guidato dall’ex presidente della Bce.

Il coprifuoco alle 22 infatti è in netto contrasto con la possibilità per i ristoratori di riaprire anche a cena, perché di fatto finisce col limitare pesantemente l’affluenza di clienti nella fascia oraria serale.

Le attività che operano nella ristorazione quindi non solo dovranno fare i conti con la norma che permette di servire solo i tavoli all’aperto, ma anche con il coprifuoco alle 22. Ma niente paura, arriva il chiarimento della ministra Maria Stella Gelmini che prova a fornire la sua interpretazione della norma contenuta nel nuovo decreto.

I cittadini che vanno a cena fuori, stando a quanto spiegato dalla ministra per gli Affari Regionali, possono rientrare presso la propria abitazione anche dopo l’inizio del coprifuoco, a patto che lascino il tavolo entro le 22.

C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera. Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni” ha spiegato la Gelmini, peccato però che a quanto pare le cose non stanno affatto così.

Il sottosegretario all’Interno invita ad evitare “interpretazioni personali”

Quella della ministra per gli Affari Regionali risulta essere, almeno stando a quanto affermato dal sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, solo una interpretazione personale che però non offre una lettura corretta di quanto stabilito dal nuovo decreto del governo Draghi.

“Sono tra quelli che auspicavano il coprifuoco alle 23, ma la cabina di regia, dove siedono i rappresentanti di tutti i partiti, ha deciso per le 22” ha spiegato Sibilia “la legge e la circolare del Viminale è chiara e prevede il ritorno a casa alle 22 anche per chi cena all’aperto. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possono ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine”.

Il sottosegretario poi fa un’altra precisazione sull’argomento del coprifuoco: “se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso che lo faccia il Ministro degli Affari Regionali. In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell’Interno”.

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