Heineken e Legambiente insieme per l’iniziativa “10.000 per l’ambiente”

Un’iniziativa, quella della nota casa olandese produttrice di birra in collaborazione con Legambiente Italia, che ha portato i dipendenti dei vari stabilimenti situati sul territorio nazionale, a ripulire le aree circostanti da rifiuti di ogni genere. Sono stati così raccolte oltre 13,5 tonnellate di rifiuti, un quarto dei quali era rappresentato da plastica.

Se gestita nel modo sbagliato, la plastica può causare danni seri al nostro Pianeta, e se abbandonata nell’ambiente è capace di impiegare oltre 5 secoli prima di degradarsi completamente. Inoltre la plastica logorata si trasforma in microplastiche che sono estremamente dannose per l’ambiente, essendo in grado letteralmente di avvelenare ecosistemi, animali, oceani e acqua.

Proprio l’acqua è il principale ingrediente della birra, ma naturalmente non è per questo che è un bene da tutelare e preservare. Bisogna rigualificare e valorizzare il mare, ma anche le coste a cominciare proprio dalle spiagge che diventano sempre più un ricettacolo di microplastiche. A pagare il prezzo di una cattiva gestione dei rifiuti sono poi i fiumi e tutto il territorio italiano, ed è per questo che da mesi ormai Heineken è scesa in campo contro i danni causati dalla plastica monouso.

Per farlo ha messo in moto migliaia dei suoi dipendenti, entrati all’opera in 15 diverse tappe lungo l’intera penisola. La campagna lanciata da Heniken e Legambiente si chiama “10.000 per l’ambiente” ed è iniziata già dal mese di settembre, quando i dipendenti hanno iniziato a raccogliere rifiuti intorno alle sedi dell’azienda.

Il percorso è partito da Sesto San Giovanni, fiume Ticino, Pavia, poi Aosta sul fiume Dora Baltea, a Trento sull’Avisio, e ancora Bevazzana, Miglianico, la spiaggia di Calambrone a Pisa, il Lido di Ostia, a Barcellona Pozzo di Gotto, sul Brembo, a Genova alla Foce del Bisagno, poi a Rho, Verona, Settimo Torinese, Massafra, per finire ad Assemini sulla spiaggia Giorgino.

Quello che hanno fatto le centinaia di dipendenti Heineken per ore e ore è stato ripulire le aree più inquinate, specie in prossimità di corsi d’acqua, e in generale nelle zone degradate nei pressi delle sedi aziendali. Nella sola prima tappa, circa 350 persone hanno lavorato complessivamente per poco meno di 2.500 ore e hanno raccolto qualcosa come 5 tonnellate di rifiuti, 350 kg dei quali erano di plastica.

Il dato complessivo è quello di 1.392 persone che hanno dedicato all’ambiente 11.024 ore. In questo modo l’obiettivo delle 10.000 ore per l’ambiente da cui il nome dell’iniziativa è stato ampiamente raggiunto. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, grazie a questo progetto, 1.392 dipendenti Heineken hanno raccolto in tutto 13,5 tonnellate di rifiuti, il 25% dei quali è risultato essere composto da plastica.

Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali Heineken Italia, ha dichiarato: “la tutela delle risorse fondamentali per il Pianeta è una priorità per Heineken ed è parte integrante della nostra cultura aziendale”.

L’iniziativa aveva portato ottimi risultati già nella sua scorsa edizione, e a tal proposito Pratolongo ha spiegato: “anche quest’anno abbiamo superato ampiamente l’obiettivo delle 10.000 ore e abbiamo ottenuto una risposta ancora più forte, con una partecipazione del 5% superiore rispetto allo scorso anno.”

“Stiamo implementando, inoltre, importanti misure per ridurre l’utilizzo di plastica monouso in produzione e distribuzione, con un team di lavoro dedicato, ma anche per sensibilizzare le persone a un uso più consapevole” ha annunciato poi Pratolongo “a breve sostituiremo tutte le bottiglie di plastica usa e getta in ufficio con borracce e moderni sistemi di approvvigionamento dell’acqua”.

Il progetto “10.000 per l’ambiente” aveva come idea base quella di ripulire spiagge, corsi d’acqua e aree verdi soprattutto nei mesi più difficili, ossia quelli di settembre e ottobre, che segnano la fine delle vacanze estive, il rientro in città dai luoghi di villeggiatura, dove nel frattempo si sono accumulati i rifiuti abbandonati vicino a lidi e arenili.

Grazie alla collaborazione con Legambiente e al sostegno dell’evento “Fai bella l’Italia” della Fai Cisl, che ha premiato l’iniziativa di Henieken “10.000 per l’ambiente”, sono stati lanciati interessanti progetti di citizen science, che hanno la funzione di censire e catalogare i rifiuti che sono stati raccolti nel corso delle operazione di pulizia appena conclusesi, e che permetteranno di ottenere dati utii per le prossime campagne di pulizia.

L’iniziativa “10.000 per l’ambiente” si è concentrata soprattutto intorno ai grandi birrifici Heineken di Comun Nuovo (BG), Assemini (CA), Massafra (TA) e Pollein (AO), senza trascurare però le aree interessate da corsi d’acqua e quelle in prossimità del mare.

L’acqua è infatti “una delle risorse più importanti del pianeta, nonché l’ingrediente di cui è composta la birra per il 95%” ribadiscono da casa Heineken “gli specchi d’acqua sono le aree in cui si accumula la maggior parte dei rifiuti in plastica. Da qui la scelta di pulire e riqualificare, proprio nel periodo che segue le vacanze, spiagge e rive dei fiumi, zone sottoposte in estate a maggior stress a causa del turismo e quindi spesso tristemente deturpate dai rifiuti.”

Si tratta di “un modo per pulire” spiegano infine dall’azienda “ma anche di un tassello di un percorso intrapreso in fabbrica, e non solo, per diffondere un approccio più consapevole e attento sul tema plastica, argomento molto di moda ma spesso non conosciuto a fondo“.

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