Il Regno Unito pronto ad anticipare lo stop alle auto a benzina e diesel al 2032

Il primo ministro Boris Johnson aveva annunciato che in Gran Bretagna entro il 2035 sarebbe potuto arrivare lo stop alla vendita di veicoli alimentati a combustibile, siano essi a diesel o benzina. 5 anni prima di quanto previsto precedentemente, ma un anticipo sui tempi necessario per poter raggiungere il target delle zero emissioni entro il 2050.

Ora però le previsioni sono cambiate di nuovo e i tempi si accorciano ulteriormente. Il Regno Unito, stando a quanto dichiarato dal Segretario dei Trasporti Grant Shapps, potrebbe arrivare al divieto della vendita di auto a combustibile entro il 2032.

Micheal Gove ha annunciato l’iniziale 2040. Il Primo ministro Boris Johnson ha detto che ci piacerebbe farlo entro il 2035. Abbiamo detto 2035 ma potrebbe essere perfino 2032″ ha dichiarato il Segretario Shapps in una intervista a BBC Radio 5 Live.

Così facendo i Paesi del Regno Unito sarebbero tutti allineati sulle tempistiche indicate dalla Scozia, che già da tre anni ha promesso il divieto della vendita dei veicoli alimentati a combustibile entro il 2032. La Scozia però non può autonomamente procedere con alcun divieto in tal senso, per questo sta cercando da tempo di ridurre l’utilizzo di auto a benzina e diesel riducendo il numero di distributori di carburante a favore di stazioni di ricarica elettriche.

Quando il divieto entrerà in vigore in tutto il Regno Unito riguarderà anche le auto ibride, il che significa che le uniche auto in vendita saranno quelle elettriche o alimentate a idrogeno. Una prospettiva che però non ha lasciato indifferenti i rappresentanti dell’industria automobilistica, che si sono espressi con parere contrario a tempi così ristretti.

Saranno necessari dei sovvenzionamenti per la vendita di veicoli elettrici, fanno notare le case automobilistiche, e bisognerà costruire le infrastrutture necessarie, senza contare il problema della potenziale perdita dei posti di lavoro.

Mike Hawes, CEO di Society of Moter Manufacturers and Traders ha dichiarato: “è estremamente preoccupante che il Governo abbia anticipato gli obiettivi. La domanda attuale di queste nuove tecnologie costose rappresenta una piccola frazione delle vendite totali ed è chiaro che per portare avanti una sfida del genere siano necessari ancora più investimenti”.

Un mercato, quello delle auto elettriche, che nel Regno Unito è cresciuto nell’ultimo anno del 144% stando ai dati raccolti dalla Society of Motor Manufacturers and Traders. Tuttavia il dato relativo alla vendita delle auto elettriche mostra uno scenario ancora molto diverso, visto che questo mercato risulta rappresentare ancora il 2% del totale in Gran Bretagna.

Infatti nel solo 2019 risultano essere state vendute circa 1,5 milioni di auto a combustibile in tutto il Regno Unito, mentre le auto elettriche vendute sono solo 37 mila. Uno dei motivi per cui gli automobilisti dicono di non voler acquistare un veicolo elettrico è il timore di rimanere appiedati con la batteria dell’auto scarica.

Una preoccupazione che il Segretario Shapps ha tentato di fugare promettendo che il Governo provvederà a destinare dei fondi per incentivare la costruzione di nuove aree di servizio per la ricarica dei veicoli elettrici.

“Abbiamo molti produttori di auto nel Regno Unito e vogliamo aiutarli nella transizione quindi stiamo lavorando molto sull’argomento” ha detto Shapps “infatti, domani incontrerò i produttori per parlare di questo argomento. Abbiamo un budget di 1.5 miliardi di sterline che crescerà nel corso del tempo”.

Il Primo ministro Boris Johnson dal canto suo ha assicurato che nessun automobilista vivrà a più di 30 chilometri da una stazione di ricarica. Un traguardo ambizioso visto che per essere raggiunto necessità di ingenti investimenti, ma sulla stessa lunghezza d’onda di quelli che si stanno prefiggendo altri Paesi. Tra questi la vicina Norvegia, dove le auto e i van in vendita dovranno essere tutti elettrici entro il 2025 e l’India, che conta di completare il processo di transizione entro il 2030.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram
Regolamentazione Trading