Vaccino Coronavirus, l’Ue firma un accordo con AstraZeneca per 300 milioni di dosi

L’Ue ha firmato il primo contratto per assicurarsi una fornitura di uno dei potenziali vaccini contro il Coronavirus. La Commissione europea infatti ha versato un acconto di circa 336 milioni di euro al produttore britannico di farmaci AstraZeneca.

Grazie al contratto firmato, l’Europa si è assicurata una fornitura di 300 milioni di dosi del suo vaccino, che attualmente sarebbe in una fase avanzata di sviluppo. Inoltre, se la sperimentazione dovesse rivelarsi efficace, Bruxelles sarebbe già pronta ad acquistare altri 100 milioni di dosi.

La notizia del contratto è arrivata dopo che a giugno Italia, Francia, Germania e Paesi Bassi avevano siglato un primo accordo con AstraZeneca, investendo circa 750 milioni di euro.

Infatti la stessa Commissione europea ha sottolineato che l’accordo raggiunto con l’azienda britannica in realtà completa quello che era un “accordo preliminare” raggiunto da questi quattro Paesi.

AstraZeneca inoltre ha confermato una fornitura da 300 milioni di dosi dello stesso vaccino anche agli Stati Uniti per un valore di 1,2 miliardi di dollari, e una fornitura da circa 30 milioni di dosi alla Gran Bretagna per un totale di 65,5 milioni di sterline, ossia 86,5 milioni di dollari.

Secondo le ultime dichiarazioni, Bruxelles ha aperto diverse trattative con altre aziende per l’acquisto dei loro potenziali vaccini, tra cui Johnson & Johnson, Sanofi, Moderna e CureVac.

Reuters ha spiegato che parte del denaro che l’Ue ha investito serve per coprire i rischi legali che i produttori dei vaccini devono affrontare se i loro prodotti causano effetti collaterali inaspettati.

Infatti la probabilità di incorrere in rischi di questo tipo purtroppo è abbastanza elevata dato che i tempi di ricerca sono stringenti per via della recente emergenza sanitaria.

La Commissione ha poi aggiunto: “Al fine di compensare i rischi così elevati assunti dai produttori, gli accordi di acquisto avanzato prevedono che gli Stati membri indennizzino il produttore per le responsabilità sostenute in determinate condizioni”.

Alcune fonti Ue hanno spiegato alla Reuters che comunque la responsabilità ultima rimane ancora in capo alle società.

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