La scorsa settimana Snam e Siad hanno siglato un accordo per la costruzione di impianti per la liquefazione di gas naturale e biometano small-scale e mid-scale. Le due società hanno infatti sottoscritto un accordo che prevede l’inizio di una collaborazione tecnologica nel settore della liquefazione small-scale e mid-scale, e con questo puntano a favorire la diffusione di GNL (gas naturale liquefatto) e Bio-GNL per diversi usi finali, tra cui quello di carburanti alternativi per la mobilità sostenibile.
L’accordo, dunque, prevede la costruzione su scala globale e per conto di committenti terzi, di impianti di piccola e media taglia per la liquefazione di biometano e gas naturale. Le soluzioni proposte da Snam e Siad comprendono impianti con capacità variabili, e in particolare andranno dai 50 ktpa (chilotonnellate all’anno) ai 100 ktpa nel caso degli impianti di piccola taglia, e dai 200 ktpa e più per quelli di media taglia.
Marco Alverà, CEO di Snam, ha affermato: “con questo accordo, Snam fa il proprio ingresso nelle infrastrutture per la liquefazione, un settore che sarà determinante per abilitare la mobilità sostenibile su gomma, su rotaia e potenzialmente via mare, oltre che per decarbonizzare altri usi energetici. Il GNL, soprattutto nella sua versione bio, consente infatti di abbattere sia le emissioni inquinanti sia quelle di CO2, contribuendo in modo decisivo ad aumentare la qualità dell’aria e alla lotta al cambiamento climatico, e di dare un impulso all’economia circolare, ottimizzando la gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti agricoli e agroalimentari. Grazie a questa collaborazione con Said metteremo a disposizione sia dell’Italia sia degli altri Paesi una soluzione innovativa per la transizione energetica”.
Il presidente di Siad, Roberto Sestini, ha poi specificato che l’accordo siglato con Snam è stato possibile è stata possibile grazie anche all’esperienza del gruppo Siad, infatti ha poi aggiunto: “sono stati costruiti oltre 500 impianti installati in diverse parti del mondo per la produzione di ossigeno, azoto e argon, che richiedono la liquefazione dell’aria, e da questa conoscenza tecnologica è derivata la capacità di progettazione di diverse taglie di impianti di liquefazione del metano con efficienti consumi energetici e contenimento dei costi“.
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