Si fermano le trattative per la normativa Ue sulle case Green. Ecco a cosa è dovuto il primo stop

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La Direttiva Case Green, nota anche come Energy performance of buildings directive (EPBD), è un importante strumento normativo dell’Unione Europea mirato alla decarbonizzazione del patrimonio immobiliare e alla riduzione dei consumi di fonti energetiche fossili, come il gas, utilizzato per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento e raffreddamento degli edifici.

Il processo di approvazione della direttiva ha compiuto significativi passi avanti, ma attualmente è in pausa estiva, il che concederà ai Paesi membri alcuni mesi di tempo per valutare e discutere le proposte di modifiche al testo.

Vediamo però quali sono le tappe fondamentali del percorso:

  1. Il 14 marzo 2023, il Parlamento europeo ha approvato il testo della Direttiva Case Green, segnando un passo cruciale verso l’approvazione definitiva.
  2. Il 6 giugno 2023, è iniziata la fase di discussione tra Commissione, Parlamento e Consiglio, nota come “trattativa”, durante la quale i governi dei Paesi membri possono presentare osservazioni e suggerimenti.

I punti critici della direttiva e le sfide per l’Italia

L’Italia, essendo uno dei Paesi membri con un patrimonio immobiliare relativamente vetusto e numerosi edifici storici, affronta delle sfide significative nel rispettare gli obiettivi della Direttiva Case Green. Gli italiani potrebbero affrontare un impegno economico importante a causa delle misure previste dalla direttiva, specialmente per quanto riguarda gli edifici esistenti.

Per gli edifici residenziali, la direttiva prevede i seguenti obiettivi:

  • Entro il 2030, raggiungere almeno la Classe Energetica “E”.
  • Entro il 2033, raggiungere la Classe Energetica “D”.

Per gli edifici non residenziali e pubblici, i termini sono più stringenti:

  • Entro il 2027, raggiungere la Classe Energetica “E”.
  • Entro il 2030, raggiungere la Classe Energetica “D”.

La Tabella di marcia per i lavori

La direttiva impone ai Paesi di concentrarsi prioritariamente sul 15% degli edifici classificati con la Classe Energetica G. In Italia, ciò corrisponde a circa 1,8 milioni di edifici sui 12 milioni totali.

Si stima che il 74% degli edifici italiani debba essere adeguato, ma le fasce di popolazione a basso reddito, che abitano generalmente negli edifici più vecchi, devono essere aiutate finanziariamente per affrontare i costi delle ristrutturazioni.

Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalle nuove norme previste per i bonus edilizi, che richiedono ai proprietari di anticipare i fondi per i lavori e poi richiedere le detrazioni fiscali, con poche deroghe a questa regola. Ciò ha creato problemi a coloro che hanno già provato a migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici.

Quando riprenderanno le trattative sulla direttiva Ue Case Green?

Le trattative per le modifiche alla direttiva Case Green riprenderanno ufficialmente il 31 agosto 2023, dopo una pausa estiva prolungata. Non esiste un termine specifico previsto dal diritto dell’Unione Europea per questa fase di trattativa, il che significa che la durata dipenderà dalle concessioni reciproche che i Paesi membri cercheranno di ottenere.

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