Un’isola di plastica anche nel mare italiano. Ecco dove si trova

Le cosiddette “isole di plastica” rappresentano uno dei maggiori problemi per l’ecosistema marino del nostro pianeta. Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nelle acque dei mari di tutto il mondo, dove le correnti marine li trasportano verso specifiche zone del mare, formando delle vere e proprie isole di plastica.

Cosa sono le isole di plastica

La più grande di queste isole è la Pacific Trash Vortex, situata nel centro dell’Oceano Pacifico, che si è formata negli anni ’80 e ha accumulato circa 3 milioni di tonnellate di plastica.

Le “isole di plastica” sono composte da rifiuti di varie grandezze, ma soprattutto da miliardi di frammenti microscopici di plastica, che si disperdono ovunque: dalla superficie sino al fondo del mare.

Questi frammenti vanno così a mescolarsi e confondersi con il plancton, la base della catena alimentare degli oceani. Ciò significa che la plastica rappresenta una minaccia per la sopravvivenza degli animali marini e la loro capacità di riproduzione, con gravi conseguenze per l’intero ecosistema.

Ogni anno infatti, diverse migliaia di animali marini, tra cui mammiferi, uccelli e tartarughe, vengono uccisi da oggetti di plastica di cui si nutrono per sbaglio o in cui rimangono intrappolati. La plastica sta diventando un vero e proprio flagello per gli oceani e la loro fauna, causando danni irreparabili.

I danni della plastica per la salute umana

Non solo la plastica ha effetti negativi sugli animali marini, ma può rappresentare anche una minaccia per la salute umana. La plastica infatti può rilasciare sostanze tossiche nell’acqua, che possono entrare nella catena alimentare e causare gravi danni alla salute pubblica.

I rifiuti plastici rappresentano uno dei più grandi problemi ambientali della nostra epoca. Non solo si accumulano in grandi quantità sulla superficie terrestre, ma sono anche presenti in modo diffuso nelle acque dei nostri oceani.

In particolare, esistono diverse “Garbage Patch”, ovvero isole di plastica galleggianti che occupano grandi aree dei nostri mari. Queste isole non solo rappresentano una minaccia per la fauna marina, ma possono anche avere effetti negativi sulla nostra salute e sull’economia mondiale.

La classifica delle “Garbage Patch”

Abbiamo visto cosa sono e perché le isole di plastica sono un problema non solo per la fauna marina ma anche per la salute umana. Abbiamo accennato alla più grande isola di plastica al mondo, ma esiste una vera e propria classifica che indica le 5 maggiori isole di plastica.

  • La più grande e famosa isola di plastica al mondo è la Great Pacific Garbage Patch, situata nell’Oceano Pacifico tra la California e le Hawaii. Si tratta di una zona che si estende per oltre 10 milioni di km2, occupata principalmente da rifiuti plastici.
  • Al secondo posto troviamo la South Pacific Garbage Patch, con una superficie di circa 2,6 milioni di km2 e costituita principalmente da microframmenti di plastica.
  • La North Atlantic Garbage Patch, che si estende per circa 4 milioni di km2, è la terza isola più grande e la più densa in termini di detriti, con circa 200.000 elementi per km2.
  • Al quarto posto si trova la South Atlantic Garbage Patch, che copre un’area di oltre 1 milione di km2
  • Al quinto posto c’è la Indian Ocean Garbage Patch, con una densità di circa 10.000 detriti per chilometro quadrato.

Ma per quanto riguarda l’Italia? Esiste davvero un’isola di plastica vicino alle coste italiane? A quanto pare sì, anche se fortunatamente le sue dimensioni non sono paragonabili a quelle delle maggiori garbage patch.

Dove si trova e quanto è grande l’isola di plastica italiana

L’isola di plastica italiana si trova al largo dell’Arcipelago Toscano ed è costituita principalmente da bottiglie, flaconi, cassette, bicchieri e sacchetti. La scoperta di questa concentrazione di rifiuti plastici è stata possibile grazie agli studi condotti da ricercatori italiani e internazionali, che hanno evidenziato l’entità del problema anche nelle nostre acque.

La posizione dell’isola di plastica italiana dipende principalmente dalle correnti marine che trasportano i rifiuti plastici fino a questo punto, dove si accumulano. Questo fenomeno ha un impatto negativo sull’ambiente e sugli ecosistemi marini, ma rappresenta anche una minaccia per la salute umana. I rifiuti plastici infatti possono rilasciare sostanze tossiche che entrano nella catena alimentare, causando gravi danni alla salute pubblica.

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