 
                                    Secondo quanto afferma una recente nota curata da Ella Hoxha, senior investment manager, e Andrea Sanchez Balcazar, head of global bonds di Pictet AM, i tassi di interesse sono destinati a rimanere bassi ancora a lungo. Per i due esperti, infatti, le banche centrali continueranno a garantire un sostegno economico mediante il quantitative easing, e a sostenere ulteriori emissioni del debito sovrano.
Insomma, è pur vero che nei mercati sviluppati i tassi di interesse sono bassi, con livelli di supporto monetario che non hanno precedenti, ma è anche vero che è poco probabile che vi sia un imminente aumento dell’inflazione o, di contro, una inversione rapida della tendenza del movimento al ribasso dei tassi di interesse.
L’inflazione rimane peraltro stabilmente negativa in molti Paesi europei, e molto bassa in altre economie sviluppate con il Giappone. Per quanto concerne il rialzo dei tassi, la Fed ha incrementato i tassi dopo l’ultima recessione del 2008-09 dopo molti anni. Questa volta – sostengono i due analisti – le cose potrebbero essere ancora più estese e, dunque, la Fed si prenderà ancora più tempo prima di decidere su un eventuale rialzo dei saggi.
Contemporaneamente, le prospettive per la crescita economica sono deboli, e diverse forze strutturali continueranno a pesare sull’inflazione e sulla crescita, come ad esempio l’invecchiamento della popolazione e la riduzione della forza lavoro, che è destinata a diminuire. In ulteriore aggiunta, i due esperti ricordano come durante la crisi pandemica il debito è aumentato a livelli che superano quelli toccati subito dopo la Seconda guerra mondiale, e che sarà necessario destinare maggiori risorse per poterlo ripagare, penalizzando così la crescita della produttività.
Passando poi ai mercati emergenti, i due esperti della società di asset management ricordano come questa crisi ribadisca l’importanza della interconnessione a livello globale, e quanto sarà piuttosto arduo ritornare al protezionismo, invertendo così la crescente influenza globale dei mercati emergenti.
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