
Il settore automobilistico italiano evidenzia segnali incoraggianti con 139.084 nuove immatricolazioni registrate nel mese di aprile 2025, segnando un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Nonostante questa performance positiva, l’andamento complessivo dei primi quattro mesi dell’anno presenta ancora una leggera contrazione dello 0,6%, con 583.038 veicoli consegnati contro i 586.735 dello stesso periodo del 2024.
>>> PRIMA DI PROSEGUIRE… è appena uscita la nostra nuova newsletter gratuita dedicata agli investimenti finanziari: consigli, guide e tanti spunti esclusivi che troverai ogni martedì nella tua casella e-mail iscrivendoti qui sotto. Che aspetti?
Evoluzione delle preferenze dei clienti
L’analisi della composizione della clientela rivela significativi cambiamenti nelle dinamiche di acquisto. Gli acquirenti privati mostrano una flessione di circa 4 punti percentuali, rappresentando il 47% delle vendite mensili, mentre nel periodo gennaio-aprile la loro quota si attesta al 52,3%, con una diminuzione del 2,3%.
Le autoimmatricolazioni da parte delle concessionarie proseguono il loro trend discendente, stabilizzandosi al 10% nel mese di aprile con un calo dell’1,9%. Nel quadrimestre, questa categoria rappresenta l’8,8% del mercato complessivo.
Il settore del noleggio manifesta invece una notevole vitalità. Il noleggio a lungo termine registra una crescita del 4,5%, conquistando il 25,4% della quota di mercato mensile. Anche il noleggio a breve termine mostra segnali positivi, raggiungendo il 12% delle immatricolazioni con un incremento dell’1,1%.
La transizione verso nuove motorizzazioni
Il panorama delle alimentazioni conferma il progressivo spostamento verso soluzioni più sostenibili. Le motorizzazioni tradizionali continuano a perdere terreno: le auto a benzina scendono al 27,3% (-3,6%), mentre i diesel si fermano al 9,9% (-4,5%). Anche il GPL registra una lieve flessione, attestandosi al 7,9%. Il metano è praticamente scomparso dal mercato, con una sola vettura immatricolata ad aprile 2025.
Le tecnologie ibride consolidano la loro leadership di mercato, raggiungendo complessivamente il 44,3% di quota (+4,6%). All’interno di questo segmento, le full hybrid rappresentano il 12,7%, mentre le mild hybrid dominano con il 31,6%. Le auto completamente elettriche (BEV) si stabilizzano al 4,8%, mostrando un calo rispetto al mese precedente ma raddoppiando i volumi rispetto al 2024. Le ibride plug-in (PHEV) crescono fino al 5,7%.
Preferenze per tipologia di veicolo
L’analisi per segmenti evidenzia tendenze diverse nelle varie categorie. Nel segmento A, le citycar tradizionali scendono all’8,3%, mentre i SUV compatti mantengono l’1,9%. Nel segmento B delle utilitarie, le berline calano al 18,2%, ma i SUV conquistano una quota significativa del 31,9%.
Le auto di segmento C vedono crescere sia le berline (4,8%) che i SUV (19,6%). Nel segmento D delle medio-grandi, le berline tradizionali rappresentano solo lo 0,7%, mentre i SUV raggiungono il 6,4%. Nel segmento premium, le berline costituiscono appena lo 0,1% del mercato, contro l’1,6% dei SUV di lusso.
Le station wagon mantengono una quota del 3,2%, le monovolume il 2,7%, mentre le auto sportive rappresentano lo 0,8% delle vendite totali.
Performance dei gruppi automobilistici
Stellantis mantiene saldamente la leadership con 42.577 unità vendute ad aprile, registrando una sostanziale stabilità (-0,12%). Il Gruppo Volkswagen occupa la seconda posizione con 22.923 immatricolazioni e una crescita del 2,44%. Il Gruppo Renault completa il podio con 14.886 veicoli (-0,19%).
Spicca la performance eccezionale di MG, che con 5.488 auto vendute registra un incremento del 50,56%. All’interno del gruppo Stellantis, si osservano andamenti contrastanti: Lancia attraversa un periodo critico con un calo del 71,41%, mentre Alfa Romeo mostra una ripresa con +42,26%. Positive anche Peugeot (+48,19%) e Jeep (+30,10%).
Tesla immatricola 446 veicoli con una crescita del 29,98%. I marchi cinesi mostrano una presenza sempre più significativa: BYD registra 1.683 immatricolazioni, mentre Omoda & Jaecoo raggiunge 939 unità.
I modelli più venduti del 2025
La classifica dei primi quattro mesi conferma il dominio della Fiat Panda con 46.639 unità, seguita da Dacia Sandero (20.511) e Citroen C3 (20.160). Jeep Avenger si posiziona al quarto posto con 19.677 esemplari, mentre Peugeot 208 chiude la top five con 15.303 immatricolazioni.
Nella top ten figurano anche Dacia Duster (13.819), Toyota Yaris (13.474), Toyota Yaris Cross (12.550), MG ZS (12.087) e Opel Corsa (10.455). La classifica evidenzia la preferenza degli italiani per veicoli compatti e SUV di piccole dimensioni, con una forte presenza di modelli ibridi Toyota e l’emergere di nuovi protagonisti come MG e Alfa Romeo Junior.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Conto per la pratica gratuito e ricaricabile da €10.000
- Inizia il trading in 3 passaggi (Registrati, Allenati, Fai Trading)
- Piattaforma avanzata: Trading con CFD su Azioni, Forex e Criptovalute

Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.
Migliori Piattaforme di Trading
Broker | Deposito minimo | Caratteristiche | Info |
---|---|---|---|
![]() |
100$ | - 0.0 Spread in pip | Conto demo gratuito |
![]() |
100$ | - Strumenti di trading potenti | Apri conto |
![]() |
100$ | - Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero | Apri demo live |
![]() |
50€ | - Regulated CySEC License 247/14 | Conto di pratica |
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.