Dopo tre sedute di fila tinte di verde, per le azioni Enel sembra essere arrivato il momento delle prese di profitto. La quotata del settore utility a metà mattinata sta infatti segnando un ribasso dello 0,9 per cento a 8,7 euro in un contesto generale che invece vede il Ftse Mib avanzare dello 0,63 per cento. L’impostazione prevalente sul paniere di riferimento è positiva e ciò lascia intendere che Enel stia scontando questioni domestiche. Il punto è che a causa del calo in atto oggi, il colosso dell’elettricità aggrava la sua performance mensile che ora è negativa per il 3 per cento. Una dinamica da attenzionare senza esagerazioni perchè stiamo pur sempre parlando di un titolo che anno su anno è in verde del 24 per cento (non poco per una utility!).
Concentrando l’attenzione solo sulla seduta di oggi, è interessante notare come Enel, in teoria, aveva anche il giusto assist per proseguire il suo rialzo in borsa allungando la striscia negativa. E invece niente a dimostrazione di come non sempre gli assist che arrivano dall’analisi fondamentale sono in grado di condizionare fino in fondo il titolo coinvolto.
Il buyback di Enel viene snobbato dal mercato
Enel sta proseguendo con decisione nell’attuazione del proprio programma di acquisto di azioni proprie, confermando l’implementazione di una strategia orientata alla gestione attiva del capitale e alla creazione di valore per gli azionisti. L’aggiornamento relativo agli acquisti effettuati nella seconda settimana di dicembre fornisce indicazioni rilevanti per gli investitori che guardano al titolo in un’ottica finanziaria e di medio periodo.
Nel dettaglio tra l’8 e il 12 dicembre 2025, Enel ha acquistato sul mercato oltre 10,6 milioni di azioni proprie, a un prezzo medio ponderato di 8,7034 euro per azione. L’esborso complessivo per questa tranche di operazioni è stato pari a circa 92,5 milioni di euro.
Il ritmo sostenuto degli acquisti conferma la volontà del gruppo di dare continuità al programma di buyback, sfruttando finestre di mercato ritenute coerenti con le valutazioni interne del titolo. Dal punto di vista operativo, il prezzo medio pagato si colloca in una fascia allineata alle quotazioni di mercato del periodo, senza evidenziare forzature sul lato della domanda.
Guardando al quadro complessivo di avanzamento del programma, dall’avvio del piano Enel ha riacquistato oltre 111,6 milioni di azioni proprie, pari a circa l’1,10 per cento del capitale sociale, per un controvalore totale che supera 903 milioni di euro.
Sempre a proposito di numeri ma tenendo conto anche delle azioni già detenute in precedenza, al 12 dicembre Enel possiede complessivamente circa 122,7 milioni di azioni proprie, equivalenti a oltre l’1,20 per cento del capitale sociale. E’ soprattutto questo il dato a cui gli investitori devono guardare per valutare l’impatto potenziale del buyback su indicatori come l’utile per azione e la struttura complessiva del capitale dell’utility.
Cosa fare con le azioni Enel
Dal punto di vista finanziario, il buyback di Enel può essere letto sotto diversi profili. In primo luogo, l’acquisto di azioni proprie rappresenta un segnale di fiducia del management nella solidità del gruppo e nella capacità di generare flussi di cassa sostenibili. In secondo luogo, la riduzione del numero di azioni in circolazione tende a sostenere l’EPS e può contribuire a una migliore percezione del titolo in termini di rendimento per azione.
Questi sono aspetti generali che, se si tiene conto dell’andamento del titolo in borsa, non sembrano essere più di tanto rilevanti per gli investitori (anche perchè quello fornito è un aggiornamento di buyback già noto e non una nuova comunicazione di acquisto di azioni proprie). L’impressione è che il mercato sia soddisfatto per quello che è stato l’andamento di Enel in borsa nel 2025 e da qui i realizzi. A confermare questa impressione è il fatto che su ben 22 valutazioni attive a metà dicembre, ben la metà sono prudenziali (rating hold o neutral) mentre quelle bullish (rating buy) sono appena 7. Anche il target price medo che emerge tra i 22 in essere è fissato poco sopra ai 9 euro, ad un passo da quelle che sono le attuali quotazioni. Il verdetto che emerge considerando tutto questo nell’insieme è che sulle azioni Enel c’è oramai un potenziale di upside molto risicato. Il più è stato già dato insomma (e anche le novità su un buyback non tirano).
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