Con un ribasso frazionale dello 0,05 per cento e i prezzi a quota 8,84 euro, le azioni Enel si confermano praticamente sugli stessi livelli di mercoledì. Niente rimbalzo, quindi, ma anzi sentiment che resta negativo come del resto lo è stato nella seduta di borsa di ieri. Mettendo fino a ben cinque sessioni di fila che avevano portato i valori fino a 8,95 euro, il colosso dell’elettricità nella giornata di mercoledì era scivolato fino a 8,84 euro rimediando un clamoroso retro-front- Un movimento che ha destato non poche preoccupazioni da parte di molti investitori anche perchè l’effetto tangibile è stato un passaggio in rosso della stessa performance mensile. Andrebbe però tenuto in considerazione che le azioni Enel sono comunque tra le meglio performanti da inizio anno avendo fin qui guadagnato oltre il 25 per cento (tantissimo considerando che si tratta di una utility). Insomma la situazione che si è delineata a partire dal ribasso di ieri sembra essere quella classica di un titolo salito tanto e ora alle prese con naturali realizzi. E allora come regolarsi?
Proprio a questa domanda hanno dato risposta gli analisti di Morgan Stanley e quelli di Intesa Sanpaolo che proprio ieri sono intervenuti sul titolo. Possiamo già anticipare che proprio la decisione della banca d’affari Usa di procedere con il taglio del rating (quindi bocciatura) ha dato il via alle vendite.
Vediamo allora nel dettaglio cosa è successo anche perchè le valutazioni di queste due case di analisi sono molto diverse tra loro.
Morgan Stanley peggiora la sua view sulle azioni Enel
Morgan Stanley cambia tutto sulle azioni Enel: giù il rating che passa dal precedente equalweight a underweight su invece il target price che passa da 8,30 a 8,60 euro. Un verdetto che potrebbe dare l’impressione di andare in direzione contrastante ma in realtà c’è convergenza tre le due decisioni. Il nuovo rating implica la raccomandazione di sottopesare il portafoglio (in precedenza la view era neutrale) mentre il target price è vero che sale ma, a conti fatti, cambia poco perchè resta più basso delle quotazioni attuali. Morale del discorso per gli analisti americani, le azioni Enel non hanno spazio di upside e per questo è meglio sottopesare.
La view negativa di Morgan Stanley è motivata dalle preoccupazioni sulla crescita futura della quotata. Da MS ammettono si che ci sono statti progressi sulla gestione del gruppo, dalla semplificazione alla disciplina sul capitale fino ad arrivare alle dismissioni e al rialzo del aumento del dividendo per azione, tuttavia non vedono più appeal.
In particolare lo scenario base di Morgan Stanley vede una crescita degli utili di Enel più bassa rispetto a quella delle concorrenti. I potenziali catalizzatori positivi, da un buyback ad alti livelli fino alla cessione della quota brasiliana, dovrebbero manifestarsi tutti assieme per portare la crescita dell’EPS di Enel al 5 per cento nell’intervallo 2025-2030.
Intesa Sanpaolo continua a dire di comprare azioni Enel
La prospettiva messa nero su bianco dagli analisti di Morgan Stanley non è condivisa dagli analisti di Enel. Lo stesso giorno della bocciatura di MS, ecco che gli analisti della banca italiana hanno invece confermato la loro valutazione bullish. Rating buy quindi e target price a 9,6 euro contro il precedente 8,8 euro. In questo caso il prezzo obiettivo assegnato è decisamente più alto di quelle che sono le quotazioni correnti: c’è quindi un potenziale di upside di tutto peso. Secondo gli analisti sono le attese di crescita degli utili ma anche la solida posizione finanziaria di Enel a suggerire che il titolo consente di generare una forte remunerazione per gli azionisti sempre tenendo alte le opportunità di crescita.
Da evidenziare che, prima di Intesa SP, erano stati gli analisti di Mediobanca a ribadire la loro valutazione ottimistica sul titolo: rating outperform e target price alzato da 8,2 euro a 10,2 euro, ben 2 euro in più!
La media delle valutazioni sulle azioni Enel (22 giudizi attivi a inizio dicembre) è accumulate, tuttavia un target price medio di 8,91 euro limita al minimo il potenziale di upside.
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