Pur non registrando il rialzo monstre che sta mettendo a segno Stellantis, anche Unipol si è ritagliata oggi la sua fetta di fama. Tra le storie della giornata, infatti, c’è anche quella della compagnia bolognese. La quotata si sta avvicinando al giro di boa delle 13,30 con un verde del 2,4 per cento a 17,84 euro. La progressione odierna viene dopo quella già messa a segno nella seduta di ieri e comporta il passaggio da negativo a positivo nella prestazione settimanale. Rispetto a un mese fa, invece, le azioni Unipol restano in rosso del 2,7 per cento ma questo aspetto non deve comunque indurre alcuna preoccupazione perchè stiamo sempre parlando di un titolo che da inizio anno ha visto il suo valore crescere del 50 per cento.
E allora quali sono le prospettive su questa quotata? Proprio oggi sul titolo sono intervenuti gli analisti di Barclays che hanno confermato il rating in essere alzando però il target price. Una doppia buona notizia per Unipol il cui effetto è amplificato dal fatto che tutte le più recenti prese di posizione dei vari analisti sulla quotata, hanno comportato un miglioramento di rating o target price.
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Barclays sempre più generosa su Unipol
Continuare a sovrapesare le azioni Unipol nel proprio portafoglio è il suggerimento di Barclays che infatti ha reiterato il rating overweight. Rispetto alla valutazione di inizio settembre, però, c’è un’ulteriore novità: il target price alzato da 18,5 a 19 euro. In pratica nel giro di poche settimana, la banca inglese è ritornata su Unipol alzando ancora di più l’asta e continuando a consigliare di sovra-pesare. Target price più alto si traduce in un ulteriore potenziale di rialzo.
Nel report degli esperti viene posto l’accento sul possibile rialzo delle aspettative del consensus grazie ai fondamentali solidi e a un contesto operativo che resta molto favorevole. Barclays si è detta convinta che le aspettative di mercato non siano ancora riuscite a cogliere l’espansione dei margini di cui invece la banca inglese è convinta.
Analizzando l’andamento di tutto il settore assicurativo, infatti, gli analisti ritengono che in un contesto generale caratterizzato d un rallentamento dei prezzi nel ramo Danni, il ramo Retail continua ad essere preferito a quello Commercial. In questo contesto Unipol è nella posizione migliore per poter continuare ad espandere i margini facendo leva sulla sua posizione di leadership nei segmenti Danni e Auto. In quanto player di primo piano del comparto assicurativo italiano, la compagnia bolognese potrebbe trarre un vantaggio più alto rispetto ai competitor diretti nel caso in cui il mercato dovesse evolvere verso un aumento dei prezzi. Per completezza ricordiamo che Unipol in Italia può attualmente vantare una quota di mercato pari a circa il 22 per cento e che rappresenta il 30 per cento dei ricavi complessivi del gruppo assicurativo.
Prima della doppia mossa di Barclays c’era stato un lungo periodo privo di aggiornamenti sul rating di Unipol. Bisogna infatti tornare ai primi di agosto quando erano stati Berenberg e Equita a prendere la parola. Anche in quel caso view rigorosamente bullish e target price anche più alto di quello della banca inglese: 19,6 per Berenberg e 19,5 per Equita. Insomma su Unipol c’è ottimismo e questo nonostante il rally che la quotata bolognese ha messo a segno da inizio 2025.
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