Giornata da incubo per le azioni Fincantieri che, dopo aver aperto le contrattazioni in forte ribasso, hanno progressivamente allargato il passivo tanto da arrivare al giro di boa delle 12 con una flessione di oltre l’8 per cento. Il titolo della cantieristica navale è tra i peggiori di tutta la borsa e passa di mano a 16,93 euro. Giusto per farsi un’idea della dinamica in atto, è sufficiente considerare che a metà ottobre Fincantieri scambiava a oltre 25 euro. Nel giro di due mesi, quindi, la quotata ha perso oltre 8 euro di valore. Ecco spiegato il motivo per cui, sul breve, la performance settimanale è rossa del 10 per cento mentre sul medio (mese su mese) spicca un rosso dell’11 per cento. Ora tutte queste percentuali che abbiamo messo in risalto potrebbero indurre a pensare che Fincantieri, in un certo senso, se la stia passando male. In realtà va tutto contestualizzato e infatti, allargando l’intervallo di analisi, resiste un verde monstre (+143 per cento) da inizio 2025.
Siamo quindi dinanzi alla classica situazione di un titolo che è cresciuto tanto sul lungo termine ma che da alcuni mesi sembra essere finito in balia dei realizzi. In particolare il crollo delle azioni Fincantieri in atto oggi potrebbe aver colto molti trader di contropiede lasciandolo spiazzati. Nella dinamica in atto ha di certo impattato il peggioramento del sentiment sulla difesa. E infatti anche le azioni Leonardo stando andando a picco e lo stesso dicasi per le altre quotate europee del comparto. Il vento di pace che soffia tra Russia e Ucraina, grazie alla mediazione americana, sta attenuando la percezione del rischio geopolitico. Da qui le vendite sulle quotate del comparto compresa Fincantieri.
Azioni Fincantieri scontano anche la proroga del finanziamento a Virgin Cruises
Valutazioni eccessivamente alte e calo di appeal sul settore difesa per effetto della distensione tra Mosca e Kiev sono alla base della retromarcia del settore difesa. Le azioni Fincantieri, però, scontano anche la proroga del finanziamento a Virgin Cruises.
La società della cantieristica ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo per la proroga della scadenza di un finanziamento garantito, concesso a favore di VC Ship Four, società controllata da Virgin Cruises Intermediate. Il finanziamento era stato originariamente erogato in concomitanza con la consegna di una nave avvenuta nel dicembre 2023 e prevedeva una scadenza iniziale a dicembre 2025.
L’intesa raggiunta prevede lo slittamento della scadenza finale del finanziamento a settembre 2030, consentendo una gestione più flessibile dei flussi finanziari nel medio-lungo periodo. A fronte della proroga, Fincantieri ha ottenuto un pagamento immediato e ha già beneficiato delle rate di ammortamento incassate nel corso del 2024 e del 2025. Grazie a tali incassi, l’esposizione residua del finanziamento risulta ridotta a 495 milioni di euro.
Il nuovo profilo di rimborso prevede inoltre un ammortamento parziale pari a 120 milioni di euro distribuito tra il 2027 e il 2029, contribuendo a una progressiva riduzione del rischio di credito. Contestualmente, l’accordo include un rafforzamento del portafoglio di garanzie a copertura del finanziamento, migliorando il livello di protezione per Fincantieri. Sono state inoltre riviste alcune condizioni economiche del prestito, incluso l’adeguamento del tasso di interesse, in linea con il nuovo orizzonte temporale dell’operazione.
Dal punto di vista finanziario, la società ha precisato che l’operazione non modifica le attese sul profilo di leva. Fincantieri ha infatti confermato la guidance sul rapporto PFN/EBITDA, atteso in un intervallo compreso tra 2,7x e 3x.
Nel complesso, quindi, la proroga del finanziamento appare come un’operazione volta a ottimizzare il profilo temporale del credito, riducendo l’esposizione residua, migliorando le garanzie e mantenendo invariati gli obiettivi finanziari di gruppo. Nel contesto di oggi, però, la notizia non fa altro che rendere più corposo ancora il mix di fattori che può spiegare il sell-off in atto sul titolo.
Dal 22 dicembre 2025 le azioni Fincantieri sul Ftse Mib
Fermo restando che se c’è un calo di interesse sulla difesa, diventa difficile ripartire per le quotate del settore (Fincantieri compresa), nei prossimi giorni la quotata della cantieristica potrebbe trovare un assist nella sua inclusione sul Ftse Mib. A partire dal prossimo lunedì 22 dicembre, infatti, le azioni Fincantieri saranno incluse nel paniere di riferimento di Piazzas Affari al posto delle azioni Interpump Group che invece saranno declassate al Mid Cap.
L’iter per il cambio di indice prevede che le modifiche diventino effettive dopo la chiusura delle contrattazioni di borsa del prossimo venerdì 19 dicembre 2025.
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