Lotta all’evasione attraverso stop al contante. Arriva la card unica per identità e pagamenti elettronici

Quanto la lotta all’evasione fiscale sia una priorità del nuovo esecutivo lo si evince anche dal progetto in cantiere presso il Ministero di Economia e Finanza, di una carta unica per i pagamenti elettronici che dovrebbe ridurre ulteriormente l’utilizzo del contante.

L’Italia è infatti fanalino di coda in Europa per l’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici, molti Italiani preferiscono usare ancora i contanti, specialmente nel sud del Paese. Un dato che dipende da svariati fattori, non ultimo quello relativo al costo delle transazioni via POS, con commissioni decisamente più alte rispetto alla media europea, per gli istituti di credito italiani.

Ma non si tratta dell’unico ostacolo da superare, per questo il Mef sta studiando una card unica che sia a un tempo carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale, ma anche carta per effettuare pagamenti elettronici in maniera semplice e alla portata di tutti.

Nella prospettiva di una seria lotta all’evasione fiscale, che passa attraverso la riduzione dell’uso del contante, è indispensabile procedere nella direzione della semplificazione dell’utilizzo dei pagamenti elettronici, anche per le persone meno avvezze a tali strumenti, come ad esempio i più anziani.

Il progetto allo studio del Governo si chiama “carta unica”, e prevede di accorpare tutta una serie di documenti che ancora oggi sono divisi in diverse tessere o documenti. Alessio Villarosa (M5S), sottosegretario al ministero dell’Economia spiega che “sarà una vera rivoluzione: la carta unica avrà carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale e possibilità di attivare un conto di pagamento presso qualsiasi sportello bancario o postale”.

Il primo aspetto sul quale sarà necessario lavorare per rendere realtà questo progetto, è strettamente tecnologico. “Stiamo al momento lavorando al layout” spiega il sottosegretario del Mef “perché deve garantire gli standard internazionali sui quali ci si è accordati con gli altri Paesi, ma siamo certi che troveremo la quadra.”

Secondario, seppur di una certa importanza, l’aspetto che riguarda la protezione dei dati personali. Basti pensare che in un’unica tessera si andrebbero a concentrare praticamente tutti i dati sensibili di ciascun cittadino.

La distribuzione sul territorio sarebbe capillare, e nell’ottica di perseguire una seria lotta all’evasione fiscale attraverso l’implemento del sistema dei pagamenti tracciabili, la “carta unica” potrebbe giocare un ruolo fondamentale. Raggiungerebbe tutti su tutto il territorio nazionale, e al contempo concentrerebbe in sè una serie di funzioni, che potranno andare dal semplice utilizzo per visite sanitarie o acquisto di farmaci fino all’accesso per i servizi delle pubbliche amministrazioni.

Tra l’altro in cantiere vi è anche un progetto volto a spingere ancora di più nella direzione dell’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili. Si è già accennato ad un sistema di incentivi fiscali per esercenti e consumatori che è tutt’ora al vaglio del Mef, volto ad incentivare l’uso di moneta elettronica. Ma per quel che riguarda la Pubblica Amministrazione, attraverso la carta unica si potrebbe fare un concreto passo avanti verso l’introduzione dell’obbligo di accettazione di pagamenti elettronici.

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