Cristiano Ronaldo dalla Juve al Manchester United? Ecco perché vendere Ronaldo potrebbe non essere un affare

È stato con il gol realizzato durante la partita amichevole con la nazionale portoghese contro l’Andorra che Cristiano Ronaldo ha inanellato un altro record, raggiungendo Feren Puskas come numero di gol segnati in partite ufficiali.

Il pallone insaccato nella porta della nazionale dell’Andorra ha segnato infatti il traguardo del gol numero 746, che ha portato il campione portoghese al quarto posto insieme proprio al fuoriclasse ungherese Feren Puskas, nella classifica dei giocatori che hanno realizzato il maggior numero di reti ufficiali nella storia del calcio.

Una partita che parte in salita peraltro, l’amichevole Portogallo-Andorra, visto che Ronaldo inizia in panchina per via di un problema alla caviglia del quale aveva sofferto nel match Juve-Lazio. Ma una volta in campo il cinque volte Pallone d’Oro non ha avuto grossi problemi a realizzare il gol di testa che gli è valso il quarto gradino della classifica marcatori mondiale.

Il gradino successivo è quello dei 767 gol, che ad oggi fanno di Pelé il terzo capocannoniere dopo Romario a quota 772 e Josef Bican che di gol in partite ufficiali ne ha realizzati ben 805.

La Juventus pronta a vendere Ronaldo? Dovrebbe andare al Manchester United

E mentre Ronaldo conquista il suo ennesimo traguardo personale, la società della Juventus starebbe valutando la possbilità di restituire il campione portoghese al Manchester United, la squadra inglese nella quale ha militato tra il 2003 e il 2009 prima di passare al Real Madrid.

A dare notizia dell’indiscrezione circa la vendita di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus è stata l’emittente Fox UK, secondo la quale la dirigenza dei Red Devils avrebbe già avviato i contatti con l’agente del fuoriclasse, Jorge Mendes, per definire i termini per il passaggio al Manchester che dovrebbe comportare anche un consistente aumento dell’ingaggio.

Christian Martin, giornalista di Fox America, nel frattempo ha pubblicato un post su Twitter nel quale fornisce un aggiornamento di quanto sta accadendo circa la compravendita del centravanti portoghese. “Le nostre fonti di Manchester e Porto confermano che il Manchester United ha tentato Cristiano Ronaldo con un ritorno in squadra la prossima stagione. Il portoghese lo pensa. La Juventus negozierà se Ronaldo lo chiede” si legge nel tweet del giornalista della Fox.

Quando Cristiano Ronaldo era stato acquistato dalla Juventus nel 2018, con il Real Madrid il club bianconero aveva stipulato un accordo da 100 milioni di euro. Il campione portoghese sarebbe rimasto alla Juve fino al 2022 con un contratto da 31 milioni di euro netti a stagione che pesano per circa 54,24 milioni in termini di ingaggio lordo sul bilancio della società italiana. 

Se la Juve vende Ronaldo si tratta davvero di un buon affare?

Se l’affare dovesse alla fine andare in porto, con il passaggio di Cristiano Ronaldo al Manchester United la Juve ci guadagnerebbe davvero? E se sì, quanto conviene al club bianconero rinunciare al fuoriclasse portoghese?

È innegabile che perdere Cristiano Ronaldo per la Juventus significhi inevitabilmente andare incontro a ricadute in fatto di competitività in campo. Non si può certo dire che rimpiazzare il cinque volte Pallone d’Oro sia cosa semplice, ma anche sul piano economico si avrebbero importanti implicazioni, tali che secondo Il Corriere dello Sport, potrebbero “obbligare il club a ripensare il suo business plan”.

Se da un lato la società avrà dei risparmi di costo prevedibili, i ricavi effettivi prodotti da CR7 e quelli potenziali che rischiano di non concretizzarsi necessitano di una valutazione approfondita.

Bisogna prima di tutto valutare i costi, cioè 115,5 milioni spesi per l’acquisto del cartellino dei quali 100 relativi al prezzo, mentre i restanti 15,5 per oneri di solidarietà. Ci sono poi i 29 milioni annui di ammortamento che si dividono per quattro anni di contratto. Il cartellino di Ronaldo, acquisito nel 2018, in bilancio varrà 43,3 milioni a gennaio 2021 e 29 milioni a giugno, al netto degli ammortamenti sostenuti: i prezzi di cessione minimi per evitare una minusvalenza. 

Per quanto riguarda i costi dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo ci sarà un risparmio decisamente alto per la società bianconera se si considerano i 31 milioni netti che diventano 64 milioni come costo aziendale. Dal momento che l’intera rosa costa 250 milioni, senza Ronaldo il costo si abbatte di oltre il 25%.

Come detto, fare i conti con i costi non è difficile, ma quali sono i ricavi che la società finirebbe per perdere nelle prossime stagioni? Diciamo che in termini di risparmio, a fronte di una spesa di 375 milioni in quattro anni, si parlerebbe di 93 milioni di euro all’anno che senza Ronaldo resterebbero nelle casse della società.

Quali sono però i benefici economici che il fuoriclasse ha permesso alla Juventus di ottenere? Qualcuno aveva avanzato persino l’ipotesi che sarebbe stata sufficiente la vendita delle magliette a coprire le spese, ma naturalmente era un’affermazione quantomeno fantasiosa. Il merchandising è chiaramente cresciuto, ma di 16 milioni il primo anno, già dal secondo anno però si è registrato un calo delle vendite, che in buona parte da attribuire agli effetti dell’emergenza Coronavirus.

Mediamente la Juventus vendeva 500 mila magliette l’anno, numero che è sicuramente cresciuto con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, ma il Real Madrid ed il Manchester United arrivavano a venderne 1,6 milioni.

Poi c’è la questione degli spettatori, con il totale degli abbonati che non è aumentato per via dei limiti di capienza dello Stadium. È stato aumentato invece il costo dell’abbonamento, che ha permesso di far crescere l’incasso del 17% nel primo anno fino a 30 milioni di euro, con un ricavo medio per abbonato che è passato da 881 a 1.029 euro.

Il secondo anno è arrivato il Coronavirus ed è saltato un po’ tutto quanto zampe all’aria. Tuttavia l’arrivo di Ronaldo ha permesso di ottenere indubbiamente maggiori incassi che sono stati stimati in circa 2,8 milioni sugli abbonamenti, al netto del +5,7% annuo che la società aveva applicato mediamente nel corso degli anni precedenti, ai quali si aggiungono altri 4,7 milioni di incassi per ogni singolo match.

Ma a tutto ciò vanno aggiunte le valutazioni che riguardano le ripercussioni della vendita sulle quotazioni in Borsa della Juventus, e sembra proprio che la notizia della vendita di Cristiano Ronaldo non abbia sortito effetti positivi.

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