Nuove Regioni in zona gialla. Ecco quali dovrebbero essere i colori delle Regioni dal 3 maggio

Sono ben poche le Regioni che ancora non sono riuscite a raggiungere la tanto agognata zona gialla, ma nessuna ha ancora soddisfatto i criteri che prevedono l’inserimento in zona bianca.

Con il monitoraggio settimanale dell’ISS di venerdì 30 aprile il quadro complessivo dovrebbe mostrare un altro miglioramento, e ricordiamo che i dati di domani sono quelli relativi a due settimane addietro.

I nuovi dati potrebbero permettere ad almeno un paio di Regioni di essere inserite nella fascia di rischio immediatamente più bassa, parliamo della Puglia e della Sardegna che potrebbero finire rispettivamente in zona gialla e in zona arancione.

Al momento le Regioni in zona gialla sono 15 e sono: Piemonte, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Molise. In zona arancione troviamo invece: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre solo la Sardegna si trova in zona rossa.

Quella sopra descritta è la situazione per come si presenta oggi e fino al 2 maggio compreso, ma già dal 3 maggio alle Regioni in zona gialla dovrebbe andare ad aggiungersi la Puglia, mentre come accennato, tra le Regioni in zona arancione dovremmo trovare anche la Sardegna.

Quali Regioni cambieranno colore dal 3 maggio?

Una delle Regioni che potrebbero cambiare colore il 3 maggio per effetto dei dati del monitoraggio settimanale dell’Iss è la Valle d’Aosta ma in questo caso non si tratterebbe di un miglioramento perché esiste il rischio di un ritorno alla zona rossa dalla zona arancione.

Questa sembra al momento l’unica Regione che rischia di finire in una fascia di rischio più alta e la causa sarebbe il dato relativo al numero di nuovi casi settimanali per 100 mila abitanti che potrebbe essere sopra la soglia dei 250.

Per le altre Regioni in zona arancione invece non dovrebbe cambiare nulla, ad eccezione della Puglia che da lunedì potrebbe essere in zona gialla, un passo avanti che potrebbe sorprendere visto che è rimasta in zona arancione per una settimana soltanto dopo la zona rossa.

In realtà le regole stabilite per definire il colore delle Regioni prevedono che ci siano due monitoraggi in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive per uscire da una zona rossa o arancione. Quindi non devono essere necessariamente trascorsi 14 giorni nella stessa fascia, bensì 14 giorni con un Rt sotto la soglia di 1 ed un “rischio complessivo” basso o moderato per passare da arancione a gialla.

Per quanto riguarda invece il caso della Sardegna, nel corso della riunione della prossima Cabina di Regia si stabilirà se sarà possibile il passaggio da zona rossa a zona arancione.

La tendenza è quella del miglioramento. Penso che, escluse sorprese, questa sia la settimana buona” ha affermato Luigi Minerba, docente di statistica medica dell’Università di Cagliari, parlando coi quotidiani locali.

Le altre Regioni che invece resteranno probabilmente in zona arancione, vale a dire Basilicata, Calabria e Sicilia, non sono messe poi ‘così male’. Infatti per quanto riguarda la Calabria il problema è il rischio complessivo alto, mentre per Basilicata e Sicilia è una questione di Rt che, ricordiamo, deve essere inferiore a 1 per entrare in zona gialla, mentre fino a metà gennaio 2021 bastava che fosse inferiore a 1,25.

Quali spostamenti sono consentiti in zona gialla?

Nelle Regioni in zona gialla sono liberi tutti gli spostamenti, sia nel proprio Comune che al di fuori, e ci si può spostare fuori Regione a patto che anche la destinazione sia in zona gialla. Non occorre quindi né l’autocertificazione né il pass verde per alcun tipo di spostamento a meno che non ci si sposti verso una Regione in una fascia di rischio arancione o rossa.

Resta invece in vigore il limite relativo alle visite presso casa di parenti o amici. Infatti nelle Regioni in zona gialla continua ad essere permesso visitare parenti o amici fino ad una sola volta al giorno, e possono spostarsi fino ad un massimo di 4 persone di altro nucleo familiare senza contare i minori di 14 anni.

Resta in vigore, come sappiamo, l’insensata misura del coprifuoco dalle 22 alle 5 almeno fino a metà maggio, dopodiché potrebbe essere ridotto con inizio alle 23. Per l’abolizione del coprifuoco invece si dovrà probabilmente attendere di più in quanto il governo conta di tenerlo in vigore almeno fino a fine giugno.

Quali sono le attività che possono riaprire in zona gialla?

In zona gialla sono aperte tutte le scuole dall’asilo nido alla terza media. Per quanto riguarda le scuole superiori invece è prevista la didattica in presenza dal 70% al 100% a seconda dei casi. Inoltre non possono esserci interventi delle amministrazioni locali a limitare la didattica in presenza se non in casi di rischio di contagio estremamente elevato.

Per quanto riguarda invece le attività commerciali, in zona gialla riaprono bar e ristoranti con servizio al tavolo ma solo all’esterno. A partire da metà maggio invece sarà possibile, fino alle 18 fare servizio al tavolo anche all’interno del locale, e dal mese di giugno riapriranno anche cinema e teatri. Inoltre ripartono gli sport di contatto, con la possibilità quindi di riaprire per i vari centri sportivi e campetti di calcetto.

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