UK, stop a quarantena per i vaccinati ma gli esperti attaccano il governo: “esperimento poco etico”

E’ finalmente arrivato il tanto atteso alleggerimento delle misure precauzionali anti-Covid19 per chi decide di spostarsi e viaggiare tra il Regno Unito ed oltre 100 Paesi che sono ancora oggi inclusi nella lista arancione, tra cui l’Italia, gli altri Stati membri e gli USA.

Proprio oggi Grant Shapps, ministro dei Trasporti del governo di Boris Johnson, ha infatti annunciato formalmente alla Camera dei Comuni che a partire dal prossimo 19 luglio non sarà più richiesto ai cittadini residenti nel Regno Unito di effettuare alcuna quarantena cautelare, purché risultino completamente immunizzati, al momento del rientro sull’isola da altri Paesi.

La notizia ha suscitato da un lato l’immediata risposta positiva da parte dei vertici di British Airways, Easy Jet e altre grandi compagnie aeree, e dall’altro la preoccupazione degli esperti, che hanno da subito affermato che si tratta di riaperture premature e molto pericolose data la situazione del Paese, in cui la variante Delta non accenna a rallentare.

Oltre 100 esperti da tutto il mondo hanno deciso spiegare i motivi delle loro preoccupazioni in una lettera, successivamente pubblicata anche sulla rivista scientifica The Lancet, inviata poi al premier britannico Boris Johnson per chiedere formalmente di rinviare il giorno delle riaperture, previsto per fine luglio, poiché reputate appunto “premature e pericolose”.

Gli esperti, infatti, affermano che allentare le restrizione adesso significa rischiare di causare milioni di nuove infezioni e di suscitare nei pazienti dei problemi cronici e disabilità legati al “long Covid”. I motivi principali, elecati dai ricercatori, per cui la decisione presa dal governo è da considerare del tutto pericolosa sono 5.

“Per prima cosa, una trasmissione non mitigata colpirà soprattutto i bambini non vaccinati e i giovani, che hanno già sofferto molto”, scrivono i ricercatori nella lettera, la quale ha subito ricevuto come prima firma quella di Deepti Gurdasani della Queen Mary University. “Secondo, gli alti tassi di trasmissione nelle scuole e tra i bambini porterà a problemi significativi dal punto di vista dell’educazione“.

“Terzo, stime preliminari suggeriscono che questa strategia potrebbe fornire un terreno fertile all’emergenza di varianti resistenti ai vaccini. Quarto, questa strategia avrà un impatto significativo su servizi e operatori sanitari che non hanno ancora avuto modo di recuperare dalle ondate precedenti. Quinti, poiché le comunità più svantaggiate sono più a rischio Covid-19, queste politiche continueranno a colpire in maniera sproporzionata le persone più vulnerabili“.

Inoltre nella lettera viene sottolineato che la vaccinazione punta a raggiungere l’immunità di comunità anche senza avere le decine di migliaia di nuovi casi dovuti alle prossime riaperture. “Alla luce di questigravi rischi – scrivono i ricercatori – consideriamo ogni strategia che tollera alti livelli di infezione non etica e illogica. Il governo britannico deve riconsiderare la sua strategia corrente e fare passi urgenti per proteggere il pubblico, inclusi i bambini”.

“Pensiamo che il governo si stia imbarcando in un esperimento molto pericoloso e poco etico, e chiediamo quindi una pausa al piano di abbandonare le misure di mitigazione il prossimo 19 luglio”.

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