Vaccini Covid, in una email interna della CNN l’avvertimento: “la carota non sta più funzionando”

Che con il popolino si stesse usando il sistema del bastone e della carota per spingerlo nella direzione che si preferisce era chiaro da tempo, e qualora ciò fosse sfuggito ai più disattenti, senza girarci tanto intorno la stessa professoressa Leanna Wen in una intervista rilasciata proprio alla CNN lo ha confermato appena qualche mese fa.

La professoressa Wen è stata anche premiata dal World Economic Forum, ed inserita da Time Magazine tra le 100 persone più influenti del Pianeta, quindi stiamo parlando prima di tutto di una personalità “di alto livello” per usare un termine così in voga in Italia fin dall’insediamento di Mario Draghi, e in secondo luogo di certo non si tratta di un esponente del ‘mondo no vax’.

Nel corso dell’intervista la Wen aveva approfondito il discorso delle riaperture che in alcuni Stati Usa come la Florida e il Texas, stavano arrivando con largo anticipo rispetto alla somministrazione dei vaccini il che, ci spiegava la professoressa, non andava affatto bene.

“Tu parlavi di questi Stati che stanno riaprendo al 100%, e noi abbiamo una finestra di tempo molto stretta per legare le riaperture alla situazione vaccinale” spiegava la Wen “altrimenti se si riapre tutto, quale sarà la carota? Come faremo a incentivare le persone a farsi vaccinare?”.

Questo diceva Leanna Wen, una delle 100 persone più influenti del Pianeta, una manciata di mesi fa, ed ora una email che doveva circolare solo tra i dirigenti della più importante Tv via cavo degli Stati Uniti è finita, a quanto pare per caso, tra le mani di un giornalista di nome Charlie Kirk, ed anche in quella email si parla proprio del sistema del bastone e della carota.

Email interne CNN: “la carota non sta funzionando più”

Leanna Wen ci ha candidamente confermato che si sta usando il sistema del bastone e della carota per convincere le persone a farsi vaccinare. Le riaperture, quindi la possibilità di ‘tornare liberi’, rappresenterebbe la carota, cioè il premio, ma del bastone cosa sappiamo? Vediamo cosa è trapelato dall’email su cui ha messo le mani il giornalista di Turning Point.

A quanto pare dall’email finita nelle mani del giornalista nonché celebre conduttore radiofonico e attivista conservatore si evince che la tattica della carota “non sta più funzionando” e che si dovrà iniziare a “usare il bastone”.

Nel testo della prima email si legge infatti: “la maggioranza degli americani non vaccinati afferma che non ha intenzione di assumere il vaccino, nonostante la divulgazione degli sforzi messi in campo”, e la risposta di uno dei colleghi, Sam Feist dell’ufficio di Washington nonché senior vice presidente del canale non lascia presagire nulla di buono: “Carrot vs stick. The carrot is no longer going to work”, cioè “la carota non sta più funzionando”.

In altre parole le maniere “buone” ora non bastano più, bisognerà ricorrere ad altri sistemi altrimenti chi non ha intenzione di vaccinarsi semplicemente non lo farà.

Con un comunicato la Cnn prova a metterci una pezza

Dalla emittente si affrettano a diramare un comunicato per cercare di salvare il salvabile. “La mail, inviata per errore a Kirk, serviva semplicemente a rendere noto che gli incentivi messi in campo recentemente per le vaccinazioni stanno perdendo forza” dicono dalla CNN.

Su Fox News arriva poi la controreplica di Kirk, che ribatte: “se cambiassimo i mittenti, queste email potrebbero essere state scritte benissimo dai produttori dei vaccini. Peccato che Cnn non sia un’agenzia sanitaria ma un canale di informazione indipendente, che dovrebbe riportare i vari punti di vista e indagare sui recenti errori commessi dal Cdc sul numero delle morti legate ai vaccini”.

E ancora: “queste email spiegano perché la Cnn rifiuta di indagare sugli effetti collaterali, oscurando tutte le voci critiche come quella del dottor Robert Malone e di altri. Il compito di Cnn, sempre più disturbante, è invece quello di forzare ogni individuo a vaccinarsi”.

Sulla sicurezza dei vaccini numeri poco chiari

E visto che si parla di vaccini, ma soprattutto di quanto si stia facendo pur di convincere in un modo o nell’altro anche i più scettici a vaccinarsi, non sarebbe male se ci fosse maggiore chiarezza e trasparenza per quel che riguarda i dati relativi agli effetti avversi derivanti dalle somministrazioni.

Qualche giorno fa il Center for Disease Control and Prevention ha rilasciato un aggiornamento circa i dati pubblicati sul Vaccine Adverse Event Reporting System (Vaers), cioè quel registro ufficiale nel quale vanno inserite tutte le segnalazioni di reazioni avverse e i decessi potenzialmente riconducibili alla somministrazione del farmaco sperimentale.

Il numero dei decessi sul sito ammontava a 12.313, con il comunicato che recitava: “i casi di morte in conseguenza del vaccino Covid sono rari. Più di 388 milioni di dosi di vaccini Covid-19 sono state somministrate negli Usa dal 14 dicembre 2020 al 19 luglio 2021. In questo periodo, il Vaers ha ricevuto 12.313 report di morti tra chi ha ricevuto il vaccino”.

Appena 48 ore dopo il numero è stato più che dimezzato per intervento dello stesso Cdc che ha spiegato di aver rettificato ad un “errore materiale” nel conteggio, provvedendo quindi a correggere il dato. I decessi riportati attualmente nel Vaers sono quindi diminuiti fino al totale di 6.079, pari allo 0,00018% delle dosi somministrate.

Non solo, secondo l’Agenzia nessuno di questi decessi è effettivamente correlato alla somministrazione del vaccino salvo per tre casi e in tutti e tre si trattava del vaccino prodotto da Johnson & Johnson.

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