Aifa autorizza 3 nuovi farmaci per il trattamento del Covid-19: ecco quali sono

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera per l’utilizzo di 3 nuovi farmaci per il trattamento delle forme più gravi di Covid-19, la malattia legata all’infezione da Sars-CoV-2. I 3 farmaci, dunque, tutti rimborsabili e le cui spese sono dunque a carico del Servizio Sanitario Nazionale, si andranno ad aggiungere al Tocilizumab.

I 3 farmaci in questione saranno somministrati a pazienti ricoverati in ospedale con “polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia“. Ma vediamo ora nel dettaglio quali sono questi farmaci e come funzionano

Aifa: approvati 3 nuovi farmaci per il trattamento del Covid-19

I 3 farmaci approvati dall’Aifa per il trattamento delle forme più gravi di Covid-19 sono:

  • l’Anakinra, un antinfiammatorio;
  • il Baricitinib, un immunomodulante;
  • il Sarilumab, anch’esso un immunomodulante.

Questi 3 farmaci, che vanno ad unirsi a quello già in uso (il Tocilizumab), hanno un’attività di immunomodulazione e proprio grazie a questa loro funzione si sono rivelati particolarmente efficaci nel contrastare l’eccessiva risposta del sistema immunitario in seguito all’infezione da Sars-CoV-2.

L’Aifa ha deciso di dare la propria autorizzazione per l’utilizzo di questi 3 farmaci basandosi sulle “evidenze di letteratura recentemente pubblicate”, andando così ad aumentare le opzioni terapeutiche e ad evitare che “l’eventuale carenza di Tocilizumab o di uno di questi 3 farmaci possa avere un impatto negativo sulle possibilità di cura del paziente”. Ma vediamo ora in dettaglio come funzionano.

Partiamo dal primo farmaco nominato, l’Anakinra. Questo ha dimostrato di essere in grado di abbattere la mortalità da Covid fino all’80% nei pazienti che avevano sviluppato la forma grave della malattia. Questo farmaco è stato raccomandato dall’Aifa per il trattamento di pazienti con polmonite da Covid-19 moderata o severa, non sottoposti a CPAP o alla ventilazione meccanica che hanno una saturazione dell’ossigeno di pO2/FiO2 superiore a 150. La somministrazione avviene tramite iniezione sottocutanea di 100 milligrammi al giorno per 10 giorni.

Il secondo farmaco, il Baricitinib, si è dimostrato efficace nel ridurre i tempi di recupero nei pazienti Covid ospedalizzati. In questo caso l’Aifa ha precisato che l’uso di questo medicinale è raccomandato per i pazienti adulti ospedalizzati che manifestano la forma severa dell’infezione da Sars-CoV-2, “sottoposti a ossigenoterapia ad alti flussi o in ventilazione meccanica non invasiva, e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica”. Ai soggetti adulti possono essere somministrati 4 milligrammi al giorno di Baricitinib e per un massimo di due settimane.

Infine il terzo farmaco, il Sarilumab, così come il Tocilizumab, è un anticorpo monoclonale immunosoppressorio e antifiammatorio, che inizialmente veniva utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide o di altre patologie simili. Anche per questo farmaco l’Aifa ha raccomandato l’utilizzo per pazienti adulti ospedalizzati con una forma grave di infezione da Sars-CoV-2 “e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica”. Il Sarilumab deve essere somministrato per via endovenosa con un dosaggio di 400 milligrammi.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram
Regolamentazione Trading
Non perdere le nostre notizie! Vuoi essere avvisat* quando pubblichiamo un nuovo articolo? No Sì, certo