Green Pass per uffici e negozi: la lista degli esercizi in cui si potrà ancora entrare senza tessera verde

È atteso in queste ore il nuovo Dpcm Mario Draghi con cui si stabilisce esattamente quali sono le attività commerciali per accedere alle quali occorrerà essere in possesso di Green Pass.

La lista degli esercizi commerciali per i quali si dovrà esibire il Green Pass a partire dal 1° febbraio 2022 però è già stata resa nota nelle scorse ore, infatti da fonti del governo sono trapelate diverse informazioni anche piuttosto dettagliate su quali sono le decisioni dell’esecutivo.

Quella che il governo si appresta a varare è una nuova stretta per tutti i cittadini non vaccinati, ai quali l’accesso ad un sempre più esteso numero di attività ed esercizi commerciali viene precluso.

Al momento però resta la possibilità di accedere anche senza vaccino (o guarigione dal Covid) in quanto è sufficiente il Green Pass base, che si ottiene come sappiamo anche semplicemente con un test Covid dall’esito negativo.

Restano ben poche invece le attività commerciali alle quali sarà possibile accedere anche senza Green Pass, e sono soltanto i negozi di generi alimentari, le farmacie, e comunque tutti queli esercizi commerciali in grado di assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie.

È chiaro però che tirare una linea di demarcazione netta tra negozi ai quali si può accedere liberamente, e negozi ai quali si accede solo con Green Pass, non è un compito facile. Anche perché è evidente che i primi a pagare il prezzo di questa ulteriore stretta non saranno tanto i cosiddetti ‘no vax’ quanto i commercianti che, inevitabilmente, vedranno migrare i clienti ancor più verso gli shop online.

Per quali attività commerciali servirà il Green Pass

Inizialmente il ministero della Pubblica amministrazione aveva stilato una lista delle attività commerciali per accedere alle quali sarebbe stato necessario esibire il Green Pass, ma successivamente il dibattito si è protratto coinvolgento anche opinioni discordanti provenienti dagli altri dicasteri, e alla fine stilare una lista definitiva è risultato più complicato di quel che si pensava ed ha richiesto quindi più tempo del previsto.

Al nuovo tavolo tecnico fissato per oggi a Palazzo Chigi alcuni punti sono stati fissati: il Green pass base non sarò richiesto per accedere ai supermercati, ai negozi di generi alimentari, alle farmacie, agli ospedali e ai negozi per bambini.

Allo stesso modo senza Green Pass sarà possibile recarsi in una stazione di polizia, ad esempio per sporgere denuncia, o per entrare in tribunale, ad esempio nel caso in cui sia reso necessario per rendere una testimonianza.

Resta però da capire come comportarsi con tutto il resto. Tra tutte le restanti attività commerciali, per quali dovrà essere richiesto il Green Pass (base) a partire dal 1° febbraio? Cominciamo dall’inizio.

Esenti dall’obbligo di Green Pass solo i servizi essenziali

Non abbiamo ancora il testo definitivo del Dpcm con cui si definisce la lista delle attività commerciali per accedere alle quali i cittadini non dovranno esibire il Green Pass, ma da fonti del governo sono già trapelati diversi dettagli che ci permettono di capire dove effettivamente sarà richiesta la tessera verde, e dove invece l’accesso resterà libero. 

A partire dal 20 gennaio, quindi tra un paio di giorni appena, bisognerà avere il Green Pass (base) per recarsi dal parrucchiere o dall’estetista. Poi a partire dal 1° febbraio sappiamo che servirà il Green Pass anche per recarsi presso qualsiasi ufficio pubblico, alle Poste e in banca e negli esercizi commerciali con alcune eccezioni appunto.

Tutto questo è stato stabilito dall’ultimo decreto, quello varato lo scorso 5 gennaio e contenente le nuove misure per contrastare la diffusione del Sars-Cov2. Con lo stesso decreto, ricordiamo, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini dai 50 anni in su, anch’esso in vigore dal 1° febbraio, e per chi non avrà adempiuto la sanzione sarà di 100 euro.

In quel decreto per l’esattezza si stabilisce che fino alla fine dello stato d’emergenza, attualmente fissata al 31 marzo 2022, sarà consentito l’accesso ai “servizi alla persona” (dal 20 gennaio) e “ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali” (dal 1° febbraio) con la sola esclusione di “quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo a chi è in possesso del Green pass.

Ed ecco che si pone l’obbligo, attraverso successivo Dpcm, di definire gli esatti confini di applicazione della norma. Il governo sta quindi lavorando alla stesura della lista delle attività commerciali alle quali sarà ancora possibile accedere senza esibire il lasciapassare, una lista che, come è facile prevedere, non sarà particolarmente lunga.

L’elenco delle cosiddette “attività essenziali” rischia di essere piuttosto corto infatti. Una bozza di questa lista è già stata definita nelle scorse ore dai ministeri della Pubblica amministrazione, dello Sviluppo Economico, della Salute e della Giustizia. L’elenco definitivo che uscirà stasera quindi darà una conferma di quanto trapelato in queste ore con margini di correzione che presumibilmente saranno minimi.

Green Pass per le attività commerciali, cosa dice il nuovo Dpcm

Vediamo qundi qual è la lista delle attività commerciali per accedere alle quali non sarà obbligatorio essere in possesso del Green pass tra 14 giorni.

L’esenzione dall’obbligo di avere la tessera verde sarà prevista dal nuovo Dpcm per negozi di alimentari, supermercati, ipermercati, pescherie, macellerie, panetterie e negozi che vendono surgelati. Inoltre senza Green pass si potrà ancora fare la spesa al mercato rionale.

Per quanto riguarda i negozi di abbigliamento invece servirà il Green pass, così pure per i negozi di intimo e per bambini. Anche per i negozi di giocattoli, stando a quanto riportato in queste ore dai media servirà il green pass.

Ma la lista delle attività dove ancora non si deve avere il Green pass per entrare non è terminata. Non serve la tessera verde per entrare in farmacia, ma nemmeno nei negozi di ottica, nelle parafarmacie medicinali o che vendono prodotti per la cura della persona, come creme, deodoranti, spazzolini, assorbenti, prodotti per la prima infanzia.

Niente green pass inoltre per benzinai, negozi che vendono pellet per stufe e negozi che vendono alimenti o altri articoli per animali.

Anche in edicola servirà il green pass, salvo che si tratti di un chiosco all’aperto, in questo caso infatti l’accesso resta libero per tutti. Per questa ragione il Green pass sarà richiesto per entrare in tutti quei negozi che al loro interno vendono riviste, nelle cartolerie e nelle librerie.

Tra i punti che ancora non sono stati chiariti resta quello dei tabaccai. In teoria dovrebbe essere richiesto il green pass, così come previsto per i rivenditori di sigarette che si trovano all’interno dei bar dove, appunto, servirà il pass per entrare. Per acquistare tabacco e sigarette, o altri articoli da fumatori potrebbe essere necessario accontentarsi dei distributori automatici.

Non servirà il green pass nemmeno per accedere al pronto soccorso, nel caso qualcuno se lo stesse domandando visto l’andazzo, così pure non serve il pass per presentarsi in ospedale per una visita o per analisi cliniche in un laboratorio.

Allo stesso modo è ancora possibile recarsi presso un qualsiasi commissariato di polizia per sporgere denuncia, senza che sia richiesto il green pass. Accesso ancora libero a tutti anche in tribunale per chi vi si reca come testimone o in qualità di imputato nell’ambito di un processo.

Nella lista del nuovo Dpcm ci saranno le attività in cui non serve il Green pass

Come funziona quindi la lista che sarà pubblicata con il nuovo Dpcm? Essa contiene tutte le attività per le quali non è previsto l’obbligo del green pass. In altre parole nella lista ci sono le attività commerciali che restano libere a tutti anche dopo il 1° febbraio, e se un determinato esercizio commerciale non si trova in quella lista vuol dire che per accedervi è necessario avere la tessera verde.

In ogni caso le date da ricordare al momento sono quattro, e sono le seguenti:

  • 20 gennaio: da questa data serve il Green pass per andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’estetista
  • 31 gennaio: a questa data è fissata la fine dello stop per i concerti e i grandi eventi all’aperto. Inoltre si tratta dell’ultimo giorno di chiusura per discoteche e sale da ballo, salvo eventuali ulteriori proroghe s’intende
  • 1° febbraio: a partire da questa data scatta l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50, e scatta l’obbligo di green pass per tutti gli uffici pubblici e per le attività commerciali ad eccezione di quelle inserite nella lista del nuovo Dpcm
  • 31 marzo: in teoria il 31 marzo dovrebbe terminare lo stato di emergenza, ma se si tiene conto che è stato prorogato fino a questa data quando le terapie intensive erano piene meno del 10%, è molto probabile che si avrà l’ennesima proroga.

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