ChatGPT, licenziamenti anche a Google. Effetti collaterali dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale ChatGPT è riuscita a richiamare l’attenzione delle Big Tech, e in particolare quella dei lavoratori che hanno già pero il proprio posto perché da essa rimpiazzati.

Stiamo parlando della nuova intelligenza artificiale chiamata ChatGPT, che è in grado di riprodurre il funzionamento del cervello umano. In altre parole sa svolgere compiti complessi, fino ad ora svolti esclusivamente da esseri umani, come elaborare un testo complesso sulla base di pochissime semplici indicazioni.

Il primo effetto delle innumerevoli applicazioni pratiche che un’intelligenza artificiale di questo tipo potrebbe vedere è una drastica riduzione del personale a cominciare dalle aziende Big Tech.

In questi giorni, mentre si parla del potenziale di ChatGPT, e di quanto sia in grado di offrire alle aziende che operano nel settore un simile chat bot, migliaia di posti di lavoro sono già andati in fumo.

Pochi giorni fa è toccato al colosso Google, dove a perdere il posto sono state 12 mila persone. In Italia Il Corriere della Sera ha riportato la notizia che il CEO della società, Sundar Pichai, si è ritrovato costretto a richiamare i fondatori Larry Page e Sergey Brin che erano in vacanza per affrontare la questione d’urgenza.

Un vero terremoto per l’azienda, con 12 mila licenziamenti nella sola giornata del 20 gennaio, vale a dire un taglio della forza lavoro della società del 6% circa. Google non ha esitato a definire “dolorosa” l’operazione dei licenziamenti, ma se non altro la cosa non riguarda solo la società del più famoso motore di ricerca al mondo.

Altri colossi tech infatti hanno agito allo stesso modo, e per lo stesso motivo. Appena 48 ore prima era stata Microsoft ad operare drastici tagli al personale, eliminando 10 mila posti di lavoro, mentre Amazon ha già annunciato 18 mila licenziamenti, e Meta altri 11 mila.

Come funziona l’intelligenza artificiale ChatGPT

Le notizie dei licenziamenti nelle Big Tech stanno facendo il giro del mondo, ma non sempre viene evidenziato il nesso tra i posti di lavoro persi e lo sviluppo dei programmi per l’intelligenza artificiale, e in particolare ChatGPT.

ChatGPT è il più avanzato prodotto di intelligenza artificiale che è stato presentato appena due mesi fa dalla società di ricerca OpenAI, su cui la stessa Microsoft ha deciso di investire moltissimo (ne abbiamo parlato qui).

Ma cos’è e come funziona esattamente ChatGPT? Si tratta di un chat bot che si è dimostrato perfettamente in grado di riprodurre il funzionamento del cervello umano, svolgendo operazioni complesse come la stesura di un testo sulla base di pochissime indicazioni, spiegando in modo semplice concetti complessi e generando idee.

ChatGPT quindi non si limita ad analizzare dei dati, ma fa esattamente quello che fa un cervello umano, e lo fa in un attimo.

L’innovazione ha già fatto discutere e probabilmente continuerà a farlo ancora, e d’altra parte i suoi effetti nella società sembrano destinati a determinare profondi cambiamenti.

In questi mesi ci sono stati dei liceali in alcune scuole degli Stati Uniti che hanno iniziato a presentare dei compiti interamente redatti dal chat bot sulla base di alcune semplici indicazioni.

Secondo Google c’è il rischio che questo strumento sia in grado di soppiantare del tutto il suo motore di ricerca grazie alla facilità con cui recepisce le istruzioni.

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