La seconda criptovaluta per capitalizzazione, Ether (ETH), ha registrato un forte calo nella giornata di lunedì, scendendo fino al -9% e rompendo il supporto chiave dei 3.600 dollari. Il ribasso è arrivato poco dopo la notizia di un attacco hacker multimilionario che ha colpito Balancer, uno dei principali protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) costruiti sulla rete Ethereum.
Secondo i dati di CoinMetrics, Ether ha successivamente recuperato parte delle perdite ma si è comunque attestato in calo del 6,6% intorno ai 3.600 dollari, circa 25% sotto il massimo annuale di 4.885 dollari toccato il 22 agosto. L’hack di Balancer, che potrebbe aver causato danni per oltre 100 milioni di dollari, ha rappresentato un ulteriore colpo per il sentiment degli investitori, già provati da settimane di volatilità e notizie negative.
Un nuovo duro colpo per l’ecosistema Ethereum
Il protocollo Balancer è tra i pilastri storici della DeFi su Ethereum, noto per le sue pool di liquidità automatizzate. L’attacco hacker, ancora in fase di analisi, avrebbe sfruttato una vulnerabilità interna per drenare ingenti fondi dalle riserve del protocollo. Gli sviluppatori hanno confermato di aver messo in sicurezza le restanti risorse, ma le perdite stimate restano significative.
Questo episodio si aggiunge a una lunga serie di attacchi che, nell’ultimo anno, hanno colpito vari progetti DeFi, contribuendo a minare la fiducia nel settore e ad aumentare la pressione sulle principali criptovalute.
Contesto macroeconomico sfavorevole
Il crollo di Ether arriva in un momento di forte incertezza economica. A metà ottobre, il presidente Donald Trump aveva annunciato l’introduzione di tariffe “massive” contro la Cina in risposta alle restrizioni sulle esportazioni di terre rare. La notizia aveva scatenato una corsa verso asset più sicuri come l’oro, innescando un temporaneo abbandono del comparto crypto.
Anche il recente intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha contribuito a peggiorare il clima di mercato. Powell ha infatti invitato gli investitori a non aspettarsi tagli dei tassi d’interesse a breve termine, rafforzando il dollaro e indebolendo gli asset più rischiosi, tra cui Bitcoin ed Ether.
“Evento di pulizia” o inizio di un trend ribassista?
Secondo Juan Leon, stratega senior di Bitwise, la correzione di ottobre potrebbe rappresentare un fisiologico ridimensionamento del mercato piuttosto che l’inizio di un vero e proprio bear market. “Gli ultimi eventi hanno messo gli investitori su un terreno incerto, ma questo calo appare come un evento di de-leveraging salutare, che ha contribuito a eliminare gli eccessi speculativi accumulati nel corso dell’estate,” ha dichiarato Leon a CNBC.
Tuttavia, l’andamento dei mercati crypto rimane fragile. Le vendite forzate di posizioni con leva, le preoccupazioni macroeconomiche e ora anche l’ennesimo hack di grande portata stanno alimentando la sfiducia degli investitori retail e istituzionali.
Ripercussioni sul settore e titoli collegati
Le conseguenze del crollo di Ether si sono fatte sentire anche tra i titoli legati al mondo delle criptovalute. Le azioni di Coinbase sono scese di circa 4%, mentre Strategy, società con riserve significative in Bitcoin, ha perso oltre 1%.
Il mercato sembra quindi attraversare una fase di forte cautela e consolidamento, in cui anche le notizie positive vengono oscurate da una crescente percezione di rischio.
Conclusioni
Il crollo di Ether dopo l’hack di Balancer è il risultato di una combinazione di fattori tecnici e macroeconomici che hanno innescato un’ondata di vendite su tutto il comparto crypto. La fiducia nei protocolli DeFi, già fragile, subisce un nuovo duro colpo, mentre gli investitori guardano con preoccupazione ai prossimi sviluppi della politica monetaria statunitense.
Con Ethereum che tenta di difendere la soglia dei 3.600 dollari, il mercato dovrà ora capire se questo calo rappresenta un’opportunità di accumulo o l’inizio di una correzione più profonda.
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