Inflazione e rincari, quali sono le 10 cose che sono aumentate di più nel 2022

Ad incidere maggiormente sugli aumenti dei prezzi nei Paesi europei e quindi anche in Italia sono i rincari sul costo dei carburanti, del gas in particolare.

Gli effetti dell’inflazione alle stelle, insieme agli aumenti dei prodotti energetici, hanno determinato rincari senza precedenti su beni e servizi, dai generi alimentari ai mezzi di trasporto, ma quali sono i prezzi che hanno subito gli incrementi più importanti? Ne possiamo elencare almeno una decina.

A fare il punto della situazione per quel che riguarda i rincari cui stiamo assistendo da mesi ci ha pensato in questi giorni La Stampa.

Le 10 cose che hanno registrato gli aumenti più pesanti

Si parte dagli aumenti sulle bollette dell’energia elettrica, che è ciò che è aumentato di più in assoluto nel corso del 2022, con un incremento della spesa per la bolletta della luce del +329% nel mercato libero.

Gli Italiani si sono ritrovati infatti negli ultimi mesi a dover stringere la cinghia riducendo molte altre spese. Ne parla Coldiretti in modo approfondito in una recente indagine da cui è emerso che almeno un italiano su due ha tagliato la spesa nel carrello proprio per via dei rincari.

L’Unione Consumatori ha individuato nella “Top 10” delle cose che hanno subito i rialzi maggiori, dopo le bollette della luce per i consumatori del mercato libero, i voli internazionali, aumentati del +113,2%.

Segue il gas nelle città, che ha subito un aumento di prezzo del +105,7%. Al quarto posto tra le cose che hanno registrato i maggiori incrementi di prezzo troviamo le bollette dell’energia elettrica nel mercato tutelato, con un +91,5% di spesa per i consumatori.

Si passa poi agli aumenti che hanno interessato generi alimentari, cominciando dagli olii diversi da quello di oliva, che hanno registrato rincari del +56,1%, e il burro che è aumentato mediamente del +42,9%.

Prima degli altri generi alimentari troviamo ancora servizi di trasporto, e si torna ai voli ma questa volta si tratta di quelli nazionali, che hanno subito un rincaro del +40% circa. Anche il gasolio per il riscaldamento è aumentato notevolmente negli ultimi mesi, registrando un +36,4%.

Si torna infine ad altri generi alimentari, con lo zucchero, che è aumentato del +35,9%, e il riso (+30,6%).

Cosa farà il governo Meloni per frenare i rincari

A quanto pare il nuovo governo sta già lavorando per fronteggiare il problema degli esorbitanti aumenti di prezzo degli ultimi mesi.

In particolare il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha confermato che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta prendendo in considerazione la possibilità di ridurre al 5% l’Iva su alcuni generi alimentari.

I sindacati nel frattempo lanciano l’allarme e chiedono interventi decisi. Il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, ha infatti dichiarato: “è maturo il tempo per un grande accordo per mettere al centro una politica dei redditi, per controllare prezzi e tariffe ed eliminare l’eccessiva speculazione. La priorità è difendere e salvaguardare famiglie, lavoratori, dipendenti e pensionati”.

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