Apple Intelligence in crisi?
Meta Apple - Borsainside.com

Apple è in evidente difficoltà nel settore dell’intelligenza artificiale, e i segnali si moltiplicano. Dopo un WWDC 2025 senza annunci di rilievo per Apple Intelligence, arriva la notizia di un duro colpo: Meta ha strappato a suon di milioni uno dei principali ingegneri AI della Mela, aggravando ulteriormente una situazione già traballante.

Addio a Ruoming Pang: mente chiave dietro i modelli LLM di Apple

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Ruoming Pang, manager del team Foundation Models di Apple, ha lasciato l’azienda per unirsi a Meta. Un trasferimento pesantissimo: Pang guidava oltre 100 ingegneri impegnati nello sviluppo dei modelli linguistici di Apple Intelligence, fondamentali per funzionalità come i riassunti automatici delle email, le Notifiche Prioritarie e la creazione di Genmoji.

Meta ha offerto a Pang un contratto da decine di milioni di dollari l’anno, inserendolo nella sua massiccia campagna di acquisizione di talenti nel campo dell’AI. Il colosso di Zuckerberg ha già attratto esperti da OpenAI, Anthropic e Scale AI, confermando la sua strategia aggressiva per primeggiare nella corsa all’intelligenza artificiale.

Apple arranca: promesse disattese e morale in calo

Apple, nel frattempo, fatica a mantenere le promesse fatte lo scorso anno. Il progetto della Siri personalizzata, annunciato con entusiasmo nel 2024, è stato ufficialmente rimandato al 2026. Dietro le quinte, il clima non è dei migliori: il malcontento interno e la fuga di talenti stanno mettendo a rischio l’intera visione AI di Cupertino.

Non è un caso che, oltre a Pang, molti altri ingegneri AI starebbero valutando offerte da parte di competitor come Meta, difficili da rifiutare per via dei pacchetti retributivi milionari.

Google e Samsung dominano, Apple rincorre

Nel panorama degli smartphone, Apple è in netto ritardo rispetto a Google e Samsung, che già da tempo offrono funzioni AI avanzate e continuano a rilasciare novità a ritmo serrato. Apple, invece, si ritrova a inseguire e riorganizzare.

L’azienda ha infatti ristrutturato i suoi team AI, ora sotto la guida di Craig Federighi (software chief) e Mike Rockwell, noto per il suo lavoro su Vision Pro. Ma la strada è in salita: per recuperare terreno, Apple dovrà probabilmente cambiare strategia e iniziare anche lei ad attrarre talenti con offerte competitive come quelle di Meta.

Se tutto andrà bene, i frutti di questa riorganizzazione si vedranno non prima del WWDC 2026. Fino ad allora, Apple potrebbe continuare a fare affidamento su partner esterni, come OpenAI (già integrato in Siri) e forse anche Anthropic, per colmare le lacune dei suoi modelli proprietari.

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