
Il nuovo BTP Italia a sette anni sta concludendo la sua fase di collocamento riservata agli investitori individuali con risultati significativi. Durante il terzo e ultimo giorno di emissione per il pubblico retail, giovedì 29 maggio, si è registrata una partecipazione di oltre 17 mila risparmiatori che hanno sottoscritto complessivamente 500 milioni di euro di ordini entro le ore 11.
Una cifra che testimonia l’interesse costante verso questo strumento di investimento, nonostante un naturale rallentamento rispetto ai giorni precedenti. Il venerdì successivo sarà dedicato esclusivamente agli investitori istituzionali per completare l’operazione di raccolta.
Performance e confronti storici
Dopo due giorni di collocamento retail, il titolo di Stato ha raggiunto quasi 5,3 miliardi di euro di sottoscrizioni. Sebbene questo risultato sia inferiore rispetto all’emissione precedente del marzo 2023, che aveva toccato i 6,6 miliardi, occorre considerare le diverse condizioni di mercato.
L’emissione del 2023 beneficiava di una cedola minima del 2% contro l’attuale 1,85% e di un contesto inflazionistico più elevato. Nonostante ciò, il BTP Italia attuale dimostra di attrarre anche patrimoni consistenti, con un ticket medio di 33.540 euro per i 63.946 sottoscrittori del secondo giorno, superiore del 31% rispetto ai 25.532 euro medi dell’emissione precedente.
Quanto rende il titolo
Il BTP Italia con scadenza 4 giugno 2032 offre cedole semestrali dello 0,925% più la rivalutazione del capitale basata sull’inflazione italiana misurata dall’indice Foi. Chi mantiene il titolo fino alla scadenza beneficia inoltre del premio fedeltà finale dell’1%, equivalente allo 0,143% annuo. Secondo i calcoli di Skipper Informatica, considerando l’attuale livello di inflazione, il rendimento effettivo lordo annuo si attesta al 3,687%. Al netto della tassazione agevolata del 12,5%, il rendimento scende al 3,225%, mantenendo comunque un’attrattiva significativa per gli investitori.
Le previsioni del mercato
Gli analisti convergono su una raccolta totale stimata intorno ai 10 miliardi di euro, in linea con le emissioni precedenti che nel marzo 2023 avevano totalizzato 9,92 miliardi includendo sia retail che istituzionali. Tuttavia, Barclays esprime maggiore ottimismo prevedendo 11 miliardi, supportata dal recente miglioramento dell’outlook italiano da parte di Moody’s da stabile a positivo. L’investment bank britannica sottolinea come l’Italia non rappresenti più l’anello debole dell’Unione Europea, tanto da rivedere al ribasso il target per lo spread BTP-Bund portandolo a 70-120 punti base dai precedenti 90-140 punti base, segnalando una maggiore fiducia verso i titoli di Stato italiani.
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