Risparmiare sul prezzo dei carburanti, ecco i fattori a cui prestare attenzione durante il rifornimento

Arrivano buone notizie per molti automobilisti italiani: finalmente i prezzi di diesel e benzina sono in calo. Tuttavia si registra un aumento dei prezzi per il metano auto.

Gli ultimi dati rilevati da “Quotidiano Energia“, attraverso una media su base nazionale, hanno evidenziato degli importanti cambiamenti. Esistono poi dei trucchetti per risparmiare a prescindere dalle tariffe applicate dagli operatori. Vediamo quali sono.

Quanto costano attualmente benzina e diesel al self service e al servito?

Riportiamo qui di seguito i prezzi medi dei carburanti in Italia secondo i dati più recenti:

  • il costo della benzina al self service è di circa 1,984 euro al litro (quindi circa 0,09 euro in meno rispetto alla rilevazione precedente), con i vari distributori che applicano prezzi compresi tra 1,973 euro e 1,990 euro;
  • il costo della benzina al servito è di 2,128 euro al litro (con una diminuzione di 0,05 euro rispetto alla rilevazione precedente), con i vari distributori che applicano prezzi compresi tra 2,061 euro e 2,193 euro;
  • il costo del diesel al self service è di 1,938 euro al litro (con un calo di 0,10 euro rispetto alla rilevazione precedente), con i vari distributori che applicano prezzi compresi tra 1,932 euro e 1,947 euro.
  • il costo del diesel al servito è di circa 2,085 euro al litro (quindi 0,04 euro in meno rispetto alla rilevazione precedente), con i vari distributori che applicano prezzi compresi tra 2,022 euro e 2,141 euro;
  • il costo del GPL si aggira tra gli 0,826 e gli 0,842 euro al litro;
  • il costo del metano è compreso tra i 2,054 e i 2,343 euro al litro.

Ecco quali sono i trucchi per risparmiare al distributore

Ovviamente la prima cosa da fare sarebbe cercare il marchio più economico presente nella propria zona, ma questo non è tutto. Ci sono infatti delle piccole accortezze da prendere prima di fare rifornimento presso i distributori che permetterebbero di risparmiare notevolmente sul prezzo del carburante.

Sono diversi i fattori che incidono in questo senso:

  • potenza della pompa: occorre prestare attenzione alla forza applicata sulla pistola. Infatti utilizzare la pistola erogatrice al massimo della potenza potrebbe farci spendere di più. Se il carburante viene erogato in maniera lenta e graduale, si crea meno vapore ed entra effettivamente in forma liquida all’interno del serbatoio;
  • ora del giorno: in molti consigliano di fare rifornimento al mattino, sul presto, perché in quella fascia oraria la temperatura dell’ambiente e del suolo sono ancora abbastanza basse. Ciò permette al carburante stoccato sotto terra di rimanere più denso, motivo per cui a parità di prezzo e di volume, il trucco del “freddo” ci consente di ottenere una quantità maggiore di benzina o diesel dalla pompa.
  • orario delle forniture: occorre prestare particolare attenzione al momento in cui un distributore viene rifornito di benzina o diesel ed evitare di fare rifornimento subito dopo. Ciò che succede, infatti, è che nel momento in cui il nuovo carburante viene inserito nei depositi, avviene un mescolamento con quello residuo e ciò porta a galla tutti i sedimenti che normalmente si depositano sul fondo. Il rischio, in sostanza, è di riempire il serbatoio della propria vettura con diesel e benzina sporchi;
  • livello del serbatoio: questa è un’abitudine di molti automobilisti, ma sarebbe meglio evitare di aspettare che scatti la riserva, o in generale che il serbatoio si svuoti di oltre la metà, prima di fare rifornimento. Questo perché se la quantità di carburante presente nel serbatoio è inferiore a quella d’aria, allora questo tenderà ad evaporare molto più velocemente.

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