Manovra economica 2020: via libera dalla Commissione Ue al Documento Programmatico di Bilancio

In base a quanto riferiscono le agenzie, la Commissione Europea starebbe per dare il primo via libera al Documento Programmatico di Bilancio che il governo italiano ha inviato a Bruxelles a metà ottobre. L’ok definitivo però dovrebbe arrivare nel mese di novembre.

A dare la notizia del nuovo passo avanti nell’iter di approvazione del DPB italiano da parte della Commissione Ue l’Huffington Post, che cita fonti dall’agenzia di stampa Agi. La Commissione, secondo quanto si apprende dalla nota testata, avrebbe ancora tempo fino a mercoledì 30 ottobre per contestare quanto inserito nella manovra economica dall’esecutivo giallo-rosso.

L’eventuale contestazione dovrebbe essere motivata dal riscontro all’interno della bozza presentata dall’Italia, di una netta deviazione rispetto agli obiettivi definiti nel Patto di Stabilità e Crescita. In quel caso la Commissione potrebbe richiedere che il governo provveda a stilare una nuova bozza della Legge di Bilancio con le dovute correzioni, secondo quanto previsto dai regolamenti a livello procedurale. Un fatto simile si verificò ad esempio con il precedente esecutivo a trazione Lega-5 Stelle.

Sembra però che questo rischio non ci sia e che la bozza verrà approvata senza necessità di ulteriori modifiche. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha risposto la scorsa settimana ad una richiesta di chiarimenti pervenuta dalla Commissione Ue, e a seguito della lettera inviata dal ministro, Bruxelles ha mostrato di non avere intenzione di compiere ulteriori passaggi procedurali in questa fase, pertanto si attende il giudizio definitivo, previsto invece per la seconda metà del mese di novembre.

Un esito preannunciato da Pierre Moscovici

L’agenzia Ansa ha ricordato che l’Ok da Bruxelles era già stato preannunciato dallo stesso Commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici la scorsa settimana, e ha sottolineato che non saranno necessari ulteriori scambi di lettere, almeno in questa fase, tra il governo italiano e l’esecutivo comunitario. Non resta che attendere il giudizio definitivo, previsto per il 20 novembre prossimo.

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