Trump mette al bando WeChat ma Apple, Disney e Ford temono ingenti danni economici

Si tratta di un rischio più che concreto per almeno una decina di grandi compagnie statunitensi, che con la messa al bando di WeChat, potrebbero andare incontro a ingenti danni economici.

WeChat è la app cinese che è stata bandita insieme a TikTok, anche se con molto meno clamore per la sua minor popolarità quantomeno in occidente. In realtà però i danni economici per le compagnie Usa deriverebbero proprio dal ban commerciale per WeChat invece che da quello che colpisce TikTok.

A lanciare l’allarme sono grandi compagnie a stelle e strisce, come Disney, Ford, Walmart e soprattutto Apple. Il ban commerciale previsto dal presidente USA Donald Trump non colpisce solo il diretto interessato, vale a dire la app di messaggistica cinese, ma anche le compagnie Usa che con essa hanno dei rapporti commerciali di un certo peso.

WeChat, la app di proprietà della società cinese Tencent, rischia il ban non solo sul territorio statunitense, ma su scala globale, una operazione che rischia di ritorcersi contro l’economia Usa in un modo che forse il tycoon non aveva previsto.

La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, dove un articolo parla del modo in cui una decina di big companies statunitensi hanno avuto dei colloqui serrati proprio con l’inquilino della Casa Bianca, per indurlo a più miti consigli per quel che riguarda il ban di WeChat, spiegando le possibili ripercussioni negative per le compagnie statunitensi.

Una situazione delicata innescata qualche giorno addietro dal sospetto che la app TikTok sia coinvolta in attività di spionaggio per conto del governo di Pechino. Il presidente Trump ha quindi firmato un decreto presidenziale nel quale però non veniva colpita solo la nota app TikTok, ma anche WeChat, molto usata anche per effettuare transazioni economiche in tutto il mondo.

Nei soli Stati Uniti la app WeChat ha circa 3 milioni di utenti attivi, ma è dai cinesi in America che questa app viene usata moltissimo, proprio per comunicare coi propri connazionali in Cina. Il fatto che venga vietata per ragioni di sicurezza nazionale naturalmente provocherà non pochi disagi, eppure le conseguenze vanno ben oltre.

Bisogna anche tener conto del fatto che in Cina la app WeChat è estremamente diffusa, e non viene utilizzata solo per comunicare bensì per effettuare e ricevere pagamenti di piccoli importi. WeChat viene usata quindi per l’e-commerce, per comprare il biglietto del treno, per entrare al cinema; in alcune regioni WeChat si usa come vero e proprio documento di riconoscimento.

Qual è il rischio che corre Apple?

La compagnia USA che in questa vicenda ha più da perdere è Apple, ed ecco per quale motivo. Partiamo da un dato di fatto: in Cina, se uno smartphone o un iPhone non è compatibile con WeChat è letteralmente tagliato fuori dal mercato.

Ora basta fare due più due. Apple teme infatti che se l’ordine esecutivo firmato da Trump obbliga la compagnia americana a rimuovere la app dai propri AppStore in tutto il mondo, ci saranno delle enormi perdite economiche dovute al crollo delle vendite degli iPhone in Cina.

Poi ci sono le conseguenze per altre aziende americane con business non proprio legati al mercato degli smartphone, che hanno naturalmente preoccupazioni di natura diversa. Il problema in questo caso è la impossibilità di commercializzare prodotti o gestire transazioni su WeChat in Cina, che ostacolerebbe in modo significativo il business in quel Paese.

Apple e le altre compagnie Usa hanno quindi spinto, nel corso dei colloqui che si sono tenuti alla Casa Bianca, affinché l’ambito operativo dell’ordine esecutivo sia ristretto al territorio degli Stati Uniti. Occorre inoltre chiarire meglio gli effetti del provvedimento, visto che attualmente non è ancora chiaro se il ban si riferisca al solo territorio Usa o a tutto il mondo.

Se si trattasse del solo territorio degli Stati Uniti, tutto sommato il danno per le big company Usa sarebbe ridotto visto che comporterebbe la scomparsa di WeChat dagli Store degli utenti presenti sul territorio americano, e non intaccherebbe più che tanto le vendite degli iPhone. Con il ban esteso su scala globale invece il rischio c’è ed è tutt’altro che trascurabile.

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