Il confronto Tv Trump – Biden tra insulti e attacchi personali scoraggia i mercati

Molto più facile arrivare al primo confronto in Tv quando i sondaggi ti danno in vantaggio, ecco perché il presidente USA, Donald Trump, si mostrava visibilmente nervoso, mentre Joe Biden appariva più a proprio agio e sicuro di sé, tant’è che per gli Americani il vincitore della serata è proprio lo sfidante candidato dei Democratici.

Un parere chiaramente non unanime, quello che indica Biden come il vincitore del confronto andato in onda sulla CNN ieri sera tra i due candidati presidenti degli Stati Uniti, e soprattutto quello che conta è quale dei due prevarrà alla fine a scrutini terminati.

Un altro dato indubbiamente interessante però, all’indomani del primo incontro-scontro tra Biden e Trump, è la reazione dei mercati, che vista la piega che la campagna elettorale sta prendendo, si aspettano un cammino tortuoso ed irto di ostacoli prima che negli USA venga decretato il vincitore.

Per la prima volta negli Stati Uniti si voterà anche per posta, una possibilità che è stata estesa nell’ambito delle misure che vengono adottate al fine di contenere la diffusione del contagio da Covid-19. E molti elettori, quelli che hanno già deciso, hanno già votato per posta secondo quanto riportato da RaiNews.

Si tratta di quelli che hanno già scelto il loro futuro presidente, e che non sentono evidentemente il bisogno di assistere ad altri dibattiti tra i due sfidanti. Molti altri potranno votare, sempre per posta, nei prossimi giorni, comunque con largo anticipo rispetto al 3 novembre, data delle elezioni presidenziali USA.

I temi affrontati, la nomina del giudice della Corte Suprema

Tra i vari temi affrontati, il primo è stato quello della recente nomina alla Corte Suprema di un giudice vicino allo schieramento dei Repubblicani, e che pertanto sposta gli equilibri della massima istituzione di garanzia del Paese verso destra.

Ed era stato lo stesso sfidante, Joe Biden, a chiedere in più occasioni che questa nomina venisse approvata solo dopo le elezioni. Nel corso del dibattito in tv di ieri, il presidente Trump ha dichiarato a tal proposito: “abbiamo vinto le elezioni e abbiamo il diritto di nominare il giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema, sarà un giudice incredibile”.

Trump vs Biden sulla questione dell’emergenza coronavirus

Non poteva mancare il tema del Coronavirus, un campo nel quale è facile attaccare il presidente Trump. Biden ha colto l’occasione per accusare il tycoon di aver consigliato agli Americani di iniettarsi candeggina, e non ha esitato ad insultarlo apertamente: “tutti sanno che il presidente Donald Trump è un bugiardo e un clown”.

Il botta e risposta è andato avanti su questi toni per buona parte del confronto, con interruzioni da parte di entrambi, finché Biden non finisce per chiedere a Trump di tacere in un modo che definire brusco è un eufemismo.

Ad un certo punto poi Trump invita il suo sfidante a non parlare di intelligenza “non c’è nulla di intelligente in te, ti sei diplomato come ultimo della classe” ha detto l’attuale presidente Usa.

L’argomento su cui è più facile attaccare Trump è quello della pandemia, e così fa infatti Biden, che gli ricorda che negli USA si sono raggiunti i 200 mila morti per/con il Covid, mentre lui “non ha un piano e fa di tutto per riaprire al più presto, ma senza condizioni di sicurezza” lo ha accusato il candidato democratico.

Biden ha poi definito Trump un “irresponsabile” per i comizi cui hanno preso parte migliaia di fan e per aver criticato la misura della mascherina e quella del distanziamento sociale. Mentre Trump ha replicato avvertendo gli elettori che “Biden vuole chiudere di nuovo l’intero Paese, vuole distruggere questo Paese”.

Tra le accuse mosse a Trump da Biden, quella di non pagare le tasse

Allo scadere della prima mezz’ora del confronto in Tv tra il presidente Trump e lo sfidante Joe Biden, il secondo riesce a parlare di più, ma si tratta di spiccioli, 13 minuti e 10 secondi contro i 12 minuti e 52 secondi del tycoon, stando al cronometro della CNN. 

Biden non si risparmia, definendo Trump “il peggior presidente che l’America abbia mai avuto”, poi lo attacca chiedendo che pubblichi una volta per tutte le sue dichiarazioni fiscali, al che il tycoon risponde che provvederà presto a farlo.

Da lì all’accusa di non aver pagato le tasse il passo è breve, infatti Biden coglie la palla al balzo e affonda citando lo scoop del New York Times dal quale sarebbe emerso che il presidente Trump, in 10 degli ultimi 15 anni non avrebbe pagato nemmeno un dollaro di tasse per via delle ingenti perdite accumulate.

Il presidente Usa però non ci sta e replica: “ho pagato milioni di dollari” ma secondo Biden non è così e ribatte: “hai pagato solo 750 dollari nel 2016 e 2017” per poi aggiungere che “i miliardari come Trump stanno andando bene, mentre la gente perde il lavoro per la pandemia e soffre la peggiore depressione economica della storia”.

E senza allontanarsi troppo dal tema, Trump accusa Biden per il fatto che il figlio Hunter avrebbe ricevuto 3,5 milioni di dollari da una miliardaria russa. Accusa però smentita da Biden che ha svicolato chiedendo a Trump di parlare delle famiglie americane in difficoltà invece che della sua famiglia, per poi tornare ad offendere chiamandolo “clown” e definendolo “pupazzo” di Vladimir Putin.

Biden e Trump su sicurezza e razzismo

Verso la fine del dibattito il moderatore Chris Wallace chiede di parlare della questione sicurezza, tema piuttosto delicato visto quello che è accaduto negli Usa negli ultimi mesi, sia per la questione Covid che per le proteste che hanno seguito l’uccisione di George Floyd, cittadino afro-americano la cui morte ha messo letteralmente sotto sopra gli States con ripercussioni anche nel resto del mondo.

Prende quindi la parola Trump che attacca lo sfidante affermando: “non puoi neanche pronunciare la parola forze dell’ordine per non far infuriare i liberal”, e ancora “io credo nella legge e nell’ordine e tu no” dice Trump, che aggiunge poi: “la sinistra radicale ti tiene in pugno” assestando un colpo che Biden mostra di accusare.

Poi c’è la questione razziale, altro tema su cui i due sfidanti sono su posizioni diametralmente opposte. Il candidato dei Democratici accusa Trump affermando: “quest’uomo non ha fatto nulla per gli afroamericani, quello che ha fatto è stato un disastro”.

“Hai avuto un ruolo da protagonista nella legge penale del 1994 che ha penalizzato i neri” ha quindi ribattuto Trump. “In questo Paese c’è una ingiustizia sistemica nella giustizia, nell’educazione, nelle forze dell’ordine” ha controbattuto Biden.

Trump allora ha accusato il rivale di aver intenzione di tagliare fondi destinati alla polizia, accusa che naturalmente il candidato democratico ha negato, che ha poi tenuto a sottolineare di credere nella legge e nell’ordine quando la giustizia tratta correttamente le persone. Infatti Biden ha anche criticato la violenza nel corso delle proteste in strada.

Trump: “potremmo non conoscere il risultato per mesi”

Alla fine del dibattito il candidato presidente dei Democratici, Joe Biden, ha rivolto un invito agli elettori. “Uscite e votate, siete voi che determinate il futuro del Paese” ha detto lo sfidante “lui non vi può fermare”.

Ma è la dichiarazione di Trump che probabilmente anticipa quello che rischia di accadere all’indomani delle elezioni presidenziali americane. “Il voto per posta è un disastro, una frode” ha infatti proclamato il presidente degli Stati Uniti “potremmo non sapere il risultato per mesi”.

Un confronto, quello tra Donald Trump e Joe Biden, che secondo il 78% degli spettatori ha visto prevalere il candidato democratico, mentre solo il 28% degli intervistati ritiene sia stato Trump a uscire meglio dal dibattito andato in onda sulla CNN. In ogni caso Biden continua ad essere il favorito dai sondaggi, eppure la partita è tutt’altro che chiusa, e Biden non è riuscito ad assestare il colpo decisivo nemmeno in questa occasione.

Confronto tv Trump – Biden, la reazione delle Borse

Un duello che di certo non si può definire pacifico, quello che ha visto impegnati i due candidati presidenti Usa, Donald Trump e Joe Biden, con attacchi personali e offese da entrambi le parti. Ma soprattutto appare sempre più realistico lo scenario di un dopo elezioni rovente, con non poche difficoltà nel decretare il vincitore della competizione elettorale più attesa dell’anno.

Non c’è da stupirsi quindi se le Borse europee ne hanno risentito, aprendo in negativo il giorno dopo l’atteso scontro televisivo tra Biden e Trump. In avvio di contrattazioni Milano segna -0.9 punti percentuale, Francoforte -0,85, Parigi -0,88, Madrid -0,89 e Londra -0,69.

E anche la seduta di Wall Street ha visto un calo, con gli indici che vanno verso il primo mese negativo da marzo 2020, mentre la Borsa di Tokyo chiude in calo con l’indice Nikkei che perde 1,5 punti.

Non sono stati tanto gli attacchi personali, le interruzioni e la tensione tangibile nel confronto tra Donald Trump e Joe Biden, quanto invece il prospettarsi di un risultato incerto e contestato, scenario che lo stesso Trump ha enfatizzato nella dichiarazione che ha rilasciato a chiusura dell’incontro, quando ha affermato: “potremmo non conoscere il risultato per mesi”.

Questo di certo non entusiasma i mercati, ma oltre alla sfida in Tv tra Biden e Trump, a incidere sui mercati interviene il giorno di chiusura del trimestre, occasione che gli investitori colgono per rivedere i propri portafogli, preparandosi ad affrontare l’ultimo trimestre dell’anno e il possibile aumento della volatilità dei listini.

Il dato positivo sul Pmi cinese ha influito almeno in parte sull’andamento delle Borse asiatiche, confermando la ripresa dell’economia, ma l’effetto si è esaurito in fretta, e verso la fine della seduta l’andamento è virato verso il basso.

Le vendite sul greggio continuano a far calare il prezzo del Wti novembre dello 0,89%, che viene scambiato a 38,94 dollari al barile, mentre il Brent pari scadenza scende dell’1,10% e si ferma a 40.58 dollari al barile.

Nella giornata di ieri il ministero del Tesoro ha collocato 4,5 miliardi di Btp, con il tasso del decennale vicino ai minimi storici, a 0,89%. Per quel che riguarda lo spread, l’apertura è a 140 punti base, quindi in crescita rispetto ai 138 punti della precedente chiusura.

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