Due cose sono state chiare sin dall’inizio degli spogli delle elezioni presidenziali Usa 2020: la prima è che non ci sarebbe stata nessuna onda blu, la seconda che i voti per posta avrebbero avvantaggiato notevolmente il candidato democratico Joe Biden. E altrettanto chiaro era fin dal principio che questi due elementi avrebbero portato ad una contestazione dell’esito.
Una vittoria, quella che la conquista dello Stato della Pennsylvania consegna a Joe Biden, per la quale il neo-eletto presidente degli Stati Uniti d’America ringrazia i suoi sostenitori. Ogni dubbio residuo in merito alla sua vittoria è stato ormai spazzato via dall’assegnazione della Pennsylvania, coi suoi 20 grandi elettori, alla coalzione democratica.
Ora Biden potrebbe conquistare anche il North Carolina, ma con i suoi 290 grandi elettori ha già ampiamente superato la soglia necessaria di 270 che gli avrebbe consegnato le chiavi della Casa Bianca rendendolo il 46esimo presidente Usa.
Donald Trump però non si rassegna ricordando che “le elezioni non sono finite”, e mentre per la maggior parte dei media il suo viene presentato più come il capriccio di un presidente uscente che “non riconosce la sconfitta”, in realtà le sue affermazioni traggono fondamento dalle azioni legali intraprese nei diversi Stati in cui si tenta di far luce sul eventuali brogli.
Lo Stato della Georgia verso il riconteggio delle schede
E mentre Joe Biden esulta per una vittoria sulla quale continuano ad aleggiare non poche ombre, il Segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, annuncia che “la Contea di Fulton ha scoperto un problema riguardante la segnalazione del loro lavoro di venerdì. I funzionari sono alla State Farm Arena per ripetere la scansione”.
Dal Tweet di Raffensperger apprendiamo che sono stati inviati altri investigatori e che è stato inviato anche il Vice Segretario di Stato affinché possa supervisionare il processo e assicurarsi così che venga garantito completamente il voto proteggendo tutti i voti legali.
“Ci sono anche osservatori di entrambi i partiti politici” fa sapere Raffensperger annunciando che considerato il ristretto margine di vantaggio di circa 7.200 voti a separare Biden e Trump in Georgia, lo Stato va verso un riconteggio delle schede.
Joe Biden: “onorato dalla scelta degli Americani”
Joe Biden nel frattempo si gode il risultato che, fino a prova contraria, lo consegna alla storia come il 46esimo presidente degli Stati Uniti. Le prime parole che ha pronunciato all’apprendere il risultato sono state: “sono onorato che gli Americani mi abbiano scelto come loro presidente. Il lavoro davanti a noi sarà difficile ma vi prometto questo: sarò il presidente di tutti gli Americani”.
Davanti alla Casa Bianca intanto si è radunata una folla di sostenitori del candidato democratico, che si sono riversati nella piazza antistante il 1600 di Pennsylvania Avenue, che da teatro di proteste sembra essersi ora trasformata in luogo di festeggiamenti. Nel frattempo si festeggia anche a Wilmington, la città di Joe Biden.
Donald Trump: “questa elezione è lungi dall’essere finita”
Il presidente uscente Donald Trump però promette battaglia legale a partire da lunedì, e sebbene questa strada difficilmente apre le porte per la Casa Bianca, il tycoon avverte che “le elezioni non sono finite”.
L’offensiva legale al via con l’inizio della nuova settimana sarà volta ad assicurare che “le leggi elettorali siano rispettate e che venga eletto il legittimo vincitore” e Trump ha quindi ribadito che “questa elezione è lungi dall’essere finita. La vittoria di Biden non è stata certificata in tutti gli Stati”.
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