Tutte le regole da rispettare a Pasqua e Pasquetta. Ecco le novità contenute nel Dpcm Draghi

Il presidente del Consiglio ha firmato il decreto contenente le limitazioni valide a partire da oggi 6 marzo fino al 6 aprile. Il primo Dpcm emanato da Mario Draghi avrà quindi validità di 30 giorni, e con esso vengono definite le misure restrittive da rispettare anche per i giorni di Pasqua e Pasquetta.

Scuole chiuse in zona rossa: uno dei nodi più difficili da sciogliere era quello della scuola, ma alla fine nel Dpcm di Mario Draghi si è deciso di permettere l’apertura di tutte le scuole a partire da quelle per l’infanzia fino alla terza media in tutta Italia. Scuola in presenza quindi, ma non per gli studenti delle superiori, che dovranno fare didattica a distanza nelle regioni in zona rossa. In presenza invece ma dal 50% al 75% nelle altre Regioni.

Nessuna norma per consentire il ricongiungimento dei familiari: il nuovo Dpcm, il primo firmato da Mario Draghi, non contiene alcuna norma per permettere ai famigliari di ricongiungersi in occasione delle festività pasquali. Resta peraltro in vigore il divieto agli spostamenti tra Regioni in seguito alla proroga firmata dal ministro della Salute fino al 26 marzo.

Riaprono cinema e teatri: la riapertura di cinema e teatri è una delle novità contenute nel primo Dpcm di Mario Draghi. La riapertura però sarà possibile a partire dal 26 marzo e nel rispetto di misure quali l’uso della mascherina e il distanziamento. Potranno sedere vicini solo coloro che appartengono allo stesso nucleo familiare.

Bar e Pub potranno riprendere il servizio d’asporto dopo le 18: viene rimosso questo limite che era stato recentemente introdotto per bar e ristoranti, che dal 6 marzo al 6 aprile potranno effettuare regolarmente il servizio di asporto anche dalle 18 alle 22. Resta in vigore il divieto di consumare nelle immediate vicinanze del locale.

Parrucchieri e barbieri chiusi in zona rossa: saranno costretti ancora una volta a chiudere sia i parrucchieri che i barbieri nelle Regioni inserite in zona rossa. Un divieto che, come la maggior parte delle chiusure, non si fonda su alcuna base scientifica, infatti non vi è alcuna evidenza scientifica che locali quali bar e ristoranti, teatri e cinema o parrucchieri e barbieri, siano causa della diffusione del virus.

A proposito delle misure di contenimento contenute nel nuovo Dpcm, il ministro Speranza ha spiegato: “È evidente che il governo valuterà nelle settimane che verranno l’evoluzione della curva epidemiologica e come eventualmente adeguare le misure. Però le misure sono queste e coprono anche le festività di Pasqua”.

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