Vaccino Moderna, “numero più alto del solito” di reazioni allergiche in California

Finalmente anche il secondo vaccino contro il coronavirus, prodotto da Moderna e che segue quello prodotto da Pfizer-BioNTech, è giunto in Italia, pronto per integrarsi nella campagna vaccinale già avviata. Sul bugiardino reso noto in queste settimane possiamo trovare utili informazioni sul siero approvato, come ad esempio in che modo questo agisce.

Il vaccino prodotto da Moderna verrà iniettato a pazienti con età pari o superiore a 18 anni, mentre quello prodotto da Pfizer può essere somministrato anche a chi ha almeno 16 anni. Nel bugiardino pubblicato si legge che, come per qualsiasi altro vaccino, il ciclo completo che prevede 2 somministrazioni del siero, comunque non garantisce l’immunità totale dell’individuo, e non è nemmeno possibile definire con certezza quale sia la durata della copertura fornita dal farmaco.

Il campione si basa sull’utilizzo dell’mRNA (RNA messaggero) che codifica per la proteina Spike presente sulla superficie esterna del Sars-CoV-2. L’mRNA è stato poi inserito in delle nanoparticelle lipidiche che contengono il lipide SM-102. In ogni caso, come specificato più volte, siccome il vaccino non contiene il virus, nemmeno nella sua forma inattiva, non può in alcun modo provocare la malattia da Covid-19.

Come funziona il vaccino prodotto da Moderna?

Il siero prodotto stimola le difese immunitarie dell’organismo a produrre delle cellule che intervengono appunto in difesa dell’organismo stesso, ossia i linfociti. Questi, una volta prodotti, riconoscono la proteina Spike come estranea e la attaccano.

In questo modo nel nostro organismo si crea una “memoria” che consente ai linfociti di riconoscere prontamente il virus, grazie alla proteina Spike presenta su di esso, e di attaccarlo prima che possa provocare gravi danni all’organismo.

In quali casi è meglio consultare il medico?

Il vaccino non può e non deve essere somministrato a pazienti allergici al principio attivo utilizzato o a un qualsiasi componente del campione. E’ necessario che consulti il proprio medico di base o il proprio farmacista, chi invece:

  • sta assumendo o ha da poco interrotto l’assunsione di qualsiasi altro tipo di medicinale. Questo perché il vaccino potrebbe influenzare la modalità d’azione di altri medicinali e viceversa;
  • ha già manifestato una reazione allergica grave in precedenza dopo la somministrazione di altri vaccini;
  • ha un sistema immunitario debole;
  • in precedenza è svenuto a seguito di un’inezione con un ago;
  • soffre di un disturbo della coagulazione;
  • ha malattie gravi;
  • soffre di ansia associata alle iniezioni;
  • presenta febbre alta o un’infezione grave o leggera delle vie respiratorie, come ad esempio un raffreddore.

Dati preoccupanti dall’America

In questi giorni però il vaccino prodotto dall’americana Moderna ha subito uno stop temporaneo dopo che una nota epidemiologa dello Stato della California ha esortato i fornitori a sospendere la distribuzione di un lotto di vaccini Moderna a causa di “un numero più alto del solito” di reazioni allergiche, anche se comunque ha dichiarato che queste erano abbastanza rare.

La dottoressa Erica S. Pan ha emanato l’annuncio dopo che sei operatori sanitari, in seguito alla somministrazione, hanno accusato gravi reazioni allergiche e sono stati costretti a richiedere cure mediche entro le 24 ore successive all’inoculazione.

Il lotto “incriminato” corrisponde al numero 041L20A e comprende oltre 330mila dosi del vaccino , distribuite a 287 fornitori di vaccini in tutto lo Stato della California. Tuttavia Moderna afferma che “non è a conoscenza di reazioni averse comparabili” da nessun altro centro al quale è stato consegnato lo stesso lotto.

In ogni caso, a livello precauzionale, il monitoraggio dei pazienti dopo l’inoculazione dura almeno 15 minuti, mentre può durare anche più per pazienti che presentano una condizione medica che potrebbe portare a una reazione allergica.

Gli esperti spiegano che esiste il rischio di anafilassi e di gravi reazioni allergiche al vaccino contro il coronavirus, ma si tratta comunque di eventi estremamente rari. La dottoressa Pan ha affermato infatti che il vaccino di Moderna ha un tasso di anafilassi pari a uno su 100.000 vaccinati.

Proprio nel periodo in cui la pandemia sta colpendo in maniera particolarmente pesante la California, lo Stato ha richiesto un maggior numero di dosi, sollecitando per l’invio di altri vaccini, mentre ha sospeso momentaneamente la distribuzione del vaccino di Moderna.

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