Fotovoltaico Ue, a Bruxelles la richiesta da parte di 5 Paesi europei di installare 1 TW entro il 2030

La scorsa settimana 5 ministri dell’energia europei hanno richiesto alla Commissione europea di alzare i target di diffusione solare a livello comunitario, puntando all’installazione di almeno 1 TW di fotovoltaico in Europa già entro la fine del decennio.

In una missiva firmata congiuntamente, i responsabili delle politiche energetiche di Belgio, Lussemburgo, Austria, Lituania e Spagna hanno cercato di “spronare” la Commissione europea ad alzare l’ambizione nel settore del fotovoltaico e ad andare oltre gli obiettivi già fissati.

Nella lettera infatti si legge: “riteniamo che sia possibile aumentare ancora questi target alla luce della mutata situazione geopolitica, e sbloccare così il potenziale dell’energia solare come principale fonte rinnovabile sui tetti o sulle facciate degli edifici, sia attraverso il fotovoltaico che il solare termico”.

Secondo i ministri, infatti, l’Unione europea sarebbe perfettamente in grado di installare almeno 70 milioni di tetti solari già entro il 2030, generando così 1.100 TWh di elettricità e creando milioni di posti di lavoro locali. Ma come si può rendere tutto ciò possibile?

Tramite, ad esempio, delle norme ad hoc che permettano di accelerare notevolmente lo sviluppo del solare termico e del fotovoltaico Ue. “Chiediamo di includere una legge solare europea nel prossimo piano REPowerEU“, sottolineano i 5 ministri dell’energia.

In che modo spronare il fotovoltaico Ue?

L’European Solar Act dovrebbe comprendere diversi elementi chiavi, come ad esempio l’introduzione dell’obbligo di tetti solari per gli edifici di nuova costruzione o per tutti quelli sottoposti a importanti ristrutturazioni.

Inoltre i ministri chiedono di:

  • fornire maggiore assistenza agli Stati membri per sfruttare al meglio l’elevato potenziale dei prosumer;
  • rafforzare il meccanismo europeo di finanziamento delle energie rinnovabili;
  • lanciare un meccaniso di supporto dedicato, al fine di aumentare la capacità di produzione solare esistente e per promuovere l’innovazione nel settore;
  • agevolare il rapido sviluppo delle competenze e la disponibilità di forza lavoro orientata al futuro, lungo la catena del valore del solare.

Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe, ha poi spiegato: “l’Ue sa che dobbiamo allontanarci dalla dipendenza dal gas russo il più in fretta possibile. Una maggiore ambizione solare sosterrà l’indipendenza energetica, proteggerà gli europei dagli aumenti dei prezzi dell’energia, creerà milioni di posti di lavoro ecologici e contribuirà massicciamente ai nostri obiettivi climatici”.

“Attraverso questa iniziativa, Austria, Belgio, Lituania, Lussemburgo e Spagna stanno aprendo la strada all’era europea dei terawatt solari“.

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