La recente pubblicazione di uno studio condotto dalla Banca d’Italia, insieme ad altre ricerche internazionali, mette in luce un aspetto sorprendente e spesso trascurato: l’influenza diretta del clima sul mercato immobiliare italiano.
In questo articolo, esploreremo le scoperte di questo studio e come il clima può influenzare la scelta degli immobili, il numero di transazioni e, di conseguenza, i prezzi delle case in Italia.
Cosa dice lo studio della Banca d’Italia
Lo studio, condotto da Michele Cascarano e Filippo Natoli e pubblicato sul sito internet della Banca d’Italia, ha preso in considerazione circa due milioni di annunci immobiliari comparsi tra il 2016 e il 2019.
Questa analisi ha coinvolto sia annunci online che offline e ha esaminato il comportamento degli acquirenti in relazione alle variazioni di temperatura e alle condizioni meteorologiche giornaliere.
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Come il clima influenza il comportamento degli acquirenti
Una delle scoperte più significative dello studio è che le temperature elevate tendono a ridurre la domanda di abitazioni. Durante i periodi di caldo intenso, gli acquirenti mostrano una preferenza per immobili con standard termici superiori. Questo fenomeno può essere attribuito al desiderio di comfort termico, poiché le temperature elevate possono rendere meno attraenti le abitazioni meno attrezzate dal punto di vista del controllo della temperatura.
Inoltre, il tempo tecnico delle transazioni immobiliari si allunga durante i periodi climatici avversi, con ritardi nelle pratiche già avviate. Ciò può comportare ulteriori sfide per il mercato immobiliare italiano, poiché i tempi di vendita più lunghi possono influenzare i prezzi di vendita.
Qual è l’impatto sui prezzi delle abitazioni
Lo studio ha rivelato che le abitazioni con sistemi di regolazione termica avanzati subiscono una diminuzione meno marcata dei prezzi durante i periodi di temperature elevate rispetto a quelle meno attrezzate. Questo indica che le case con sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti sono più resilienti agli effetti negativi delle condizioni climatiche estreme.
In generale, l’allungamento dei tempi di vendita dovuto al minor numero di visite comporta una diminuzione dei prezzi di vendita. Questo può avere un impatto significativo sul mercato immobiliare italiano, soprattutto considerando il contesto attuale con l’aumento dei tassi della BCE e la contrazione del mercato dei mutui.
Quanto emerso dallo studio della Banca d’Italia sottolinea chiaramente l’influenza diretta del clima sul mercato immobiliare italiano. Questi risultati non sono isolati, poiché studi simili hanno evidenziato conclusioni analoghe in altri paesi europei.
Ad esempio, nel Regno Unito, un rapporto della Bayes Business School ha dimostrato come il rischio di inondazioni influisca significativamente sui valori degli immobili residenziali. Le proprietà nelle zone a rischio vengono vendute a prezzi mediamente inferiori, e questo effetto diventa ancor più evidente per le proprietà a più alto rischio.
È importante tenere presente che questi fattori legati al clima possono avere un impatto a lungo termine sul mercato immobiliare italiano, e gli acquirenti, i venditori e gli investitori dovrebbero essere consapevoli di queste dinamiche in evoluzione. La comprensione di come il clima influisce sul mercato immobiliare è essenziale per prendere decisioni informate e strategiche nel settore immobiliare italiano.
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