L’interesse verso l’energia solare sta crescendo a livello globale, e i pannelli solari sono diventati una fonte sempre più popolare di energia pulita e rinnovabile.
Tuttavia, uno dei principali ostacoli per massimizzare l’efficienza di questi impianti è la manutenzione. In questo articolo, esploreremo alcune tecnologie innovative che stanno rivoluzionando la pulizia e la gestione dei pannelli solari, permettendo loro di operare al massimo delle loro capacità.
Un ostacolo cruciale per l’efficienza dei pannelli solari è la perdita di energia dovuta all’accumulo di sporcizia sulla loro superficie. Polvere, terra e sabbia possono accumularsi sui moduli fotovoltaici, riducendo le loro prestazioni complessive. Fino ad oggi, la pulizia dei pannelli solari è stata spesso un processo costoso e dispendioso.
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La soluzione arriva dal Pakistan
In Pakistan, uno scienziato di nome Adeel Waqas ha sviluppato un sistema rivoluzionario per mantenere pulite le superfici dei pannelli solari, riducendo la loro temperatura e rimuovendo ogni tipo di sporco.
Questa tecnologia si distingue per la sua efficienza senza ulteriori costi, poiché il sistema è completamente autonomo grazie all’uso di un microcontrollore automatico per la pulizia dei pannelli.
Questo sistema di pulizia dei pannelli solari è composto da una barra d’acciaio lunga 76,2 cm, fissata sul lato superiore del modulo solare. Questa barra utilizza un sistema a ventola piatta composto da otto ugelli posizionati a una distanza di 14 cm l’uno dall’altro. Grazie a questo sistema, viene applicato uno strato uniforme d’acqua sul pannello fotovoltaico, con un flusso di 0,49 L/m, gestito da una pompa da 36 W in corrente continua.
Dopo la pulizia, l’acqua utilizzata viene raccolta e passa attraverso un filtro Whatman, consentendo di recuperare l’85% dell’acqua. Questa acqua recuperata può essere riutilizzata, rendendo questa tecnologia particolarmente vantaggiosa per le regioni colpite dalla siccità.
I risultati dei test
Gli scienziati hanno condotto test sperimentali presso la NUST di Islamabad, in Pakistan, per valutare l’efficacia di questa tecnologia. I risultati hanno dimostrato che i pannelli fotovoltaici puliti hanno registrato una corrente fino al 13,74% più elevata rispetto ai pannelli di riferimento.
Inoltre, l’acqua utilizzata ha contribuito a ridurre la temperatura delle celle fotovoltaiche di 0,8 gradi rispetto al modulo di riferimento, aumentando significativamente l’efficienza complessiva del sistema.
Questo innovativo sistema richiede solo 5 minuti di funzionamento giornaliero con acqua pressurizzata attraverso ugelli a ventola piatta e ha dimostrato di ripristinare fino all’80% della potenza persa a causa dello sporco. Il costo aggiuntivo dei pannelli solari dotati di questo sistema sarebbe ammortizzato in meno di 3 anni, rendendo questa soluzione altamente vantaggiosa dal punto di vista economico.
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Altre soluzioni innovative
Oltre alla tecnologia sviluppata in Pakistan, altre soluzioni innovative stanno emergendo nel settore. Un’azienda indiana, Trinano Technologies, ha creato un nanorivestimento antiriflesso e autopulente per i pannelli solari, garantendo una durata di oltre cinque anni.
Nel frattempo, Enel Green Power, in collaborazione con la start-up siciliana Reiwa, ha introdotto un robot chiamato SandStorm per la pulizia dei moduli fotovoltaici. Questo robot è in grado di muoversi autonomamente tra le file di pannelli e pulirli a secco senza l’uso di acqua, contribuendo così a ridurre ulteriormente i costi e l’impatto ambientale.
Diciamo quindi che la manutenzione e la pulizia dei pannelli solari sono fondamentali per massimizzarne l’efficienza energetica. Le nuove tecnologie poi, come il sistema sviluppato in Pakistan e i robot di pulizia come SandStorm, stanno rivoluzionando questo settore, offrendo soluzioni efficienti ed economiche.
Con queste innovazioni, l’energia solare diventa ancora più accessibile e sostenibile, contribuendo alla transizione verso un futuro più verde.
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