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La scelta di Native Markets come emittente della stablecoin USDH di Hyperliquid rappresenta un passaggio per l’evoluzione del settore DeFi, con l’esito della competizione che mette in luce l’importanza della community.

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Native Markets scelta come emittente di USDH

La comunità dei validatori del popolare exchange decentralizzato (DEX) Hyperliquid ha selezionato Native Markets come sviluppatore ed emittente ufficiale della sua stablecoin USDH, ancorata al dollaro statunitense. La notizia arriva dopo una competizione accesa che ha catalizzato l’attenzione di tutto il settore crypto e dopo che il token nativo $HYPE ha raggiunto un nuovo record di 57,3 dollari.

Il fondatore di Native Markets, Max Fiege, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà lanciata la prima Hyperliquid Improvement Proposal (HIP) dedicata a USDH, insieme a una versione ERC-20 del token su Ethereum.

Nella fase iniziale, l’emissione e il riscatto della stablecoin saranno testati con transazioni massime di 800 dollari, riservate a un gruppo ristretto di utenti. Successivamente, verrà aperto un order book USDH/USDC e le operazioni saranno estese senza limitazioni.

Una vittoria netta dopo l’uscita di Ethena

Il turning point decisivo nella competizione è arrivato quando Ethena, emittente della stablecoin USDe, si è ritirata dalla corsa, lasciando campo libero a Native Markets. Da quel momento, le probabilità di vittoria di quest’ultima su Polymarket hanno superato il 99%.

Nonostante il risultato, la decisione ha generato reazioni contrastanti. Haseeb Qureshi, Managing Partner di Dragonfly, ha definito la selezione una “farsa”, sostenendo che i validatori non abbiano mai valutato seriamente alternative. Di contro, altri operatori hanno visto nell’intera “vicenda USDH” un’opportunità, e secondo Mert Mumtaz, CEO di Helius, l’hype ha dimostrato che le stablecoin sono ormai un prodotto di massa, dove il singolo ticker perde rilevanza. In futuro, secondo la sua visione, gli exchange mostreranno agli utenti un’unica voce “USD”, convertendo in automatico tra stablecoin diverse.

Pump.fun supera Hyperliquid in entrate giornaliere

Parallelamente, nel settore DeFi si registra un sorpasso interessante, la piattaforma di lancio di memecoin Pump.fun, costruita su Solana, ha registrato 3,38 milioni di dollari di revenue giornaliera, superando Hyperliquid che si è fermato a 3,06 milioni.

Pump.fun genera entrate principalmente tramite commissioni sulla creazione di token, fornitura iniziale di liquidità e volumi di trading. Nonostante il crollo del 96% dai massimi di gennaio 2025 (oltre 6,7 milioni di dollari giornalieri) al minimo di agosto (206.060 dollari), la piattaforma è tornata a crescere.

La ripresa è dovuta a un programma aggressivo di buyback dal team di Pump.fun, simile a quello svolto da Hyperliquid su $HYPE, che da luglio 2025 ha destinato il 100% delle entrate giornaliere all’acquisto di token PUMP, accumulando 97,4 milioni di dollari in riacquisti e ritirando dal mercato il 6,67% della supply circolante. L’effetto è stato immediato, con il prezzo di $PUMP che è cresciuto del 155% nell’ultimo mese, toccando un nuovo record di 0,0087 dollari.

Solana verso i 300 dollari?

Guardando al futuro di Solana, diversi analisti ritengono che l’attuale slancio del 20% negli ultimi 30 giorni potrebbe spingere il prezzo di Solana dagli attuali 235 dollari a 300 dollari per fine mese. A sostegno di questa ipotesi contribuiscono sia il previsto ponte open-source tra Solana e Base, l’Ethereum L2 sviluppata da Coinbase con oltre 20 milioni di indirizzi attivi al mese, sia iniziative promozionali come la campagna finanziata dal progetto cripto World Liberty Financial (WLFI), legato alla famiglia Trump, che ha stretto accordi con Bonk.fun e Raydium DEX.

Solana a 300 dollari porterebbe come conseguenza a una capitalizzazione di 163 miliardi di dollari, ancora ben al di sotto dei 543 miliardi di Ethereum, rendendo questo scenario plausibile nel breve termine.

Wall Street Pepe: la meme coin che migra su Solana

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Una novità rilevante che riguarda l’ecosistema Solana proviene da Wall Street Pepe ($WEPE), una meme coin che fonde l’iconografia di Pepe the Frog con l’immaginario della finanza di Wall Street. Con 79.000 wallet attivi e una community di oltre 55.000 follower, il progetto ha creato un gruppo coeso di trader, la Wepe Army, capace di generare guadagni notevoli, come il +600% ottenuto su $PENGU.

Dopo essere stato lanciato inizialmente su Ethereum, $WEPE si trova in fase di migrazione su Solana per sfruttare la maggiore velocità e costi di commissione ridotti. A tal fine, $WEPE ha introdotto un meccanismo di scambio 1:1 tra le due blockchain, ogni acquisto di WEPE su Solana comporta il burning di un pari numero di token su Ethereum, garantendo trasparenza nel processo.

Oltre alla componente speculativa, il progetto offre segnali di trading esclusivi e strumenti di analisi riservati agli holder, rendendo $WEPE non solo una meme coin virale, ma anche un punto d’incontro tra trading e investitori a lungo termine. Il token $WEPE su Solana è acquistabile dal sito ufficiale, a un costo di 0,001 dollari, con 3,7 milioni di dollari già migrati, segno della fiducia da parte degli investitori.

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