
L’arrivo di un ETF su XRP con distribuzione di reddito mensile segna un punto di svolta per Ripple, introducendo un modello che unisce crescita del prezzo e stabilità dei flussi, mentre aumentano le probabilità di approvazione degli ETF spot negli Stati Uniti.
Amplify porta un nuovo modello di ETF su XRP
La società di investimenti Amplify Investments, con oltre 12,6 miliardi di dollari in asset gestiti, ha depositato una richiesta per un ETF con rendimento legato a XRP. A differenza dei tradizionali ETF spot, il nuovo strumento punta non solo a offrire esposizione al prezzo, ma anche a generare un flusso di reddito mensile per gli investitori.
Il meccanismo si basa sulla vendita di covered call options con strike compreso tra il 5% e il 10% sopra il prezzo di mercato. I premi incassati dalle opzioni vengono distribuiti periodicamente come rendimento. Una strategia di questo tipo rappresenta una svolta, perché unisce la potenzialità di crescita di XRP alla stabilità del reddito, modello già diffuso nei mercati tradizionali ma inedito per il settore crypto.
L’ETF non deterrà XRP direttamente, in quanto l’esposizione sarà ottenuta tramite una controllata nelle Isole Cayman, che utilizzerà strumenti finanziari derivati ed exchange-traded products. Questa struttura è comune tra i grandi player di Wall Street che vogliono aggirare i problemi legati alla custodia diretta di criptovalute.
Il contesto regolatorio e il ruolo della SEC
L’interesse verso ETF basati su XRP arriva in un momento di trasformazione normativa. Dopo la risoluzione della causa contro Ripple nell’agosto 2025, la SEC ha riclassificato XRP come commodity digitale nei mercati secondari, eliminando un ostacolo significativo alla sua adozione istituzionale.
Ottobre sarà un mese decisivo, con scadenze ravvicinate per le richieste presentate da colossi come Grayscale, 21Shares e WisdomTree. Il 18 ottobre è attesa la decisione sul fondo Grayscale, mentre il 24 ottobre toccherà a WisdomTree. La SEC sta cercando un equilibrio tra innovazione e tutela degli investitori, valutando con attenzione i rischi legati alla custodia e alla volatilità.
Secondo l’analista Nate Geraci, questo processo rappresenta un banco di prova per capire se XRP potrà entrare a pieno titolo tra gli asset crypto con strumenti regolamentati e adatti agli investitori istituzionali.
Possibili afflussi post approvazione
Il mercato ha già dimostrato forte interesse per strumenti simili su XRP, come il ProShares Ultra XRP ETF approvato a luglio, che ha raccolto 1,2 miliardi di dollari in un solo mese. Gli analisti stimano che l’approvazione dei restanti fondi su XRP potrebbe attrarre tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari in nuovi capitali istituzionali.
Secondo i dati di Polymarket, la probabilità di approvazione è stimata all’87%, anche se non mancano dubbi tra gli osservatori. A differenza di Bitcoin ed Ethereum, che hanno costruito narrazioni forti come “oro digitale” o pilastro della DeFi, XRP viene spesso percepito come asset più tecnico, legato alle soluzioni di pagamento transfrontalieri. Tuttavia, proprio questa utilità concreta potrebbe favorire un’adozione più ampia da parte degli operatori finanziari.
Analisi tecnica sul prezzo di XRP
Sul piano tecnico, XRP mantiene il supporto della media mobile esponenziale a 100 giorni a 2,76 dollari, con un valore attuale di 2,85 dollari, mentre i compratori puntano a un breakout sopra i 3 dollari. Un superamento di questa soglia potrebbe aprire la strada a un test del massimo storico di 3,66 dollari registrato lo scorso luglio.

L’indice RSI in inversione sopra la linea mediana suggerisce un rafforzamento della pressione d’acquisto, anche se il segnale di vendita sul MACD invita alla prudenza. Un’eventuale perdita del supporto a 2,76 dollari potrebbe spingere il prezzo verso la EMA a 200 giorni in area 2,51 dollari.
Opportunità emergenti oltre gli ETF
L’imminente approvazione degli ETF su XRP evidenzia l’ingresso delle criptovalute in una fase di adozione istituzionale più matura, con strumenti regolamentati e accessibili. In questo scenario si distingue Best Wallet, un wallet multichain non-custodial senza KYC, compatibile con oltre 60 blockchain, integrato con Onramper per acquisti diretti con carta di credito, DEX interno, una sezione per progetti in prevendita e un aggregatore di staking per ottenere interessi passivi.

Il token $BEST amplifica i vantaggi ottenibili, come cashback fino all’8% sulle spese con la carta di credito per spendere crypto, sconti sulle commissioni, accesso anticipato alle prevendite e rendimenti da staking maggiorati. La prevendita, già oltre i 15 milioni di dollari raccolti, è in corso sul sito ufficiale al prezzo di 0,025585 dollari, ma aumenterà nelle fasi successivi. Una volta conclusa la prevendita il token verrà quotato sugli exchange e reso accessibile all’intero mercato.
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