La rivelazione inaspettata dell’endowment di Harvard, che ha accumulato una delle maggiori partecipazioni istituzionali nell’ETF spot Bitcoin di BlackRock, arriva proprio mentre BTC scende sotto 82.000 $, accentuando tensioni e divergenze tra analisti e investitori.
Harvard punta sull’ETF Bitcoin di BlackRock
La gestione patrimoniale dell’Università di Harvard ha comunicato una partecipazione da 443 milioni di dollari nell’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, il più grande ETF spot su Bitcoin con quasi 75 miliardi di dollari in asset gestiti.
Secondo l’ultimo documento 13F inviato alla SEC, l’endowment detiene 6,8 milioni di azioni IBIT, pari a oltre il 20% delle sue partecipazioni azionarie statunitensi riportate. L’esposizione rappresenta meno dell’1% del patrimonio totale, ma colloca Harvard tra i principali detentori del fondo, segnando un passaggio significativo in un momento in cui Bitcoin ha perso il 10% solo nelle ultime 24 ore, toccando un minimo locale di 81.600 dollari.
Gli endowment universitari di norma privilegiano asset illiquidi come private equity o real estate. La scelta di Harvard di esporsi a un ETF spot su criptovalute dimostra una crescente apertura istituzionale verso Bitcoin nonostante la fase correttiva del mercato.
Analisti divisi sul futuro di Bitcoin
Il recente calo ha generato una delle fratture più nette degli ultimi anni tra gli esperti del settore. I timori legati ai dati macro statunitensi e al calo delle probabilità di un taglio dei tassi hanno pesato sul sentiment, amplificando l’impatto sulle posizioni a leva.
Chi sostiene la tesi rialzista continua a vedere una ripresa esplosiva già nelle prossime settimane, figure come Arthur Hayes e Tom Lee ritengono possibile un ritorno della spinta fino a 150.000 dollari, mentre Brian Armstrong e Cathie Wood mantengono proiezioni di lungo periodo fino a 1 milione di dollari entro il 2030. A loro avviso, gli elementi tipici dell’andamento rialzista, adozione, scarsità e interesse istituzionale restano intatti sul lungo periodo.
Sul fronte opposto, Peter Brandt interpreta il rallentamento come parte di un ciclo più ampio. Pur vedendo target analoghi, colloca la prossima fase parabolica per i 200.000 dollari verso il Q3 2029, dopo un necessario assorbimento dell’eccesso di leva.
L’analista Benjamin Cowen individua nella media mobile a 200 giorni, ora a 105.000 dollari, il livello chiave da riconquistare per evitare uno scenario ribassista che potrebbe spingere Bitcoin tra 60.000 e 70.000 dollari nel Q3 del 2026.
La rete di Bitcoin si evolve
Il movimento di Harvard si inserisce in un contesto più ampio, in quanto la crescente attenzione verso Bitcoin non riguarda solo l’asset in sé, ma anche le infrastrutture costruite per superare i suoi limiti tecnici. Il mercato sta premiando sempre più progetti capaci di estendere l’utilità di Bitcoin nel mondo DeFi, rendendolo competitivo con le blockchain più moderne, come Solana.
Tra le soluzioni emergenti si distingue Bitcoin Hyper ($HYPER), una layer2 basata su Solana Virtual Machine che mira a colmare i limiti strutturali della rete originale di Bitcoin. La rete consente transazioni quasi istantanee con BTC, costi minimi e piena compatibilità con dApp, staking, lending, NFT marketplace e protocolli DeFi.

La prevendita in corso sul sito ha già superato i 28 milioni di dollari e offre il token $HYPER, utilizzato per fee, governance, staking (con interesse annuo del 74%) e accesso a protocolli esclusivi come DAO e launchpad. Il prezzo aumenta progressivamente durante le fasi, favorendo un posizionamento anticipato per chi vuole valutare il progetto prima della futura quotazione sugli exchange.
La fornitura totale di 210 milioni di token, sincronizzata simbolicamente con i 21 milioni di BTC, e la compatibilità con wallet come Best Wallet, MetaMask e Trust Wallet rafforzano l’accessibilità del progetto.
Il contesto di forte attenzione istituzionale verso Bitcoin e di ricerca di soluzioni più rapide e flessibili rende questa prevendita particolarmente osservata dal mercato. Per gli investitori alla ricerca di progetti innovativi costruiti sull’ecosistema Bitcoin, Bitcoin Hyper rappresenta una opportunità da valutare con attenzione.
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