La corsa agli ETF dedicati alle meme coin, ed in particolare Dogecoin, entra in una fase decisiva, con nuove proposte regolamentari dalla SEC e nuove domande da asset manager. Il token DOGE riuscirà a riprendersi grazie a questi nuovi prodotti finanziari ?
ETF su Dogecoin in arrivo a novembre
L’interesse istituzionale verso Dogecoin, la principale meme coin del mercato crypto, sta attraversando una fase ribassista, nonostante il numero crescente di richieste per ETF dedicati al suo token.
Grayscale prosegue il percorso per lanciare il suo ETF su Dogecoin, dopo aver presentato la registrazione S-1 per il Dogecoin Trust il 15 agosto 2025. Il prodotto, che dovrebbe debuttare con ticker GDOG, punta a seguire il tradizionale iter di approvazione SEC previsto dal Securities Act del 1933. La società ha successivamente depositato la richiesta 19b-4 a NYSE Arca il 31 gennaio, passaggio necessario per ottenere il via libera alla quotazione sul mercato.
Secondo le analisi di Bloomberg, l’ETF potrebbe essere operativo il 24 novembre, anche se la data resta subordinata alla comunicazione ufficiale dell’exchange. La procedura scelta da Grayscale richiede l’approvazione diretta della SEC prima dell’avvio delle negoziazioni.
Un approccio diverso è stato adottato da REX-Osprey, che ha lanciato il primo ETF collegato a Dogecoin sotto il ticker DOJE, operativo dal 18 settembre 2025 sul CBOE. Il prodotto si basa su una struttura regolata dall’Investment Company Act del 1940, che permette l’efficacia automatica dopo 75 giorni in assenza di obiezioni regolamentari. Bitwise ha presentato la sua domanda il 7 novembre, aggiungendo ulteriore concorrenza in vista delle settimane finali del mese.
Pressione ribassista su DOGE
Dogecoin mantiene la 9° posizione tra le criptovalute più capitalizzate, con un market cap di 23,8 miliardi di dollari. Nonostante l’interesse istituzionale e il volume di scambi in aumento del 28% nelle ultime 24 ore, il prezzo rimane debole.
DOGE viene scambiato a 0,158 dollari, dopo aver difeso più volte il supporto di 0,150 a novembre, segnando una correzione del 10,8% nell’ultima settimana e del 19,2% dall’ultimo mese. Al momento, il prezzo resta al di sotto delle medie esponenziali a 20, 50, 100 e 200 giorni, segnale di una struttura tecnica deteriorata. Il livello di resistenza principale si colloca a 0,17 dollari, mentre una chiusura giornaliera sotto i 0,15 dollari potrebbe riportare il prezzo sui supporti successivi a 0,145 e 0,130 dollari.

Brevi tentativi di rimbalzo emergono sui grafici intraday, con l’indice RSI che rimbalza verso quota 52 dopo aver toccato il livello di ipervenduto , mentre l’MACD resta sotto la linea del segnale, confermando una prevalenza ribassista.
La struttura rimane inserita in un canale discendente attivo da fine ottobre, senza la formazione di minimi crescenti, un recupero sopra gli 0,18 dollari su base giornaliera potrebbe indicare un potenziale cambio di trend.
Maxi Doge sarà l’erede di Dogecoin?
Con una crescente attenzione verso i prodotti istituzionali legati a Dogecoin, si alimenta l’interesse del pubblico verso nuove iniziative emergenti nel panorama delle meme coin. Tra queste, Maxi Doge sta attirando un seguito crescente grazie a un’impostazione più dinamica rispetto a Dogecoin e un approccio orientato alla community.
La prevendita di Maxi Doge ha già raccolto oltre 4 milioni di dollari, con un prezzo attuale di 0,0002685 dollari per token destinato ad aumentare nelle fasi successive, fino alla quotazione sugli exchange. Il progetto si distingue per un ecosistema che integra leva di trading fino a 1.000x tramite partnership con piattaforme di futures, oltre a tornei a premi e un sistema di staking con interesse del 76% apy per i primi partecipanti.

Gli utenti possono partecipare alla prevendita tramite wallet come Best Wallet, MetaMask o Trust Wallet, utilizzando ETH, BNB, USDT, USDC o anche tramite carta di credito. L’assenza di un importo minimo e la narrativa meme in crescita contribuiscono a rendere il progetto interessante soprattutto per i piccoli investitori.
Con la quotazione prevista sugli exchange una volta conclusa la prevendita Maxi Doge, ormai noto come il cugino forzuto di Dogecoin, potrebbe beneficiare della visibilità generata dall’attuale attenzione del mercato verso Dogecoin e dal debutto dei nuovi ETF.
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