Algoritmo o consulente: gli italiani aprono alle nuove tecnologie

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Gli italiani hanno fiducia nelle nuove tecnologie, tanto da affidare i propri risparmi e i propri investimenti a un algoritmo? La risposta è tendenzialmente positiva, almeno stando a quanto suggerisce un recente sondaggio Legg Mason Global Investment Survey, condotto da Legg Mason, che ha indagato che cosa ne pensano gli italiani sugli strumenti di supporto alle proprie decisioni di investimento.

Ebbene, da tale sondaggio è emerso come la maggioranza degli investitori italiani (60&9 afferma che il mondo degli investimenti debba sfruttare le opportunità che sono concesse dall’innovazione tecnologica, e il 47% sostiene che vorrebbe svolgere tutte le operazioni sui propri risparmi con una sola app mobile.

Insomma, un’apertura piuttosto generosa nei confronti delle app che, però, non equivale ad affermare che le app prenderanno il posto dei consulenti finanziari. Se infatti è vero che alle app vengono accreditate delle caratteristiche di facilità di utilizzo e di immediatezza, è anche vero che il 67% degli investitori italiani afferma che il tocco umano nel servizio al cliente non potrà mai essere sostituito dalla tecnologia. Ancora, il 66%degli investitori dichiara che potrebbe innervosirsi all’idea di non poter parlare con un essere umano nel gestire i propri investimenti.

In altri termini, quando si tratta di risparmi, l’interazione umana tra cliente e consulente riveste ancora un ruolo importante. Non è un caso che il 57% degli intervistati afferma di servirsi di un consulente finanziario per la maggior parte delle decisioni, e che il 65% dichiara che il consulente finanziario è anche la fonte di informazioni più usata per le proprie scelte di investimento.

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