Comprare una seconda casa può sembrare un investimento sicuro o una scelta dettata da esigenze familiari. Ma prima di firmare dal notaio conviene conoscere nel dettaglio tutti i costi fiscali che gravano sugli immobili non destinati ad abitazione principale. Il mattone rimane un bene rifugio, ma per le seconde proprietà la pressione fiscale è nettamente superiore rispetto alla prima casa, sia al momento dell’acquisto che negli anni successivi. Qui trovi una guida completa e aggiornata per capire cosa ti aspetta tra imposte, tributi e agevolazioni ridotte.
Seconda casa al momento dell’acquisto: imposte e esempio pratico
Quando l’immobile non è destinato a diventare abitazione principale, cadono automaticamente le agevolazioni fiscali previste per la prima casa. Questo significa:
- Imposta di registro pari al 9 percento del valore catastale (contro il 2 percento per la prima casa)
- Imposta ipotecaria di 50 euro
- Imposta catastale di 50 euro
La voce più pesante è senza dubbio l’imposta di registro. Per capirne l’impatto, basta un esempio concreto:
Valore catastale: 200.000 euro
Imposta di registro prima casa: 4.000 euro
Imposta di registro seconda casa: 18.000 euro
Solo per il trasferimento di proprietà la differenza può essere enorme e va pianificata in anticipo.
Le tasse da pagare ogni anno sulla seconda casa
Una volta diventato proprietario, le imposte non finiscono. Al contrario, iniziano quelle ricorrenti che incidono sul budget famigliare.
Leggi anche: 📊5 migliori piattaforme di Trading in Italia per investire online
IMU obbligatoria sulle seconde case
L’Imu non è dovuta sull’abitazione principale, salvo immobili di lusso. Sulle seconde case, invece, si paga sempre.
L’aliquota è decisa dai singoli Comuni e può oscillare indicativamente tra l’8,6 e il 10,6 per mille della rendita catastale rivalutata. Se l’immobile è concesso in comodato d’uso gratuito a un parente di primo grado che lo utilizza come abitazione principale, la base imponibile può essere ridotta del 50 percento, a determinate condizioni formali.
Tari, da pagare anche se la casa è vuota
La tassa sui rifiuti si applica sia sulla casa principale sia su quelle secondarie. L’importo dipende da:
- Metratura dell’immobile
- Numero di occupanti
- Tariffa fissata dal Comune
La Tari si paga anche se l’immobile non è abitato. L’esenzione è possibile solo se il fabbricato è realmente inabitabile, privo di arredi e senza utenze attive.
IRPEF sulla seconda casa vuota nello stesso Comune della prima
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda l’Irpef. Di norma gli immobili soggetti a Imu non generano reddito imponibile Irpef. C’è però un’eccezione importante: se la seconda casa si trova nello stesso Comune dell’abitazione principale e non è affittata, il proprietario deve dichiarare una quota di reddito catastale anche ai fini Irpef e addizionali.
La base imponibile viene calcolata sulla rendita catastale:
- Rivalutata del 5 percento
- Aumentata di un terzo come immobile a disposizione
- Tassata per il 50 percento ai sensi della normativa vigente
L’obiettivo della legge è scoraggiare gli immobili sfitti e favorire la messa a reddito degli alloggi.
Costi aggiuntivi: ristrutturazione meno conveniente dal 2025
Dal 2025 cambiano anche le agevolazioni per chi vuole rinnovare la seconda casa. Il bonus ristrutturazioni mantiene la detrazione al 50 percento per la prima casa, ma sulle seconde la detrazione torna al 36 percento.
Chi ha beneficiato del superbonus su una seconda casa deve inoltre aggiornare la rendita catastale, con il rischio di aumenti IMU proporzionati.
Una scelta da valutare con attenzione
Possedere una seconda casa offre vantaggi, sicurezza e spesso una rendita potenziale, ma comporta anche costi fiscali significativi. Prima di acquistare conviene valutare:
- Aliquote comunali della zona
- Possibilità di concedere l’immobile in locazione
- Rischio di doppia imposizione Irpef se sfitta
- Spese di ristrutturazione e manutenzione
- Valore catastale e possibili aumenti futuri
La seconda casa può essere un ottimo investimento, ma solo se si conoscono con precisione i carichi fiscali e si pianifica in modo consapevole la gestione dell’immobile.
Migliori Piattaforme di Trading
FP Markets
Dukascopy
iFOREX Europe
eToro
CFDs are high-risk instruments and may result in the loss of all your capital.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Ottieni $ 5.000 in fondi virtuali per esercitarti
- Oltre 750 CFD disponibili – Leva fino a 30: 1
- Fai trading 7 giorni su 7
74% of retail investor accounts lose money when trading CFDs with this provider

Migliori Piattaforme di Trading
Migliori Piattaforme di Trading
FP Markets
Dukascopy
iFOREX Europe
eToro
CFDs are high-risk instruments and may result in the loss of all your capital.
