una banconota da 100 euro

Ci sono delle interessanti novità in arrivo per i lavoratori, e in particolare per quelli che rientrano nella cosiddetta classe media, che nel 2023 dovrebbero trarre beneficio dalla riforma fiscale cui sta lavorando il governo di Giorgia Meloni.

In particolare si parla della ulteriore rimodulazione delle aliquote Irpef, che dovrebbe produrre in concreto un aumento di oltre 100 euro in busta paga per i lavoratori che rientrano in una determinata fascia di reddito.

Ma vediamo di cosa si tratta, cosa cambierà esattamente per quel che riguarda le aliquote Irpef, e chi ne trarrà beneficio.

Chi riceverà 100 euro in più in busta paga e perché

L’attuale esecutivo si appresta a mettere mano agli scaglioni Irpef, che sembrano destinati a ridursi ulteriormente dopo essere passati da 5 a 4 per mano del governo di Mario Draghi.

Il governo di Giorgia Meloni prevede di ridurre il numero di scaglioni Irpef a 3 in tutto, lasciando sostanzialmente invariati il primo e l’ultimo, ma accorpando il secondo e il terzo.

Di come dovrebbe essere la prossima riforma dell’Irpef ne ha parlato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che in questi giorni ha spiegato ai microfoni del Corriere della Sera che il tutto avverrà nell’ottica della semplificazione.

“La parola d’ordine è semplificazione” ha dichiarato infatti il viceministro Leo “che interesserà anzitutto l’Irpef: l’intenzione – come più volte anticipato – è passare dalle 4 aliquote attuali a 3”.

L’idea di fondo sarebbe quella di alleggerire il prelievo fiscale per quelle categorie che in questa fase risultano aver tratto i minori benefici dal mini taglio del cuneo fiscale, e al tempo stesso tra quelle che stanno pagando più caro il prezzo dei rincari per l’inflazione e per la crisi energetica.

Le modifiche che verranno apportato all’attuale struttura del prelievo fiscale per quel che riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche dovrebbero iniziare a prendere vita a partire dal nuovo anno, con la previsione di introdurre le novità non prima dell’estate 2023.

Il risultato sarà che per i lavoratori appartenenti alla cosiddetta classe media, il prelievo fiscale si ridurrà in modo significativo, e secondo alcune stime preliminari si dovrebbe avere un maggior guadagno di circa 110-120 euro al mese in busta paga.

Come saranno i nuovi scaglioni Irpef

Partiamo dalla situazione attuale, con i 4 scaglioni Irpef che sono stati definiti dalla riforma del governo di Mario Draghi:

  • 1° scaglione: aliquota Irpef al 23% per contribuenti con reddito fino a 15 mila euro
  • 2° scaglione: aliquota Irpef al 25% per contribuenti con un reddito compreso tra 15 e 28 mila euro
  • 3° scaglione: aliquota Irpef al 35% per contribuenti con reddito compreso tra 28 e 50 mila euro
  • 4° scaglione: aliquota Irpef al 43% per contribuenti con reddito che supera i 50 mila euro.

Non dimentichiamo che al momento è prevista una No tax area che non è soggetta al pagamento dell’Irpef, che riguarda i lavoratori con reddito fino al tetto di 8.174 euro.

Questa è l’attuale struttura degli scaglioni Irpef, ma prima della fine del prossimo anno potremmo avere 3 scaglioni soltanto, con il primo che resterebbe sostanzialmente immutato. L’ultimo scaglione conserverebbe l’aliquota al 43%, ma potrebbe essere esteso anche ai redditi leggermente inferiori alla soglia attuale fissata a 50 mila euro.

La vera novità riguarda gli scaglioni intermedi, con la fusione del secondo e del terzo a formare un nuovo secondo scaglione. L’idea è quella di andare verso un’unica aliquota al 27% che riguarderebbe i redditi compresi tra 15 mila e 47-48 mila euro.

Naturalmente più si abbassa il tetto per entrare nell’ultimo scaglione, quello con la tassazione al 43%, minore risulterà essere il costo della misura per le casse dello Stato.

Il risultato di questi cambiamenti sarebbe un aumento di circa 100 euro in busta paga per i redditi intorno ai 40 mila euro annui. Stando alle prime risultanze delle simulazioni un lavoratore in questa fascia di reddito potrebbe ricevere circa 110-120 euro in più in busta paga ogni mese.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

🌟 Prova il conto demo di iFOREX Europe
  • Ricevi 5.000 $ per fare trading ora
  • Oltre 750 CFD disponibili – Leva fino a 30: 1
  • Fai trading 7 giorni su 7
Scopri di più su iFOREX.it

Migliori Piattaforme di Trading

Broker del mese
Deposito minimo 100$
Broker regolamentato
  • 0.0 Spread in pip
  • Piattaforme di trading avanzate
  • Prezzi DMA su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Broker regolamentato
  • Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
  • Leva fino a 1:30
  • Protezione da Saldo Negativo
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 USD
Broker regolamentato
  • ✔️ Oltre 750 CFD disponibili
  • ✔️ Leva fino a 30: 1
  • ✔️ Fai trading 7 giorni su 7
* Avviso di rischio
Deposito minimo 50$
Broker regolamentato
  • Trading online ETF CRYPTO CFD
  • Licenza: CySEC FCA ASIC
  • Copia i migliori trader del mondo
* Avviso di rischio
Attenzione:

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.

Migliori Piattaforme di Trading

Broker Rating Caratteristiche Opportunità
FP Markets FP Markets
4.2/5 (1811)
- 0.0 Spread in pip
Conto demo gratuito
Dukascopy Dukascopy
3.6/5 (2106)
- Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Apri demo live
iFOREX iFOREX
4.7/5 (789)
✔️ Oltre 750 CFD disponibili
Demo 5000$
eToro eToro
4.4/5 (331)
- Trading online ETF - CRYPTO - CFD
Prova demo gratuita
Attenzione:

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 61% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.